Non piace alla destra l'Ecopass milanese, il primo provvedimento italiano per la limitazione al traffico urbano. Le critiche vengono dalla stessa maggioranza del sindaco Moratti, in particolare dalla Lega Nord. Matteo Salvini, capogruppo della Lega in consiglio comunale, chiede a gran voce le dimissioni del mio amico Edoardo Croci, assessore alla mobilità, e reclama un referendum cittadino sull'Ecopass entro l'autunno. Anche Davide Boni, capogruppo regionale della Lega, segue la scia e dichiara che "dopo che sono emersi una serie di problemi su varchi, multe e ubicazione dei parcheggi, penso sia alquanto corretto procedere ad una vera e propria consultazione popolare e lasciare che gli utenti si esprimano in merito a questo sistema anti-inquinamento, che ha dato prova di non essere infallibile ed efficace".
Secondo un sondaggio IPSO citato dal Corriere della Sera solo il 4.8% dei Milanesi approva l'Ecopass. La Lega, che all'interno della maggioranza di centrodestra è la più strenua oppositrice del provvedimento, propone in alternativa la chiusura al traffico del centro storico e le targhe alterne nei mesi invernali.
Dall'istituzione dell'Ecopass il traffico nel centro di Milano è diminuito, ma non di molto: 79.000 ingressi contro i 90.000 precedenti. Sono aumentati però i passeggeri del trasporto pubblico, con un +6.2% di abbonamenti. Il sindaco Moratti asseconda la richiesta di un "sondaggio" ma non sembra intenzionata a indire un vero referendum, che avrebbe costi ingenti. Del resto il traffico è materia in cui il consenso popolare è quasi impossibile, almeno in Italia. Staremo a vedere.
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