Qualcuno non gradisce che Alitalia verrà rilevata da Air France/KLM e non da Banca Intesa (AirOne non ha i soldi nemmeno per rilevare se stessa). Sono certo comunque che tutti i frequenti volatori non milanesi saranno felicissimi di poter evitare i transiti all'odioso aeroporto di Malpensa.
Inaugurato nel 1998, il nuovo terminal di "Malpensa 2000" secondo me è uno dei peggiori progetti dello studio Sottsass Associati. Gli spazi pubblici sono minimi, l'area check-in scomoda, gli imbarchi talmente stretti che le file arrivano dentro i negozi. I bar sono rari, piccoli e brutti. Le finiture, a distanza di pochi anni, hanno un effetto passé che deprime, a cominciare dagli ubiqui laminati verdi a macchie nere. I pavimenti di graniglia sono crepati, le maniglie dei bagni tutte scassate, le improbabili colonne postmoderne ormai inguardabili.
Ma soprattutto Malpensa è ostile al passeggero e con il tempo peggiora. L'ultima idea della SEA (che gestisce gli aeroporti di Milano) è stata quella di obbligare a passare per il duty free se si vuole comprare un giornale. L'ostilità è confermata dall'atteggiamento generale del personale, che da quando Alitalia ha annunciato la riduzione dell'attività è persino peggiorato, quasi che la colpa sia di chi viaggia. Raramente ho ricevuto risposte scortesi come dagli addetti del banco informazioni accanto al tunnel che porta al terminal A. E per il terminal A il nastro trasportatore è a senso unico: se ti cambiano il gate (capita spesso) te ne ritorni a piedi trascinando le borse.
Malpensa non ci mancherà. Formigoni, Moratti, Calderoli e gli altri indignati lombardi dovrebbero ricordare che l'aeroporto non ha un collegamento con la rete delle ferrovie dello stato, che tutti abbiamo ancora in mente i filmati dei furti sui nastri dei bagagli e che pochi anni fa (presidente SEA era quel simpaticone di Giorgio Fossa) Malpensa fu messo in ginocchio da due dita di neve, evento non certo imprevedibile nel Varesotto. Per non parlare di Linate, comodo per la posizione periurbana ma tetro e sporco come una grotta, dove mancano solo stalattiti e pipistrelli.
L'ultima stupidaggine sentita è che Malpensa sarebbe cruciale per l'Expo 2015 che Milano si è candidata ad ospitare. Hannover ha organizzato con successo l'Expo 2000 ed ha un aeroporto poco più grande di Ancona-Falconara.
Caro Emilio
RispondiEliminaNon posso che confermare la tua anche troppo gentile descrizione di Malpensa. Non é un aeroporto che fa onore all'Italia, né puó avere la pretesa di diventare un hub internazionale. Non ne faccio una questione di nord o sud, ne faccio una questione di professionalità che in Italia pare mancare sempre più. Malpensa é una vergogna italiana e le occasioni che ha avuto per divenire un aeroporto internazionale le ha perse tutte. Trovo inoltre inascoltabili i commenti di chi dice che non si dovrebbe svendere il marchio Alitalia agli stranieri (tantomeno ai francesi!); trovo che queste persone non si rendano conto che Alitalia sta fallendo, miseramente fallendo, e che se una compagnia di livello mondiale decide di dare una mano ad Alitalia dovremmo avere l'umiltà di stare zitti e rimboccarci le maniche. Trovo inoltre incredibile l'atteggiamento di certe sigle sindacali, solo pronte a scendere in sciopero per salvare non si sa bene cosa, così facendo affossano un malato terminale! Buon 2008 a tutti e soprattutto ad Alitalia.
I sindacati naturalmente temono la difficoltà dei rapporti con una direzione industriale con sede a Parigi e non più alla Magliana.
RispondiEliminaI Lombardi invece di pensare a come viene gestita la SEA se la prendono con Roma, che mi sembra di ricordare a suo tempo non levò gli scudi contro il trasferimento della maggior parte dei voli intercontinentali da Fiumicino a Malpensa.
Silenzio tombale di Formigoni & Co. su Orio al Serio (che Ryanair chiama Milano) e gli altri scali del nord che stanno cannibalizzando Malpensa.