Il ministro Brunetta sogna da sempre di fare il sindaco di Venezia, e parte all'attacco con una intervista ad Aldo Cazzullo del Corriere della Sera, corredata dalla ormai rituale foto mano nella mano con la fidanzata Titti, stavolta con lo sfondo dell'Hotel Bauer.
Del resto a Venezia si voterà per il comune nel 2010 e Brunetta, già capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale nel 2000, quando sindaco era Paolo Costa, comincia per tempo la campagna elettorale.
Chi è il colpevole del declino di Venezia? Secondo Brunetta "la classe dirigente di centrosinistra che governa Venezia da quasi vent’anni, con il marchio di Massimo Cacciari. Se si confronta la Venezia di oggi con quella dei primi anni ’90, si vede che il degrado è continuato, e le poche cose buone, come il Mose, sono avvenute contro la volontà di questa classe dirigente. È prevalsa una cultura ideologica, clientelare, passiva, assistenzialistica".
Con grande tempismo, sempre oggi, interviene anche il presidente del Veneto Galan con una lettera aperta ai Veneziani in cui denuncia "il degrado, l'abbandono e i disservizi", lamenta il proliferare di topi e gabbiani e denuncia il "disinteresse totale nei riguardi della cultura da parte di chi amministra Venezia".
Galan e Brunetta che accusano Cacciari di disinteresse culturale è cosa abbastanza surreale. "Quella di Brunetta e Galan è solo campagna elettorale, che in Italia purtroppo non finisce mai. Provo ad andare nello specifico delle accuse. Come fa Brunetta a dire che la Mostra del Cinema è in crisi? E soprattutto, cosa ne sa Brunetta di cinema?" replica Massimo Cacciari.
Forse l'aggressiva entrata in campo di Brunetta servirà a convincere un finora riluttante Cacciari a ricandidarsi.
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