Charles Aznavour non aveva il physique du rôle: era alto un metro e sessanta e certamente non bello. Il suo vero nome era Shahnour Vaghinag Aznavourian, in armeno Շահնուր Վաղինակ Ազնավուրեան. Suo padre era emigrato dall'Armenia a Parigi, dove Aznavour nacque nel 1924. Charles lasciò la scuola a soli nove anni per intraprendere una carriera da baby attore. Nella Parigi occupata dai nazisti iniziò a cantare e arrivò ad aprire i concerti di Edith Piaf al Moulin Rouge. Fu lei ad incoraggiarlo ad iniziare una carriera che lo portò a scrivere più di mille canzoni e vendere 180 milioni di dischi.
Profondément français, attaché viscéralement à ses racines arméniennes, reconnu dans le monde entier, Charles Aznavour aura accompagné les joies et les peines de trois générations. Ses chefs-d’œuvre, son timbre, son rayonnement unique lui survivront longtemps.— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) October 1, 2018
Aznavour superò presto i confini della popolarità nazionale. Già nei primi anni '60 faceva sold out alla Carnegie Hall di New York. Ha cantato le sue canzoni in otto lingue e certamente aveva un rapporto speciale con l'Italia. Molti ricorderanno Com'è Triste Venezia, ma la mia preferita resta la tristissima E Io Tra Di Voi, la versione italiana di Et Moi Dans Ma Coin, cantata anche da Mina. Del resto, come disse Jean Cocteau: "La disperazione non era così popolare prima di Aznavour".
Tre mogli, sei figli, varie love story tra le quali una con Liza Minnelli, Aznavour era instancabile e non ha mai smesso di salire sul palco. Il suo ultimo concerto è stato a Osaka, in Giappone, lo scorso 18 settembre, due settimane fa. Venerdì scorso aveva rilasciato un'intervista alla radio pubblica francese.
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