Uno degli argomenti principali dei detrattori della mobilità elettrica è il problema della durata e dello smaltimento delle batterie. L'evoluzione tecnologica in questo settore è rapidissima: Tesla già oggi garantisce le sue batterie da 300 a 500mila miglia, in pratica come minimo 500mila Km, ben oltre il ciclo di vita di una autovettura media. Ma non abbastanza per le percorrenze dei mezzi pesanti adibiti al trasporto merci (Tesla sta lavorando da tempo al progetto di una motrice da trasporto merci).
Qualche settimana fa un gruppo di ricercatori della Dalhouise University, che ha un accordo esclusivo con Tesla, ha diffuso una pubblicazione che descrive una batteria in grado di durare oltre un milione di miglia (1.6 milioni di Km) e di essere ricaricata oltre 4000 volte perdendo a fine ciclo solo il 10 per cento della capacità iniziale. Le batterie attuali in genere nn superano le mille ricariche.
Qualcuno si è chiesto come mai Tesla abbia permesso ai ricercatori la divulgazione del "segreto" di questa nuova batteria, che in realtà non si basa su elementi innovativi ma su una nuova composizione di grafite artificiale, litio, nickel, manganese e cobalto, materiali già in uso per la produzione di accumulatori. Secondo gli insider Tesla avrebbe già brevettato un modello di batteria che ha prestazioni ancora migliori di quella della Dalhouise University, ecco perché.
Qualche settimana fa un gruppo di ricercatori della Dalhouise University, che ha un accordo esclusivo con Tesla, ha diffuso una pubblicazione che descrive una batteria in grado di durare oltre un milione di miglia (1.6 milioni di Km) e di essere ricaricata oltre 4000 volte perdendo a fine ciclo solo il 10 per cento della capacità iniziale. Le batterie attuali in genere nn superano le mille ricariche.
Qualcuno si è chiesto come mai Tesla abbia permesso ai ricercatori la divulgazione del "segreto" di questa nuova batteria, che in realtà non si basa su elementi innovativi ma su una nuova composizione di grafite artificiale, litio, nickel, manganese e cobalto, materiali già in uso per la produzione di accumulatori. Secondo gli insider Tesla avrebbe già brevettato un modello di batteria che ha prestazioni ancora migliori di quella della Dalhouise University, ecco perché.
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