lunedì 20 luglio 2015

Elio Fiorucci, 1935 - 2015

Il problema di Elio Fiorucci è stato che il suo successo globale è stato contemporaneo alla "Milano da bere" dei tardi '70 primi '80 del secolo scorso. Questo, soprattutto in Italia, lo ha confuso con un serraglio di personaggi mediocri che hanno assecondato una tendenza e seguito un'onda. Milano allora era comunque un centro di eccellenze creative. Erano tempi di boom per la moda e il design made in Italy. Si producevano cose bellissime, nell'euforia di una stagione irripetibile. Con tutti gli eccessi del caso, ovvio.
Ma Fiorucci era diverso. Era un osservatore, un accumulatore, un interprete, un semplificatore. Un fenomeno pop, forse l'ultimo epigono della pop art. Non a caso Andy Warhol lo rispettava molto.
Il negozio in Galleria Passarella, a Piazza San Babila di Milano, resta una icona. E una grande preveggenza, un andare oltre il concetto di merce di settore, di specializzazione. In Corso Como ci sono arrivati 30 anni dopo.



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