Il governatore piemontese Roberto Cota, in attesa che si ricontino le schede che hanno decretato la sua elezione, continua la sua personale battaglia contro il progetto di Massimiliano Fuksas per la nuova sede della regione e decide di chiedere alla corte dei conti se la parcella dell'architetto (più o meno 22 milioni di euro) sia congrua.
Ma il cosiddetto grattacielo, che in realtà è solo un palazzo un po' più alto del solito, si farà? Cota già in campagna elettorale iniziò a scagliarsi contro il progetto di Fuksas, commissionato dal presidente di destra Ghigo ma approvato da Mercedes Bresso. I costi di realizzazione sono ingenti, ma il programma della giunta Bresso prevedeva un project leasing che per la regione Piemonte comportava costi simili a quelli degli affitti delle tante sedi distaccate. Inoltre per l'ex assessore al patrimonio del Piemonte Peveraro la costruzione della nuova sede avrebbe creato un volano economico attorno all'uno per cento del PIL regionale, ovvero un miliardo di Euro. Non va dimenticato anche che l'appalto del cantiere è già stato aggiudicato a una cordata di imprese guidata dalla Coopsette, che in caso di rescissione del contratto potrebbe pretendere risarcimenti da capogiro.
In questo clima di grande incertezza si è inserito Vittorio Sgarbi, che con la sua proverbiale eleganza ha definito il progetto di Fuksas "una merda".