Non ho capito se la tempesta abbattutasi sulla General Motors ha cambiato i piani per la introduzione della Chevrolet Volt e della sua sorella europea Opel Ampera. La Volt era stata annunciata come la prima auto di produzione di massa a trazione esclusivamente elettrica e la sua uscita sul mercato prevista entro il 2010.
Nel frattempo molte altre case stanno lavorando a progetti di auto elettriche plug-in, producendo un effetto volano che si riflette particolarmente sulla ricerca nel settore delle batterie, che rappresentano il cuore e il punto più debole di questi modelli. Negli ultimi anni la produzione di batterie si è rivelato uno dei settori più innovativi e promettenti dell'industria, con grandi progressi nella realizzazione di accumulatori sempre più potenti e di dimensioni in costante riduzione.
La Nissan ha presentato ufficialmente la sua prima auto esclusivamente elettrica, la Leaf, una classica cinque posti e cinque porte di dimensioni standard e dall'apparenza ordinaria, anzi per la verità un po' bruttina. La Nissan Leaf è equipaggiata da un set di batterie laminate agli ioni di litio posizionate sotto il pianale che dovrebbero garantire una autonomia di 100 miglia, ovvero circa 160 Km. La velocità massima dichiarata è di 145 Kmh. La Leaf si ricarica con una spina in circa otto ore ma recupera energia anche attraverso l'impianto frenante. Inoltre con impianti speciali trifase può raggiungere l'80% di ricarica in 30 minuti o avere una estensione di autonomia di 50Km in soli 10 minuti. Questi sistemi, come riferisce Autoblog, potrebbero essere a pagamento e collocati in parcheggi o stazioni di servizio.
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