Scorrendo l'albo d'oro pubblicato sul sito del ministero si ricordano i ministri dell'interno degli ultimi dieci anni. Partendo dal più recente sono Marco Minniti, Angelino Alfano, Annamaria Cancellieri, Roberto Maroni, Giuliano Amato, Giuseppe Pisanu, Claudio Scajola, Enzo Bianco, Rosa Russo Jervolino e Giorgio Napolitano.
Oggi il ministro dell'interno è Matteo Salvini. Un ministro che ha fatto della visibilità la sua immagine politica. Salvini è ubiquo e lascia ovunque tracce di sè, attraverso i suoi prediletti social network, le foto e le dichiarazioni. La foto qui sopra è di ieri e immortala una scorribanda alle isole Tremiti. Sulla barca di Salvini c'era ovviamente la scorta di polizia. Un'altra imbarcazione di scorta la seguiva e un elicottero sorvegliava dall'alto, per garantire l'incolumità del ministro. Tutto secondo i protocolli, niente da dire.
Quale dei dieci ministri dell'interno che hanno preceduto Salvini, elencati qui sopra, avrebbe fatto circolare una foto così? La forza peculiare del leader della Lega è proprio questa: lui ESTERNA. Esterna senza pudore le sue foto tra fritture, notti in discoteca, bagni in spiaggia e gite in barca con la fidanzata (tanto la scorta non si vede). Esterna frasi ad effetto su qualunque argomento, ben al di là delle sue competenze di governo. Sulle esternazioni di Salvini si discute e si studia. Francesco Nicodemo le classifica secondo la teoria de "L'elefante del giorno", mutuata da George Lakoff: "quasi ogni giorno viene dato in pasto all’opinione pubblica un tema che da un lato distoglie l’attenzione da altri contenuti, dall’altro serve a verificare le reazioni stesse dell’opinione pubblica."
"L'elefante del giorno" è una modalità comunicativa in sè piuttosto semplice, ma certamente efficace. A Salvini importa poco che le sue esternazioni abbiano senso istituzionale, correttezza politica, persino fondamento, come è accaduto con la fake news dei migranti che pretendevano di vedere le partite di calcio su Sky. Che sia una strategia è ormai ovvio. Che colpisca nel segno pure. Che gli alleati di governo Cinque Stelle la subiscano senza fiatare un dato di fatto.
Ma Salvini non esterna solo elefanti, esterna se stesso. E lo fa spudoratamente, come nella foto qui sopra. Nessuno si scompone. Solo tre mesi fa associare la foto di un ministro sorridente in barca con la fidanzata sarebbe stato l'esempio classico dei privilegi, della casta, dei nemici della ggente. Con Salvini questo non funziona. Ciò che indignava e faceva insorgere masse di leoni da tastiera, nel caso di Salvini diventa un elemento di empatia e di complicità. La foto qui sopra è eloquente: il ministro è seminudo, con in bellavista la pancetta all'italiana e il pettorale floscio al limite della ginecomastia. D'accordo, per avere 45 anni non è esattamente in forma, ma questo lo avvicina al suo elettore medio. La sua compagna, che a spalle nude avrebbe ben altra silhouette, appare invece in abbigliamento castigato, per non rubargli la scena.
Oggi il ministro dell'interno è Matteo Salvini. Un ministro che ha fatto della visibilità la sua immagine politica. Salvini è ubiquo e lascia ovunque tracce di sè, attraverso i suoi prediletti social network, le foto e le dichiarazioni. La foto qui sopra è di ieri e immortala una scorribanda alle isole Tremiti. Sulla barca di Salvini c'era ovviamente la scorta di polizia. Un'altra imbarcazione di scorta la seguiva e un elicottero sorvegliava dall'alto, per garantire l'incolumità del ministro. Tutto secondo i protocolli, niente da dire.
Quale dei dieci ministri dell'interno che hanno preceduto Salvini, elencati qui sopra, avrebbe fatto circolare una foto così? La forza peculiare del leader della Lega è proprio questa: lui ESTERNA. Esterna senza pudore le sue foto tra fritture, notti in discoteca, bagni in spiaggia e gite in barca con la fidanzata (tanto la scorta non si vede). Esterna frasi ad effetto su qualunque argomento, ben al di là delle sue competenze di governo. Sulle esternazioni di Salvini si discute e si studia. Francesco Nicodemo le classifica secondo la teoria de "L'elefante del giorno", mutuata da George Lakoff: "quasi ogni giorno viene dato in pasto all’opinione pubblica un tema che da un lato distoglie l’attenzione da altri contenuti, dall’altro serve a verificare le reazioni stesse dell’opinione pubblica."
"L'elefante del giorno" è una modalità comunicativa in sè piuttosto semplice, ma certamente efficace. A Salvini importa poco che le sue esternazioni abbiano senso istituzionale, correttezza politica, persino fondamento, come è accaduto con la fake news dei migranti che pretendevano di vedere le partite di calcio su Sky. Che sia una strategia è ormai ovvio. Che colpisca nel segno pure. Che gli alleati di governo Cinque Stelle la subiscano senza fiatare un dato di fatto.
Ma Salvini non esterna solo elefanti, esterna se stesso. E lo fa spudoratamente, come nella foto qui sopra. Nessuno si scompone. Solo tre mesi fa associare la foto di un ministro sorridente in barca con la fidanzata sarebbe stato l'esempio classico dei privilegi, della casta, dei nemici della ggente. Con Salvini questo non funziona. Ciò che indignava e faceva insorgere masse di leoni da tastiera, nel caso di Salvini diventa un elemento di empatia e di complicità. La foto qui sopra è eloquente: il ministro è seminudo, con in bellavista la pancetta all'italiana e il pettorale floscio al limite della ginecomastia. D'accordo, per avere 45 anni non è esattamente in forma, ma questo lo avvicina al suo elettore medio. La sua compagna, che a spalle nude avrebbe ben altra silhouette, appare invece in abbigliamento castigato, per non rubargli la scena.
Sto seriamente pensando di iscrivermi ad un corso di cecchino.
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