mercoledì 19 febbraio 2014

Capri, Renzi, Grillo e il paradosso (una storia vera)

Nel secolo scorso per un periodo mi sono occupato del restyling dei punti vendita di Diego Della Valle. Tra i tanti negozi su cui lavorammo c'era stato anche quello di Capri: un locale piccolissimo, ma piazzato strategicamente nella mitica piazzetta Umberto I, a destra dell'arco che porta a via Longano e al Municipio (ed è ancora lì, vari restyling dopo).
Il negozio era ormai terminato e pronto per l'inaugurazione e le squadre di falegnami e montatori, che venivano dalle Marche, già sulla via di casa. Nelle ultime verifiche notai qualcosa di rotto, non ricordo adesso cosa, tipo la cerniera di uno sportello o la guida di un cassetto. Una stupidaggine, ma avevo bisogno di un falegname con la scatola degli attrezzi e mezz'ora di tempo da dedicarmi. I capresi mi consigliarono un artigiano, facciamo conto che si chiamasse Antonio. Lo vado a cercare in bottega, che stava dalle parti di Via Camerelle, ma non lo trovo. Lascio un messaggio, Antonio non aveva il cellulare, erano altri tempi. Lo chiamo a casa, risponde la moglie e lascio un messaggio anche a lei: che venga per favore in piazzetta al più presto. Niente. Il pomeriggio riprovo alla bottega: chiusa. La sera, mentre il negozio si preparava all'apertura, si presenta un signore che mi dice: "Architetto, sono Antonio, il falegname. Sono venuto per dirle che non posso venire".
Se Antonio avesse avuto in tasca una pinza e un cacciavite probabilmente avrebbe sistemato il problema in cinque minuti. Invece era venuto a mani nude PER DIRMI CHE NON POTEVA VENIRE. Indolenza molto caprese, lo so. Anche simpatica, diciamolo.
Questo episodio mi è tornato in mente oggi quando ho visto Grillo e Renzi face-to-face (solo qualche spezzone dal telefono, ero in coda alla cassa del discount). Beppe Grillo, dopo che "la rete" aveva deciso che fosse opportuno presentarsi all'invito del Presidente del Consiglio incaricato (contrariamente a quanto lui e CSLG suggerivano) ha detto a Renzi di essere andato alle consultazioni solo per dirgli che non voleva essere consultato. Un po' come prenotare al ristorante, sedersi, e quando il cameriere ti porta il menù alzarsi e dire: "Che me lo dai a fare? Non ho fame". E fortuna che non è Grillo ad avere un ristorante. Perché se il ristorante fosse il suo ti porterebbe il menu, ti farebbe ordinare quello che preferisci e poi ti preparerebbe i piatti che gli pare. #maperfavore
Io scelgo Antonio e Capri, per sempre.


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