Ho dedicato cinque minuti alla lettura di "Ecco il network dell'odio che affossa il paese", pubblicato oggi su Il Giornale di famiglia da Fabrizio Cicchitto, capogruppo PdL alla camera dei deputati. Ho trovato l'articolo istruttivo e lo raccomando, anche se può suonare masochistico.
Cicchitto (tessera P2 numero 2232, data di inziazione 12 dicembre 1980) spiega come dovrebbe essere l'opposizione ideale per un governo di destra populista e conservatore quale quello guidato da Berlù : una entità garbata e passiva, che non dia fastidio, non interferisca e non osi criticare il primo ministro e la sua corte. Non basta, Cicchitto spiega anche come deve comportarsi la minoranza interna del PdL (Fini): niente critiche alla linea del leader, nessuna possibile alternativa politica.
Altro spunto interessante è l'incipit dell'articolo, in cui Cicchito scrive "quando alcune centinaia di migliaia di persone - diversamente dalle cifre date dalla questura - si recano a Roma a una manifestazione organizzata dal PdL già di per sé ciò ha un notevole significato politico". Quindi il famoso "milione" è già diventato "alcune centinaia di migliaia". C'è un minimo ravvedimento, anche se la questura resta bugiarda. "Accorcia quell'anguilla" diceva la famosa barzelletta.
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