EDF, che sta costruendo la centrale nucleare EPR di Flamanville in Francia, ha ammesso che i tempi di realizzazione sono in ritardo di due anni e che i costi non saranno inferiori ai 6 miliardi di Euro. Il cantiere è stato aperto nel 2007, ma la centrale non sarà ultimata prima del 2016.
L'impianto di Flamanville, nella cui realizzazione è coinvolta anche ENEL, doveva essere l'esempio delle centrali che il governo della destra voleva costruire in Italia. Il ministro invisibile dell'ambiente Prestigiacomo era anche andata in pellegrinaggio al cantiere di Flamanville (foto), dichiarandosi entusiasta.
Va ricordato come ENEA aveva stimato il costo dei reattori EPR in 4-4.5 milioni di Euro. Le nuove cifre comunicate oggi dai Francesi avrebbero modificato pesantemente lo scenario economico del nucleare in Italia, rendendo le centrali economicamente insostenibili. Anche i tempi ipotizzati dal governo italiano erano ridicoli: si parlava di una centrale ultimata nel 2020, quando al 2011 non erano neppure stati individuati i siti. Poi si sarebbero dovute avviare le procedure e la progettazione, almeno altri cinque anni. Visto che i Francesi dimostrano che ne servono almeno nove per costruirla, una centrale italiana sarebbe stata realizzata non prima del 2025, quando il nucleare sarà passato remoto, come la carta carbone e le TV a tubo catodico.
Grazie ancora a tutti quelli che hanno votato il referendum.
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