martedì 2 aprile 2019

Elezioni europee, chi riempirà i seggi della Lega?

La lega dovrebbe avere 27 seggi nel nuovo Parlamento Europeo, almeno secondo l'ultima proiezione diffusa venerdì scorso da Strasburgo. Un balzo in avanti clamoroso rispetto agli attuali cinque, ai quali si è aggiunto il transfuga 5 stelle Zanni. Attualmente i sondaggi accreditano la Lega di un 32-33 per cento. Alle elezioni europee del 2014 raccolse un modesto 4.06.
Quando un partito raggiunge in breve tempo risultati così eclatanti il problema principale è quello di trovare candidati all'altezza del ruolo. La Lega ha una classe dirigente collaudata solo nel nord Italia, mentre nel resto del paese i tanti voti di Salvini rischiano di premiare candidati improvvisati, soggetti pittoreschi, personaggi riciclati che hanno fiutato l'opportunità.
Il fenomeno non è nuovo. Lo stesso accadde a suo tempo con L'Italia dei Valori di Di Pietro e, in misura più eclatante, con il Movimento 5 Stelle. Questa volta i 5 stelle non si aspettano nessun boom: i sondaggi accreditano al partito di Di Maio 18 seggi, e il trend è in vistoso calo. Nel 2014 il Movimento elesse 17 eurodeputati, diventati poi 14 per le defezioni di Affronte (passato ai Verdi), di Borrelli (passato al gruppo misto) e del citato Zanni. Sulla piattaforma Rousseau si è appena conclusa la prima scrematura degli aspiranti candidati, ridotti adesso a 200, dieci per regione. Tra loro anche tutti i 14 eurodeputati uscenti ancora "fedeli". Vedremo.
Nella Lega invece c'è una ventina di posti liberi in Europa, anche se i cinque uscenti venissero ricandidati e avessero successo. Borghezio è all'Europarlamento dal 2001, diciotto anni. Sarà interessante vedere chi Salvini porterà a Strasburgo, particolarmente nel centro sud dove praticamente non esistono leghisti della prima ora. Per molti sarà un'occasione irripetibile.

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