lunedì 21 febbraio 2011

Cosa sta succedendo davvero in Libia?

Gli organi di informazione tradizionali fanno molta fatica a raccontare la crisi libica. Anche Al Jazeera, tradizionalmente la migliore fonte di notizie per il mondo arabo, non riesce a penetrare completamente nella fitta cortina elevata dal regime di Gheddafi e si affida a quanto circola su Twitter e YouTube. Ma almeno lo rilancia.
Sul liveblog dell'emittente del Qatar ho scoperto che le tribù che dominano la zona meridionale del Sahara libico si sarebbero unite alla rivolta. I Touareg, che in Libia sono mezzo milione, avrebbero accettato la "chiamata alle armi" della tribù Warfala, che conta oltre un milione di abitanti nel paese. Lo ha scritto su Twitter http://twitter.com/SultanAlQassemi.
Akram Al-Warfalli, uno dei leader Warfala, avrebbe dichiarato che Gheddafi "non è più un fratello" e deve lasciare il paese. Il ruolo delle tribù del deserto non è da sottovalutare, anche se il loro sollevamento non colpisce i media occidentali come i disordini a Tripoli e in Cirenaica. L'adesione delle tribù alla rivolta potrebbe avere conseguenze cruciali per la stabilità economica del paese. Il capo della tribu Al-Zuwayya del deserto orientale Shaikh Faraj al Zuway avrebbe minacciato di interrompere le esportazioni di greggio se le autorità non porranno fine a quella che ha definito "l'oppressione della protesta".

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