I due gruppi principali PPE e S&D adesso sommano 330 eletti, che restano al di sotto della maggioranza di 353 seggi su 705 totali. Se a questi si aggiungono i liberali di ALDE la maggioranza europeista è attorno al 60 per cento.
A destra crescono i conservatori (+7) e il gruppo sovranista ENF della Lega (+2) ma cala vistosamente lo schieramento EFDD che comprende il M5S (-9). In totale il blocco euroscettico avrebbe 144 eletti, pari al 20.4% del nuovo parlamento.
A livello di partiti nazionali il primato resta ai popolari tedeschi con 33 eletti. Segue la Lega con 27, i due partiti di governo polacchi con 24 a testa, En Marche di Macron con 23, i sovranisti francesi di Le Pen con 21, i socialisti spagnoli con 19.
In Italia dopo la Lega seguono M5S e PD alla pari con 18 seggi, poi FI con 8 e FdI con 4. Un seggio altoatesino a SVP.
In sostanza le forze europeiste mantengono largamente il controllo dell'europarlamento e i sogni di Salvini e Bannon di "cambiare l'Europa" sembrano destinati a rimanere tali.
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