giovedì 17 maggio 2018

Quel contratto di governo a colori

Il contratto del governo Di Maio-Salvini è quasi definito. Per l'accordo però mancano alcuni elementi importanti, che nell'ultima bozza sono evidenziati in rosso. La scelta è bizzarra e in netto contrasto con uno dei principi del contratto stesso, ovvero la riduzione della spesa. Perché chi volesse stampare una copia del documento con il quale si scrive la storia (cit.) è obbligato a farlo con una stampante a colori.
Nella prassi diplomatica le porzioni di documento sulle quali non si è ancora raggiunto un accordo sono racchiuse tra parentesi quadre o brackets. Esempio:
Saranno applicate [sanzioni pecuniare] a chi utilizza il colore nei documenti.
Parentesi quadre. Un modo semplice e chiaro di evidenziare i punti ancora da risolvere. Semplice, economico e sostenibile. Da sempre alle Nazioni Unite si fa così. Invece i punti irrisolti del contratto del governo Di Maio-Salvini sono evidenziati in un rosso carico. Il che li rende già difficilmente leggibili in una visione a colori, figuriamoci in una stampa in bianco e nero, dove il rosso diventa uno sfondo grigio scuro. Quindi il contratto va stampato a colori. Chissà quanti lo hanno fatto, sprecando inchiostro di cartucce e toner. Il diavolo si nasconde nei dettagli.

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