A Tripoli gli aerei del regime bombardano i manifestanti. Del resto Frattini-Zerbini aveva definito il regime di Gheddafi un modello di dialogo con le popolazioni. A questo punto anche i migliori amici del dittatore capiscono che conviene prendere le distanze. Ecco le dichiarazioni, peraltro molto deboli, del nostro presidente del consiglio e del nostro ministro degli esteri, finalmente in grado di esprimersi.
(ANSA) – ROMA, 21 FEB – Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ‘segue con estrema attenzione e preoccupazione l’evolversi della situazione in Libia e si tiene in stretto contatto con tutti i principali partner nazionali e internazionali per fronteggiare qualsiasi emergenza’.E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi. Berlusconi ‘è allarmato per l’aggravarsi degli scontri e per l’uso inaccettabile della violenza sulla popolazione civile’.
(ANSA) - BRUXELLES, 21 FEB - L'Italia, con l'Ue, condanna violenza e repressione in Libia 'senza se e senza ma', ha detto il ministro degli Esteri Frattini. 'Ma la sorte di Gheddafi non sarà decisa né dall'Italia né dall'Europa. C'è pieno rispetto da parte italiana ed europea per la ownership libica.
La posizione italiana su Tripoli non era isolata: c'è stata una posizione aperta. Perciò: o l'Italia era isolata ed è stata così forte da avere imposto a tutti la propria linea, oppure non era isolata'.
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