Anche io ho ammirato e rispettato l'enorme talento di Jacko, senza però mai amarlo davvero. Ho ascoltato con attenzione le sue cose, esplorando la patina e le cromature, rimanendo a volte incantato dal meticoloso lavoro di Quincy Jones, suo produttore e tutore.
Le parole di Quincy pronunciate ieri sulla morte di Jackson sono le più vere, credo lui lo conoscesse come nessuno.
Michael Jackson nei tre album realizzati con Quincy Jones (Off the wall, Thriller, Bad) ha scritto alcune delle pagine più importanti del rock (sorry, non credo esista un genere pop, there's only rock and roll). Poi ha vergato altre pagine orrende, indulgendo alla bizzarria e al capriccio, educando malissimo torme di giovanissimi fan dalla mente ancora sgombra, diventando imbarazzante e - diciamolo - schifoso.
Detto questo, per celebrare metto sullo stereo Man in the mirror da Bad, che resta il mio pezzo preferito di Jacko assieme a Human nature, che fu ripresa in una cover imperdibile da Miles Davis in You are under arrest.
Il percorso artistico e la spirale psichica di Michael Jackson sono raccontate magistralmente in due gallerie fotografiche pubblicate rispettivamente dal New York Times e dal Los Angeles Times.
Le parole di Quincy pronunciate ieri sulla morte di Jackson sono le più vere, credo lui lo conoscesse come nessuno.
Michael Jackson nei tre album realizzati con Quincy Jones (Off the wall, Thriller, Bad) ha scritto alcune delle pagine più importanti del rock (sorry, non credo esista un genere pop, there's only rock and roll). Poi ha vergato altre pagine orrende, indulgendo alla bizzarria e al capriccio, educando malissimo torme di giovanissimi fan dalla mente ancora sgombra, diventando imbarazzante e - diciamolo - schifoso.
Detto questo, per celebrare metto sullo stereo Man in the mirror da Bad, che resta il mio pezzo preferito di Jacko assieme a Human nature, che fu ripresa in una cover imperdibile da Miles Davis in You are under arrest.
Il percorso artistico e la spirale psichica di Michael Jackson sono raccontate magistralmente in due gallerie fotografiche pubblicate rispettivamente dal New York Times e dal Los Angeles Times.
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