mercoledì 27 agosto 2014

Grillo, Casaleggio e il mondo misterioso di facebook

Un paio di articoli di Luca Della Dora su Wired aiutano a capire qualcosa di più sui meccanismi di facebook. Il primo spega cosa compare sul newsfeed e perché. In pratica cosa ci fa vedere facebook (e cosa invece no), che poi è il titolo del pezzo. Perché le news non sono quasi mai davvero le ultime notizie, ma piuttosto le top stories scelte dagli algoritmi di facebook e risalenti anche a giorni prima. Questa impostazione è modificabile aprendo facebook sul web e scegliendo l'opzione "mostra le ultime notizie" (anche se periodicamente il programma reimposterà di default la visione delle top stories). Usando la app di facebook invece non ci sono opzioni e si è obbligati a seguire le scelte fatte dal "grande algoritmo".
Il secondo articolo riguarda l'odiosa pratica del click baiting, molto praticata ad esempio dai Casaleggios. Il click baiting consiste nell'incuriosire il lettore con frasi sensazionali in sospeso che invitano a cliccare sul link per scoprire contenuti che poi si rivelano spesso molto meno interessanti di quanto annunciato. Ecco un classico esempio grillista, pubblicato stamattina:


Il click baiting (bait in inglese = esca) è pratica abituale nel sacro blog e nei siti dei Casaleggios. Sebastiano Messina ci ha scritto un bel pezzo su Repubblica, scatenando al solito le ire grilliste espresse con una replica sul sacro blog, che però secondo alcuni non risponde a niente.
Per depotenziare la trappola dei post "acchiappa click" facebook ha annunciato modifiche al "grande algoritmo" che penalizzeranno i post farlocchi. L'intenzione è di "sopprimere i click bait". Operazione decisamente complessa, ma meritoria.

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