RIP #KenjiGoto pic.twitter.com/H3cp3lecHn
— kurdish blogger (@kurdishblogger) January 31, 2015
sabato 31 gennaio 2015
Kenji Goto, ad memoriam
Persino Rosy
Ecco il vero capolavoro di Renzi #quirinale2015 pic.twitter.com/a1PPA1hhxu
— Concetto Vecchio (@VecchioConcetto) January 31, 2015
Scanzi ci aveva proprio preso
Quelli che avevano capito tutto/2 (qui un tale Scanzi del @fattoquotidiano, pochi giorni fa) pic.twitter.com/qy3kmb7SVn
— stefano menichini (@smenichini) January 30, 2015
Cambiamenti climatici, il peggio accadrà nei paesi poveri
I cambiamenti climatici produrranno i peggiori effetti sui paesi più poveri. Oceania e Nord Europa sono quelli che rischiano meno, anche perché sono i più preparati in termini di resilienza. La classifica per nazioni è qui.
venerdì 30 gennaio 2015
Il compagno Tsipras è solo spregiudicato?
Martedì prossimo Alexis Tsipras sarà in Italia, fermandosi a Roma sulla strada verso Bruxelles. Sarà un occasione per incontrare i suoi sostenitori della Brigata Kalimera, la galassia della sinistra antirenziana. Nei giorni che hanno seguito la vittoria elettorale di Tsipras la sinistra italiana non ha smesso di festeggiare. Malgrado Alexis abbia nominato un governo composto di soli uomini, alla faccia della parità di genere. Malgrado abbia formato una maggioranza alleandosi con i Greci Indipendenti guidati da un ultranazionalista di destra come Panos Kammenos, al confronto del quale Alfano e Quagliarello sono rivoluzionari barricaderi.
La sinistra italiana giustifica tutto ciò senza battere ciglio, invocando pragmatismo. Inutile provare a pensare cosa sarebbe successo se Renzi avesse formato un governo di soli uomini e si fosse alleato con Larussa o Salvini. Le tesi e i commenti che giustificano le bizzarre scelte di Tsipras meriterebbero almeno una tesi di laurea. Una comunistissima dei comitati Se Non Ora Quando ha scritto che le donne, se sono come certe ministre di Renzi, meglio che non ci siano. Quindi la parità di genere vale solo se le donne la pensano come te, altrimenti meglio un uomo più allineato. Quanto all'alleanza con l'ingombrante (in tutti i sensi) Kammenos, non sembra turbare i sonni di Micromega, Sel e fan club di Alexis. La tesi è che il fine giustifica i mezzi. Pragmatismo leninista, anzi maoista. La stampa israeliana ricorda che Kammenos un mese fa in un dibattito televisivo aveva detto che gli ebrei non pagano le tasse. Che vuoi che sia. Kammenos è anche contro le unioni civili e per il primato della famiglia tradizionale, ma sono dettagli.
Giuliano Ferrara, sempre lucidissimo nel suo personale delirio, ha scritto un pezzo nel quale definisce Tsipas "un conservatore incendiario". Su L'Internazionale Andrea Pipino scrive dei legami piùttosto stretti tra Tsipras e Putin, con frequenti viaggi di Alexis in Russia. Senza dimenticare che il solito Kammenos aveva dichiarato: “Noi appoggiamo pubblicamente il presidente Putin e il governo russo, che hanno protetto i nostri fratelli ortodossi in Crimea”. Qualcuno ricorda che alcuni giuristi del partito dei Greci Indipendenti tempo fa erano migrati in Syriza, segno che tra i due gruppi politici c'è un terreno comune. Tra i Greci Indipendenti di Kammenos c'è anche la ex modella Elena Kountoura, che Tsipras ha nominato vice ministro del turismo.
Ma va tutto bene, del resto ad Atene domenica notte si cantava Bella Ciao. Tanto basta, a quanto pare.
La sinistra italiana giustifica tutto ciò senza battere ciglio, invocando pragmatismo. Inutile provare a pensare cosa sarebbe successo se Renzi avesse formato un governo di soli uomini e si fosse alleato con Larussa o Salvini. Le tesi e i commenti che giustificano le bizzarre scelte di Tsipras meriterebbero almeno una tesi di laurea. Una comunistissima dei comitati Se Non Ora Quando ha scritto che le donne, se sono come certe ministre di Renzi, meglio che non ci siano. Quindi la parità di genere vale solo se le donne la pensano come te, altrimenti meglio un uomo più allineato. Quanto all'alleanza con l'ingombrante (in tutti i sensi) Kammenos, non sembra turbare i sonni di Micromega, Sel e fan club di Alexis. La tesi è che il fine giustifica i mezzi. Pragmatismo leninista, anzi maoista. La stampa israeliana ricorda che Kammenos un mese fa in un dibattito televisivo aveva detto che gli ebrei non pagano le tasse. Che vuoi che sia. Kammenos è anche contro le unioni civili e per il primato della famiglia tradizionale, ma sono dettagli.
Giuliano Ferrara, sempre lucidissimo nel suo personale delirio, ha scritto un pezzo nel quale definisce Tsipas "un conservatore incendiario". Su L'Internazionale Andrea Pipino scrive dei legami piùttosto stretti tra Tsipras e Putin, con frequenti viaggi di Alexis in Russia. Senza dimenticare che il solito Kammenos aveva dichiarato: “Noi appoggiamo pubblicamente il presidente Putin e il governo russo, che hanno protetto i nostri fratelli ortodossi in Crimea”. Qualcuno ricorda che alcuni giuristi del partito dei Greci Indipendenti tempo fa erano migrati in Syriza, segno che tra i due gruppi politici c'è un terreno comune. Tra i Greci Indipendenti di Kammenos c'è anche la ex modella Elena Kountoura, che Tsipras ha nominato vice ministro del turismo.
Ma va tutto bene, del resto ad Atene domenica notte si cantava Bella Ciao. Tanto basta, a quanto pare.
Maurizio Arcieri, 1945 - 2015
Ieri è morto Maurizio Arcieri, icona della musica italiana dai New Dada ai Krisma. Il suo primo successo fu Cinque Minuti E Poi, presentata al Disco per l'Estate 1968. In quegli anni ci furono altri singoli di successo come 24 Ore Spese Bene E Con Amore, cover di Spinning Wheel dei Blood Sweat and Tears (1970, video sotto). Nel 1976 fondò i Krisma con Christina Moser, sua compagna di arte e di tutta la vita.
Le magie di Neonardo
Creare animazioni digitali effetto neon è la forma d'arte di Neonardo, che è disponibile a lavorare anche su commissione. Produce cose bellissime, come il neon trailer di Star Wars VII (sotto).
Il sonno della ragione genera mostri
@beppe_grillo questo è (in parte) quello che hai creato;sarò pure uno stronzo ma poni rimedio a questo delirio. pic.twitter.com/VRa4WNZnLV
— walter rizzetto (@w_rizzetto) January 29, 2015
Papa Francesco e i cambiamenti climatici
"La lotta efficace contro il riscaldamento globale sarà possibile
unicamente attraverso una risposta collettiva responsabile, che superi
gli interessi e i comportamenti particolari e si sviluppi libera da
pressioni politiche ed economiche."
Mi è capitato di leggere solo adesso la lettera che Papa Francesco ha inviato al presidente del Perù lo scorso dicembre in occasione della COP 20 di Lima. Interessante.
Mi è capitato di leggere solo adesso la lettera che Papa Francesco ha inviato al presidente del Perù lo scorso dicembre in occasione della COP 20 di Lima. Interessante.
Joni Mitchell, oggi
Joni Mitchell (71) si racconta in una bella intervista di Peppe Videtti, oggi su La Repubblica. Joni non scrive nuova musica da anni, ma ha appena pubblicato Love Has Many Faces, un cofanetto di quattro CD con 53 canzoni scelte da lei nel suo sconfinato repertorio e rimasterizzate. Joni Mitchell è stata fotografata da Hedi Slimane come donna immagine Saint Laurent per il 2015.
giovedì 29 gennaio 2015
Fair play
Sergio Mattarella è una persona di primo livello, un uomo delle istituzioni e sono convinto che sia una scelta giusta per il Quirinale.
— walter veltroni (@VeltroniWalter) January 29, 2015
mercoledì 28 gennaio 2015
Le croste di Alessandra Mussolini
Alessandra Mussolini qualche mese fa si è messa a dipingere. Il Corriere della Sera cita stralci di una intervista a Gente nella quale Mussolini descrive e motiva il suo ardore creativo. Le opere di Mussolini saranno esposte nella personale “Graffi”, dal
5 all’8 febbraio alla Galleria Plus Arte Puls di Roma, Nessun collega della destra italiana ha visto i dipinti: «Neanche Berlusconi, se è per questo. Chissà cosa ne penserà».
Come si cambia
Marzo 2014: Vendola si lamenta perché Renzi aveva applicato la parità di genere SOLO ai ministri e non ai sottosegretari.
L’operazione parità di genere è stata fatta solo per i ministri e quindi resta un’operazione di immagine e propagandistica.
#Sottosegretari
— Nichi Vendola (@NichiVendola) March 3, 2014
martedì 27 gennaio 2015
Juncker ha scritto a Tsipras
. @atsipras I look forward to working with you for the benefit of the citizens of Greece and the European Union pic.twitter.com/5XNGl9R3rr
— Jean-Claude Juncker (@JunckerEU) January 26, 2015
sabato 24 gennaio 2015
La bottiglia con il sole dentro
La "povertà energetica" affligge almeno un quinto della popolazione del pianeta. Eppure ci sono soluzioni semplici e a costo zero.
venerdì 23 gennaio 2015
Le megalopoli del pianeta crescono in fretta
Oggi secondo le Nazioni Unite ci sono 28 megalopoli con più di dieci milioni di abitanti (nel 1990 erano solo dieci). Nel 2030 diventeranno almeno 41, la maggior parte concentrate in Asia.Quelle che crescono più velocemente però sono in Africa: Lagos, Kinshasa e Luanda. Le uniche in cui si prevede una riduzione di popolazione sono Tokio e Osaka. Oggi Tokio è il primo agglomerato urbano del pianeta con 38 milioni di abitanti. WHO-OMS stima che la popolazione globale urbana crescerà dell'1.84% l'anno tra 2015 e 2020, l.63% l'anno tra 2020 e 2025, e 1.44% l'anno tra 2025 e 2030.
Ecco i nomi che vanno di moda
Ogni anno l'Istat stila le classifiche sulla natalità in Italia. Una grande mole di dati divisi anche localmente per provincia. Tra questi anche i nomi più ricorrenti, nei due sessi. Nel 2013 non ci sono grandi sorprese: Francesco, Alessandro e Andrea restano i tre nomi maschili preferiti, gli stessi da quattro anni. Tra le femmine Sofia e Giulia sono ai primi due posti da sette anni, mentre Aurora salta dal sesto al terzo posto (terza nel 2012 era Giorgia). C'è anche un ranking regionale, con Francesco che vince quasi ovunque a parte in Lombardia ed Emilia (Alessandro), in Piemonte e Toscana (Lorenzo) e in Sicilia (Giuseppe). Tra le donne Sofia e Giulia se la giocano quasi ovunque, con Francesca (che non è nella top ten) primo in Campania e Basilicata.
Quest'anno l'Istat ha aggiunto anche un contatore con il quale si può controllare la frequenza di qualunque nome. Il mio ad esempio è in calo, solo 123 Emilio nel 2013, uno ogni duemila nascite. Molti meno dei 945 Kevin o dei 401 Michael, oltre alle storpiature Maicol (75), Maikol (25) e Micael (8). Ci sono anche 161 Jonathan, più 10 Jonatan e altri 10 Gionatan. Ma anche 142 Alì.
Quest'anno l'Istat ha aggiunto anche un contatore con il quale si può controllare la frequenza di qualunque nome. Il mio ad esempio è in calo, solo 123 Emilio nel 2013, uno ogni duemila nascite. Molti meno dei 945 Kevin o dei 401 Michael, oltre alle storpiature Maicol (75), Maikol (25) e Micael (8). Ci sono anche 161 Jonathan, più 10 Jonatan e altri 10 Gionatan. Ma anche 142 Alì.
Ipse dixit
Fa ridere immaginare che al prossimo vertice con la Merkel l’Italia non
mandi Monti ma Renzi. E finchè rido io, non c’è problema: ma se
cominciano a ridere in giro per l’Europa, altrochè se il problema
c’è...
Pierferdinando Casini, settembre 2012
Pierferdinando Casini, settembre 2012
giovedì 22 gennaio 2015
Il cemento sulle coste della Spagna
Il fotografo e giornalista ecologista Pedro Armestre
ha raccolto immagini di archivio di centri urbani costieri del nord e
del sud della Spagna degli anni '50 e '60. Poi ha fotografato di nuovo
gli stessi panorami negli anni '10. Le foto sono state pubblicate dal Guardian.
Song of the Day
Ieri è uscito il video di Earned It, brano di punta della colonna sonora di Fifty Shades Of Grey. Il film sarà nelle sale il 12 febbraio. La canzone è eseguita da The Weeknd, vero nome Abel Tesfaye, canadese di 24 anni.
In Grecia domenica vincerà Syriza
A tre giorni dal voto per il nuovo parlamento greco il vantaggio di Syriza su Nuova Democrazia sembra aumentare. Ecco i dati degli ultimi quattro sondaggi pubblicati tra lunedì e oggi:
- Alco: Syriza 31.2%, Nuona Democrazia 27
- Rass: Syriza 32%, Nuova Democrazia 27.1%
- GPO: Syriza 30.4%, Nuova Democrazia 26.4%
- Università di Macedonia Syriza 33.5%, Nuova Democrazia 27%
Fighting Club
Ho detto che mi sarei ritirato se condannato per peculato ma non per abuso d'ufficio, poiché rivendico gli atti politici messi in essere.
— Vincenzo De Luca (@vincenzodeluca) January 22, 2015
mercoledì 21 gennaio 2015
Human Factor, il nuovo talent show di Vendola
Venerdì 23 a Milano si aprirà la tre giorni di Human Factor, la conferenza programmatica di Sel alla quale Vendola e i suoi hanno deciso di dare un nome da talent show. Solo oggi in rete è uscito il programma della giornata conclusiva di domenica, politicamente cruciale. Che coincide tra l'altro con le elezioni politiche in Grecia. Non è un segreto che Sel e gli altri che hanno sostenuto Tsipras alle europee guardino alla probabile vittoria di Tsipras come un momento di rilancio di un nuovo progetto politico. In realtà su Tsipras stanno cercando di buttare il cappello un po' tutti, da Le Pen a Meloni.
La sessione plenaria conclusiva di domenica si intitola Se la politica della sinistra è della crescita umana (tutti i titoli sono piuttosti verbosi e involuti, un po' stile meeting di Rimini di CL).
Ecco i relatori:
La sessione plenaria conclusiva di domenica si intitola Se la politica della sinistra è della crescita umana (tutti i titoli sono piuttosti verbosi e involuti, un po' stile meeting di Rimini di CL).
Ecco i relatori:
Bruno Arpaia, scrittore
Fabrizio Barca, economista, autore rapporto su politiche di coesione per la Commissione Europea
Laura Bazzicalupo, presidente Società Italiana di Filosofia politica, docente di Filosofia Università Salerno
Raffaella Bolini, dell’appello “Cambia la Grecia, cambia l’Europa”
Emiliano Brancaccio, docente di Economia del Lavoro dell’Università del Sannio
Elisabetta Bucciarelli, scrittrice di teatro, cinema e televisione
Massimo Cacciari, filosofo
Francesco Campanella, senatore del Gruppo Misto
Susanna Camusso*, segretaria generale CGIL
Luciana Castellina*, giornalista, politica
Francesca Chiavacci, presidente nazionale dell’ARCI
Pippo Civati, deputato del Partito Democratico
Gianni Cuperlo, deputato del Partito Democratico
Philippe Daverio, critico d’arte, giornalista, conduttore televisivo
Giancarlo De Cataldo*, magistrato, scrittore
Maurizio De Giovanni, scrittore
Luigi De Magistris, sindaco di Napoli
Trevor Evans, economista della Berlin School of Economics and Law, coordinatore di Euromemorandum
Stefano Fassina, deputato del Partito Democratico
Paolo Ferrero, segretario nazionale PRC
Francesco Forgione, giornalista, ex presidente commissione parlamentare antimafia
Carlo Freccero, autore televisivo
Federico Fubini, editorialista di Repubblica
Pablo Iglesias*, leader Podemos
Gad Lerner, giornalista
Carlo Lucarelli, scrittore e sceneggiatore
Curzio Maltese, giornalista, eurodeputato
Raffaele Mantegazza, pedagogista, Università Milano Bicocca
Massimo Mucchetti, giornalista e senatore, già vice direttore de L’Espresso e del Corriere della Sera
Maria Mussini, senatrice del Gruppo Misto
Paola Natalicchio, sindaco di Molfetta
Domenico Mario Nuti, docente di economia Università La Sapienza
Simone Oggionni, Associazione Sinistra Lavoro
Laura Pennacchi, direttrice della Scuola per la buona politica “Vivere la democrazia” Fondazione
Mario Pianta, economista, Università di Urbino
Nicola Piepoli, sondaggista, docente Statistica Università Padova, saggista, fondatore IPSOA
Telmo Pievani, biologo, direttore di Pikaia , ha coordinato il Festival della Scienza di Genova
Giuliano Pisapia, sindaco di Milano
Maria Pia Pizzolante, portavoce nazionale TILT
Christian Raimo, scrittore
Federico Rampini, giornalista, inviato per la Repubblica a New York
Marco Revelli, storico e saggista, tra i fondatori della lista L’altra Europa con Tsipras
Giulio Riccio, attivista Act, web & communication designer
Franco Roberti, Procuratore Nazionale Antimafia
Bia Sarasini, giornalista e saggista
Giorgia Serughetti, ricercatrice Dipartimento sociologia Università Bicocca – Milano, saggista
Cecilia Strada, presidente di Emergency
Sebastiano Triulzi, giornalista e scrittore
Lanfranco Turci, Associazione 21 giugno
Riccardo Valentini, scienziato, Intergovernmental Panel of Climate Change
Lorella Zanardo, saggista
Massimo Zedda, sindaco di Cagliari
(*video)
Sogno un'Europa di popoli liberi e sovrani. In bocca al lupo a #Tsipras per le #elezioni in #Grecia http://t.co/9eEr3uL7PZ ST
— Giorgia Meloni ن (@GiorgiaMeloni) January 21, 2015
Una nuova iscritta alla Brigata Kalimera
Sogno un'Europa di popoli liberi e sovrani. In bocca al lupo a #Tsipras per le #elezioni in #Grecia http://t.co/9eEr3uL7PZ ST
— Giorgia Meloni ن (@GiorgiaMeloni) January 21, 2015
martedì 20 gennaio 2015
Perché Cofferati è squallido - Terzo tempo
Le primarie del PD secondo me sono una grande innovazione e uno splendido esempio di democrazia. Le gestise un esercito di volontari del partito, gente che dalle sei di mattina a mezzanotte di una domenica si dedica a questo, trascurando famiglia, affetti, amicizie, passioni sportive e divertimenti. Le primarie si svolgono in sedi improvvisate, spesso malmesse, a volte fatiscenti: circoli del partito, sedi di associazioni, negozi chiusi. In genere non ci sono cabine elettorali, ma un paio di tavolini negli angoli. Anche le urne non sono sigillate e bollate con lo stellone della Repubblica, come nelle elezioni "vere". Tutto è un po' alla buona, forse per questo le primarie mi piacciono così tanto. C'è un'aria informale ma allo stesso tempo solenne, un senso di partecipazione e di comunità.
Ricordo che alle prime primarie, quelle di Prodi del 2005, ci fu un afflusso di elettori così alto che molti seggi rimasero senza schede già a ora di pranzo. Si rimediò alla meglio, con fotocopie sbiadite. Una volta, non ricordo se alle primarie del 2005 o a quelle di Veltroni del 2007, al seggio non c'erano matite e andai a prenderle nel mio studio. Naturalmente erano matite normali, non copiative.
A volte la gente non porta il certificato elettorale. Ci si passa sopra. A volte dimentica i documenti, e se si può si rimedia con il riconoscimento personale. I volontari fanno quello che possono, ma sicuramente a volte commettono errori. Alcuni sono navigati iscritti che hanno fatto i rappresentanti di lista o magari gli scrutatori e i presidenti di seggio nelle elezioni "vere". Altri sono ragazzini entusiasti e volonterosi, ma inesperti. Altri ancora sono fin troppo navigati, nel senso che ormai sono anziani e quindi poco reattivi e piuttosto distratti.
Chi ha partecipato almeno una volta alle primarie del PD, come elettore o come volontario, tutte queste cose le sa bene. Dovrebbe saperle anche Sergio Cofferati, che invece a distanza di nove giorni dalla sconfitta, dopo essere uscito dal PD sbattendo la porta, oggi ha annunciato da Bruxelles: «o al termine di questa settimana o la settimana prossima andrò in Procura a presentare un esposto», visto che «stamattina mi sono arrivate le carte della Commissione di Garanzia del partito e le loro decisioni», che «sono le denunce fatte da me in passato. Quindi andrò in Procura».
Le carte, ovvero il verbale della commissione di garanzia, sono state pubblicate sul sito del PD Liguria e le trovate a questo link. Leggendo nello specifico l'esame dei 29 casi denunciati e le motivazioni dell'annullamento dei voti in 13 seggi (il 4% dei 300 seggi totali) si scoprono episodi marginali, disattenzioni, sbruffonate. Una serie di piccoli pasticci, non certo un complotto. Una signora ha dichiarato che qualcuno le ha dato i due Euro per votare. Sarà vero o no? Nell'incertezza si annulla il voto di tutto il seggio. In un piccolo paese un assessore fa lo smargiasso e vuole gli elenchi dei votanti per "regolare i conti". Evidentemente non sta bene, ma tanto basta per annullare il voto. In un altro caso un elettore dichiara di essere di destra, i volontari spaesati o distratti lo fanno votare lo stesso (ma verbalizzano). Seggio annullato. Non mi sembrano "fatti gravissimi". Mi sembra francamente più grave specularci sopra e gridare all'inesistente complotto.
Cofferati ha più volte parlato di "infiltrazioni" della destra, che avrebbe fatto votare frotte di persone alle primarie del PD, ovviamente contro di lui. Anche dopo l'annullamento dei voti nei seggi contestati, Cofferati resta sotto di quasi quattromila preferenze su 55.000 votanti. Qualcuno può ragionevolmente credere che almeno quattromila liguri di destra sarebbero stati reclutati e infiltrati nelle primarie del PD per sconfiggere il babau Cofferati? Quattromila? Andiamo.
Cofferati, con quella voce e quella faccia di circostanza che usa sempre, anche quando dice al tabaccaio il numero per la ricarica del cellulare, andrà in Procura a denunciare i "fatti gravissimi". L'esposto sarà assegnato a un sostituto procuratore che farà diligentemente le sue indagini, constaterà le irregolarità descritte nel verbale (perché di irregolarità si tratta, sia chiaro) e alla fine magari deciderà anche la presenza di qualche ipotesi di reato. Ma le primarie liguri sono state come le primarie di sempre, una festa di democrazia alla buona, un po' pasticciata. E se perdi di quattromila voti su 55mila dovresti solo fare autocritica e scegliere il silenzio. Cofferati non è stato giudicato adatto a fare il presidente di regione, punto. Del resto, il sindaco lo aveva fatto bene?
Ricordo che alle prime primarie, quelle di Prodi del 2005, ci fu un afflusso di elettori così alto che molti seggi rimasero senza schede già a ora di pranzo. Si rimediò alla meglio, con fotocopie sbiadite. Una volta, non ricordo se alle primarie del 2005 o a quelle di Veltroni del 2007, al seggio non c'erano matite e andai a prenderle nel mio studio. Naturalmente erano matite normali, non copiative.
A volte la gente non porta il certificato elettorale. Ci si passa sopra. A volte dimentica i documenti, e se si può si rimedia con il riconoscimento personale. I volontari fanno quello che possono, ma sicuramente a volte commettono errori. Alcuni sono navigati iscritti che hanno fatto i rappresentanti di lista o magari gli scrutatori e i presidenti di seggio nelle elezioni "vere". Altri sono ragazzini entusiasti e volonterosi, ma inesperti. Altri ancora sono fin troppo navigati, nel senso che ormai sono anziani e quindi poco reattivi e piuttosto distratti.
Chi ha partecipato almeno una volta alle primarie del PD, come elettore o come volontario, tutte queste cose le sa bene. Dovrebbe saperle anche Sergio Cofferati, che invece a distanza di nove giorni dalla sconfitta, dopo essere uscito dal PD sbattendo la porta, oggi ha annunciato da Bruxelles: «o al termine di questa settimana o la settimana prossima andrò in Procura a presentare un esposto», visto che «stamattina mi sono arrivate le carte della Commissione di Garanzia del partito e le loro decisioni», che «sono le denunce fatte da me in passato. Quindi andrò in Procura».
Le carte, ovvero il verbale della commissione di garanzia, sono state pubblicate sul sito del PD Liguria e le trovate a questo link. Leggendo nello specifico l'esame dei 29 casi denunciati e le motivazioni dell'annullamento dei voti in 13 seggi (il 4% dei 300 seggi totali) si scoprono episodi marginali, disattenzioni, sbruffonate. Una serie di piccoli pasticci, non certo un complotto. Una signora ha dichiarato che qualcuno le ha dato i due Euro per votare. Sarà vero o no? Nell'incertezza si annulla il voto di tutto il seggio. In un piccolo paese un assessore fa lo smargiasso e vuole gli elenchi dei votanti per "regolare i conti". Evidentemente non sta bene, ma tanto basta per annullare il voto. In un altro caso un elettore dichiara di essere di destra, i volontari spaesati o distratti lo fanno votare lo stesso (ma verbalizzano). Seggio annullato. Non mi sembrano "fatti gravissimi". Mi sembra francamente più grave specularci sopra e gridare all'inesistente complotto.
Cofferati ha più volte parlato di "infiltrazioni" della destra, che avrebbe fatto votare frotte di persone alle primarie del PD, ovviamente contro di lui. Anche dopo l'annullamento dei voti nei seggi contestati, Cofferati resta sotto di quasi quattromila preferenze su 55.000 votanti. Qualcuno può ragionevolmente credere che almeno quattromila liguri di destra sarebbero stati reclutati e infiltrati nelle primarie del PD per sconfiggere il babau Cofferati? Quattromila? Andiamo.
Cofferati, con quella voce e quella faccia di circostanza che usa sempre, anche quando dice al tabaccaio il numero per la ricarica del cellulare, andrà in Procura a denunciare i "fatti gravissimi". L'esposto sarà assegnato a un sostituto procuratore che farà diligentemente le sue indagini, constaterà le irregolarità descritte nel verbale (perché di irregolarità si tratta, sia chiaro) e alla fine magari deciderà anche la presenza di qualche ipotesi di reato. Ma le primarie liguri sono state come le primarie di sempre, una festa di democrazia alla buona, un po' pasticciata. E se perdi di quattromila voti su 55mila dovresti solo fare autocritica e scegliere il silenzio. Cofferati non è stato giudicato adatto a fare il presidente di regione, punto. Del resto, il sindaco lo aveva fatto bene?
A$ap Yams, 1988 - 2015
Alle anagrafe si chiamava Steven Rodriguez ed era cresciuto ad Harlem, New York. Malgrado la giovane età A$ap Yams era uno degli impresari e dei talent scout più stimati nel mondo dell'hip hop. Il New York Times gli dedica un coccodrillo accorato, definendolo "guida spirituale" dell'hip hop. Aveva fondato l'etichetta discografica A$ap Worldwide e costruito A$apMob, uno dei rap collective che vanno per la maggiore di questi tempi. Un gruppo aperto di rapper, musicisti e produttori. Il primo artista che ha portato al successo è stato A$ap Rocky (26), suo coetaneo e amico di infanzia. L'iconografia di A$ap Mob non è molto diversa dai consueti rituali hip hop: gestacci, auto di lusso, uzi, belle donne. Ma la musica di A$ap Yams invece si differenzia per una commistione tra Memphis soul, hip hop, e contaminazioni di ogni genere. In una intervista del 2013 al NYT Yams aveva detto: "Rocky è il giovane Luke Skywalker, io sono Yoda".
A$ap Yams è morto domenica a casa sua. L'ipotesi di una overdose è stata smentita, anche se Yams aveva una assuefazione a farmaci come codeina e Xanax. Aveva 26 anni.
A$ap Yams è morto domenica a casa sua. L'ipotesi di una overdose è stata smentita, anche se Yams aveva una assuefazione a farmaci come codeina e Xanax. Aveva 26 anni.
Imparare a farsi l'orto in casa
Il comune di Roma organizza corsi di orticoltura urbana al Bioparco. Le lezioni si terranno il venerdì pomeriggio: la prima il 20 febbraio, l'ultima il 20 giugno. Le iscrizioni si chiudono il 23 gennaio.
Democracy Day
Il 20 gennaio la BBC celebra il Democracy Day, una giornata in cui la prestigiosa emittente britannica dedica gran parte della sua programmazione TV, radio e web al tema della democrazia e della partecipazione. C'è anche una pagina web dedicata.
La democrazia sta vivendo una stagione molto tormentata, nel mondo occidentale come nei paesi emergenti. In Europa in particolare la rapida ascesa di partiti populisti potrebbe portare entro il 2015 alla formazione di alleanze di governo impensabili fino a pochi anni fa. Secondo gli studiosi dell'Economist Intelligence Unit (EIU) le elezioni del prossimo maggio nel Regno Unito potrebbero portare ad un lungo periodo di instabilità politica. Per non parlare di quelle indette domenica prossima in Grecia. Altre paesi dovel'EIU prevede la possibilità di risultati a sorpresa saranno quelle in Danimarca, Finlandia, Spagna, Francia, Svezia, Germania e Irlanda. L'Italia non viene citata.
Causa principale di questo cambiamento repentino sono la costante riduzione di votanti (grafico sopra) e la disaffezione verso i partiti, in continuo aumento (grafico sotto).
La democrazia sta vivendo una stagione molto tormentata, nel mondo occidentale come nei paesi emergenti. In Europa in particolare la rapida ascesa di partiti populisti potrebbe portare entro il 2015 alla formazione di alleanze di governo impensabili fino a pochi anni fa. Secondo gli studiosi dell'Economist Intelligence Unit (EIU) le elezioni del prossimo maggio nel Regno Unito potrebbero portare ad un lungo periodo di instabilità politica. Per non parlare di quelle indette domenica prossima in Grecia. Altre paesi dovel'EIU prevede la possibilità di risultati a sorpresa saranno quelle in Danimarca, Finlandia, Spagna, Francia, Svezia, Germania e Irlanda. L'Italia non viene citata.
Causa principale di questo cambiamento repentino sono la costante riduzione di votanti (grafico sopra) e la disaffezione verso i partiti, in continuo aumento (grafico sotto).
lunedì 19 gennaio 2015
Gli occhi di Meloni
RT @ANGEBRIXIA: Wil, #comefissa la @GiorgiaMeloni a @1giornodapecora pic.twitter.com/QzOpa6SQv7
(c'è dello shaba nell'aria)
— Nonleggerlo (@nonleggerlo) January 19, 2015
domenica 18 gennaio 2015
Perché Sergio Cofferati è squallido - Secondo Tempo
Sergio Cofferati ha lasciato il PD dopo il risultato delle primarie per la regione Liguria, dove ha perso nei confronti di Raffaella Paita. Lamenta "inquinamenti" nel voto e irregolarità varie. Per la verità Cofferati ha iniziato a lamentarsi settimane prima del voto, quando tutti i sondaggi lo davano largamente in testa. Nel frattempo era sceso in piazza a San Giovanni e allo sciopero generale CGIL-UIL del 12 dicembre contro il governo guidato dal suo partito, il PD.
Cofferati lamenta infiltrazioni della destra, che avrebbe portato i suoi militanti a votare alle primarie PD, secondo lui a favore della sua avversaria Paita, poi vincente. Esponenti del centrodestra ligure avrebbero partecipato alle primarie, alterandone il risultato. E qui si apre una interessante disquisizione su inclusione, appartenenza, barriere, autoreferenzialità. Una lettura cattolica includerebbe anche il tema "conversione". Tuttti sappiamo che per avere una maggioranza elettorale servono "travasi", che oggi l'elettorato è volubile e migratorio, che non ci sono certezze di schieramento. Qualcuno può definire nei dettagli la differenza tra Tabacci e Quagliariello, tra Fioroni e Casini? Chi è più a sinistra di chi?
Benedetto Della Vedova, persona che stimo, è al governo con Renzi, sottosegretario agli Esteri in quota Scelta Civica. Benedetto è cresciuto nei radicali, poi è stato eletto in Parlamento con Berlusconi e ha seguito Fini in Fli. Un uomo di destra, secondo la semplificazione massimalista del Cofferati-pensiero. Della Vedova andrebbe cacciato, immagino. La destra, al contrario, non si è mai fatta scrupolo di reclutare adepti a sinistra. Da Ferrara a Bondi, da Cicchitto a Liguori, anche trascurando gli ondivaghi radicali.
Sergio Cofferati aveva incassato il sostegno di Maurizio Rossi, senatore ligure che da Scelta Civica è passato al gruppo misto, migrazione verso destra. Rossi adesso è un senatore di opposizione, contrario al governo del PD. E' anche l'editore di Primo Canale, una TV ligure di peso che ha sostenuto fortemente la candidatura di Cofferati. Rossi vota contro il governo Renzi, ma il suo appoggio a Cofferati non crea problemi ai sostenitori del Cinese. Del resto anche Landini, la Fiom e la Cgil sono contro il governo del PD, Cofferati sfila con loro in piazza e tutto va bene.
Secondo Cofferati e i suoi seguaci la vittoria di Paita avrebbe beneficiato di Scajola e della destra ligure. Scajola aveva dichiarato di preferire Cofferati. Casualmente ad Imperia, regno di Scajola, Cofferati ha preso più voti di Paita. Ma Cofferati insiste nel dire che Paita ha vinto con i voti della destra e degli immigrati.
Per neutralizzare l'ala rinnovatrice del PD Cooferati aveva cooptato Federico Berruti, sindaco di Savona e figura di spicco dei cosiddetti renziani della prima ora. Secondo molti Berruti sarebbe stato un ottimo candidato a governatore e aveva anche manifestato l'intenzione di entrare in lizza. Cofferati gli ha offerto la vicepresidenza e l'appoggio del sindaco gli ha permesso di vincere di un centinaio di voti a Savona città. Tatticismi inutili, perché Paita lo ha surclassato in provincia.
Da parte di Cofferati non si è ascoltata una parola di autocritica, figuriamoci. Non credo che Cofferati abbia perso per le infiltrazioni della destra, i presunti brogli o altro. Di queste cose avevo parlato nel post scritto ieri. Ha perso semplicemente perché i liguri non lo hanno giudicato idoneo, tantomeno "nuovo". Logica vorrebbe che abbia pesato anche il fatto di essere stato un pessimo sindaco a Bologna. "A Bologna se il sindaco va a passeggio la gente lo ferma ogni metro per chiedere, suggerire e raccomandare. Quando il sindaco era Cofferati la gente vedendolo passare si faceva da parte" mi ha raccontato un bolognese. Chi vorrebbe come presidente di Regione un uomo che ha fallito come sindaco? Magari ha influito anche l'avere sostenuto iniziative contrarie al governo del Partito Democratico. Dopotutto erano le primarie del PD, non della Cgil. Oppure la gente ha semplicemente deciso che per Cofferati può bastare così. In ogni caso bisogna saper perdere. E Cofferati ha dimostrato di non saperlo fare.
Cofferati lamenta infiltrazioni della destra, che avrebbe portato i suoi militanti a votare alle primarie PD, secondo lui a favore della sua avversaria Paita, poi vincente. Esponenti del centrodestra ligure avrebbero partecipato alle primarie, alterandone il risultato. E qui si apre una interessante disquisizione su inclusione, appartenenza, barriere, autoreferenzialità. Una lettura cattolica includerebbe anche il tema "conversione". Tuttti sappiamo che per avere una maggioranza elettorale servono "travasi", che oggi l'elettorato è volubile e migratorio, che non ci sono certezze di schieramento. Qualcuno può definire nei dettagli la differenza tra Tabacci e Quagliariello, tra Fioroni e Casini? Chi è più a sinistra di chi?
Benedetto Della Vedova, persona che stimo, è al governo con Renzi, sottosegretario agli Esteri in quota Scelta Civica. Benedetto è cresciuto nei radicali, poi è stato eletto in Parlamento con Berlusconi e ha seguito Fini in Fli. Un uomo di destra, secondo la semplificazione massimalista del Cofferati-pensiero. Della Vedova andrebbe cacciato, immagino. La destra, al contrario, non si è mai fatta scrupolo di reclutare adepti a sinistra. Da Ferrara a Bondi, da Cicchitto a Liguori, anche trascurando gli ondivaghi radicali.
Sergio Cofferati aveva incassato il sostegno di Maurizio Rossi, senatore ligure che da Scelta Civica è passato al gruppo misto, migrazione verso destra. Rossi adesso è un senatore di opposizione, contrario al governo del PD. E' anche l'editore di Primo Canale, una TV ligure di peso che ha sostenuto fortemente la candidatura di Cofferati. Rossi vota contro il governo Renzi, ma il suo appoggio a Cofferati non crea problemi ai sostenitori del Cinese. Del resto anche Landini, la Fiom e la Cgil sono contro il governo del PD, Cofferati sfila con loro in piazza e tutto va bene.
Secondo Cofferati e i suoi seguaci la vittoria di Paita avrebbe beneficiato di Scajola e della destra ligure. Scajola aveva dichiarato di preferire Cofferati. Casualmente ad Imperia, regno di Scajola, Cofferati ha preso più voti di Paita. Ma Cofferati insiste nel dire che Paita ha vinto con i voti della destra e degli immigrati.
Per neutralizzare l'ala rinnovatrice del PD Cooferati aveva cooptato Federico Berruti, sindaco di Savona e figura di spicco dei cosiddetti renziani della prima ora. Secondo molti Berruti sarebbe stato un ottimo candidato a governatore e aveva anche manifestato l'intenzione di entrare in lizza. Cofferati gli ha offerto la vicepresidenza e l'appoggio del sindaco gli ha permesso di vincere di un centinaio di voti a Savona città. Tatticismi inutili, perché Paita lo ha surclassato in provincia.
Da parte di Cofferati non si è ascoltata una parola di autocritica, figuriamoci. Non credo che Cofferati abbia perso per le infiltrazioni della destra, i presunti brogli o altro. Di queste cose avevo parlato nel post scritto ieri. Ha perso semplicemente perché i liguri non lo hanno giudicato idoneo, tantomeno "nuovo". Logica vorrebbe che abbia pesato anche il fatto di essere stato un pessimo sindaco a Bologna. "A Bologna se il sindaco va a passeggio la gente lo ferma ogni metro per chiedere, suggerire e raccomandare. Quando il sindaco era Cofferati la gente vedendolo passare si faceva da parte" mi ha raccontato un bolognese. Chi vorrebbe come presidente di Regione un uomo che ha fallito come sindaco? Magari ha influito anche l'avere sostenuto iniziative contrarie al governo del Partito Democratico. Dopotutto erano le primarie del PD, non della Cgil. Oppure la gente ha semplicemente deciso che per Cofferati può bastare così. In ogni caso bisogna saper perdere. E Cofferati ha dimostrato di non saperlo fare.
Post by Raffaella Paita.
sabato 17 gennaio 2015
Perché Sergio Cofferati è squallido
Oggi Sergio Cofferati (66) ha annunciato che se ne va dal PD, partito del quale è uno dei fondatori. La motivazione è la sua sconfitta alle primarie per la candidatura a presidente della Liguria vinte da Raffaella Paita (40), viziate a suo dire da un "voto inquinato". Sotto accusa l'intromissione tra gli elettori di elementi del centrodestra e il voto cooptato di immigrati.
Subito dopo l'esito delle primarie il PD ligure ha avviato una verifica attraverso la sua commissione regionale di garanzia, presieduta da Fernanda Contri (79), già componente del CSM e ministro nel governo Ciampi. Secondo i riscontri della commissione, che ha esaminato le 28 segnalazioni pervenute, le irregolarità riguarderebbero 13 seggi sui 300 totali. Si tratta di questioni varie, tra le quali: l'apertura del seggio in anticipo, la mancanza della firma del presidente di seggio su alcune schede, il fatto che un elettore del seggio (uno solo) non avrebbe pagato i due euro. Nei tredici seggi cancellati Patia aveva vinto in nove, Cofferati in quattro. Il riconteggio cancella 2204 voti a Paita e 1457 a Cofferati. Paita resta largamente vincitrice con 3.813 voti di scarto. Restano due seggi, Albenga e Certosa, sui quali lo staff di Cofferati ha presentato esposti alle procure. Su Albenga ha risposto a tono il segretario PD comunale: alle primarie di Bersani votarono 150 immigrati con 1300 votanti, questa volta 157 con 1600 votanti. Diffcile capire dove sarebbe l'anomalia.
Ma Sergio Cofferati non accetta il verdetto. Malgrado il regolamento delle primarie all'art. 4 dica chiaramente che ogni candidato "si impegna pubblicamente a sostenere il candidato vincente di questa competizione democratica e a non sostenere alcun candidato o progetto politico alternativo a quello del PD". Invece Cofferati e i suoi invocano "le regole" che il cinese per primo non rispetta, rifiutando ogni appoggio alla vincente Paita e dichiarando di uscire dal partito per "votare chi mi piace". Subito solidale con lui Rete a sinistra Liguria ("un laboratorio politico che riunisce partiti e società civile tra cui Lista Doria, PD area Civati, PdCi, PRC, Sel, Altra Liguria") che ha convocato per mercoledì un incontro nel quale probabilmente sarà presentata una lista alternativa.
Paita, che subito dopo la vittoria aveva dichiarato di non volere alcuna coalizione che non fosse decisa dal PD nazionale, ieri è intervenuta alla direzione rispondendo agli attacchi del civatissimo Andrea Ranieri, al quale aveva replicato anche il ministro Pinotti. Cofferati invece ha scelto il silenzio, preferendo annunciare la sua uscita dal partito stamatttina a Genova circondato dai suoi seguaci. Anche questo non è un segnale di rispetto delle istituzioni del partito e di grande desiderio di dialogo.
Sergio Cofferati ha avuto molto dal PD. Quando le primarie non esistevano era stato designato sindaco di Bologna e trangugiato dal fedele elettorato felsineo. Salvo poi risultare assolutamente inadatto al ruolo. "Non conosce neanche i nomi delle strade" mi disse un amico bolognese. Poi annunciò di non volersi ricandidare (nessuno peraltro glielo aveva chiesto) per ritirarsi con la nuova compagna a fare vita familiare a Genova, città della moglie. E Bologna fece un respiro di sollievo. Invece poco dopo si fece eleggere in Europa, e ricandidare nella primavera 2014. Della sua presenza a Bruxelles però restano poche tracce.
Cofferati non sa perdere. E comunque sarebbe stato un pessimo presidente di regione, come è stato un pessimo sindaco. Chiedete a qualunque bolognese. Adesso attendiamo a brevissimo le sue dimissioni da parlamentare europeo. Questione etica, come direbbbe lui.
Subito dopo l'esito delle primarie il PD ligure ha avviato una verifica attraverso la sua commissione regionale di garanzia, presieduta da Fernanda Contri (79), già componente del CSM e ministro nel governo Ciampi. Secondo i riscontri della commissione, che ha esaminato le 28 segnalazioni pervenute, le irregolarità riguarderebbero 13 seggi sui 300 totali. Si tratta di questioni varie, tra le quali: l'apertura del seggio in anticipo, la mancanza della firma del presidente di seggio su alcune schede, il fatto che un elettore del seggio (uno solo) non avrebbe pagato i due euro. Nei tredici seggi cancellati Patia aveva vinto in nove, Cofferati in quattro. Il riconteggio cancella 2204 voti a Paita e 1457 a Cofferati. Paita resta largamente vincitrice con 3.813 voti di scarto. Restano due seggi, Albenga e Certosa, sui quali lo staff di Cofferati ha presentato esposti alle procure. Su Albenga ha risposto a tono il segretario PD comunale: alle primarie di Bersani votarono 150 immigrati con 1300 votanti, questa volta 157 con 1600 votanti. Diffcile capire dove sarebbe l'anomalia.
Ma Sergio Cofferati non accetta il verdetto. Malgrado il regolamento delle primarie all'art. 4 dica chiaramente che ogni candidato "si impegna pubblicamente a sostenere il candidato vincente di questa competizione democratica e a non sostenere alcun candidato o progetto politico alternativo a quello del PD". Invece Cofferati e i suoi invocano "le regole" che il cinese per primo non rispetta, rifiutando ogni appoggio alla vincente Paita e dichiarando di uscire dal partito per "votare chi mi piace". Subito solidale con lui Rete a sinistra Liguria ("un laboratorio politico che riunisce partiti e società civile tra cui Lista Doria, PD area Civati, PdCi, PRC, Sel, Altra Liguria") che ha convocato per mercoledì un incontro nel quale probabilmente sarà presentata una lista alternativa.
Paita, che subito dopo la vittoria aveva dichiarato di non volere alcuna coalizione che non fosse decisa dal PD nazionale, ieri è intervenuta alla direzione rispondendo agli attacchi del civatissimo Andrea Ranieri, al quale aveva replicato anche il ministro Pinotti. Cofferati invece ha scelto il silenzio, preferendo annunciare la sua uscita dal partito stamatttina a Genova circondato dai suoi seguaci. Anche questo non è un segnale di rispetto delle istituzioni del partito e di grande desiderio di dialogo.
Sergio Cofferati ha avuto molto dal PD. Quando le primarie non esistevano era stato designato sindaco di Bologna e trangugiato dal fedele elettorato felsineo. Salvo poi risultare assolutamente inadatto al ruolo. "Non conosce neanche i nomi delle strade" mi disse un amico bolognese. Poi annunciò di non volersi ricandidare (nessuno peraltro glielo aveva chiesto) per ritirarsi con la nuova compagna a fare vita familiare a Genova, città della moglie. E Bologna fece un respiro di sollievo. Invece poco dopo si fece eleggere in Europa, e ricandidare nella primavera 2014. Della sua presenza a Bruxelles però restano poche tracce.
Cofferati non sa perdere. E comunque sarebbe stato un pessimo presidente di regione, come è stato un pessimo sindaco. Chiedete a qualunque bolognese. Adesso attendiamo a brevissimo le sue dimissioni da parlamentare europeo. Questione etica, come direbbbe lui.
Il consiglio è di stare più zitto che puoi
Qualcuno di voi segue le trasmissioni di Fabio Fazio, su Rai Tre?
Io sarò suo ospite domani sera: avete consigli da darmi? #Salvini #Lega
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) January 17, 2015
Parmigiana Day
Oggi è la giornata mondiale della parmigiana di melanzane. La parmigiana è il piatto scelto quest'anno per celebrare l'International Day Of Italian Cuisines. Si cucineranno melanzane alla parmigiana nei ristoranti di 70 paesi del mondo. Partecipa all'iniziativa anche Costa Crociere, che servirà 30.000 porzioni di parmigiana su 13 navi.
venerdì 16 gennaio 2015
Sempre meno energia, sempre più rinnovabile
Qualenergia analizza e commenta i dati diffusi da Terna sul 2014: scendono ancora i consumi energertici italiani, calando ai livelli del 2001. Qualcuno ricorderà che ai tempi del rilancio nucleare di Berlusconi, Clini e Testa il mantra era che le centrali atomiche sarebbero state necessarie per "la crescente domanda di energia". In realtà rispetto al 2013 la domanda cala del 3%, seguendo un trend ormai consolidato. Causa della crisi, ma anche della crescente efficienza energetica. Il 37.5% per cento della produzione proviene da fonti rinnovabili, con il fotovoltaico che raggiunge quasi il 9% della produzione nazionale.
Tutti per Tsipras: Ferrero, Ingroia, Vendola, Fassina, Civati...
Conferenza stampa romana per i sostenitori italiani di Tsipras. Tra gli altri Ferrero, Ingroia, Vendola, Castellina, Fassina, Civati. Ecco il testo dell'articolo di Tommaso Rodano su Il Fatto Quotidiano:
"Tutti sul carro di Alexis Tsipras. A pochi giorni dalle elezioni greche, la sinistra italiana si compatta attorno al candidato di Syriza. Alla presentazione della campagna “Cambia la Grecia, cambia l’Europa”, c’erano davvero tutti: dal comunista Paolo Ferrero ai democratici “critici” Civati e Fassina, passando per Nichi Vendola e Antonio Ingroia. Molti di loro, il 25 gennaio, saranno ad Atene insieme alla “Brigata Kalimera“, un gruppo di politici, intellettuali e attivisti italiani – oltre 200 – in “trasferta” per tifare Tspiras. “Il semestre europeo – ha ironizzato Civati a margine della conferenza stampa – è stato più che altro un semestre bianco. E’ andato in bianco. Siamo stati in Grecia perché c’è molta curiosità per una sinistra di governo che in Italia non esiste”. Per Fassina, una vittoria di Tsipras segnerebbe un punto cruciale “contro le politiche europee di svalutazione del lavoro”. Politiche – conclude Fassina – praticate anche dal governo Renzi."
L'ultima moda è la piscina nel balcone
Nel mercato degli appartamenti di lusso, i luxury condos, sta diffondendosi l'inclusione di piscine personali in ogni unità. La piscina esclusiva è presente in progetti come gli Sky Condos di Lima di DCCP Arquitectos (rendering sopra), Bandra Ohm a Mumbai di James Law Cybertecture International e la Porsche Design Tower di Miami (60 piani e 132 appartamenti), provvista anche di ascensori che portano le auto al piano, accanto alla porta di casa. Le piscine della Porsche Design Tower sono realizzate dall'italiana Myrtha Pools/Piscine Castiglione.
Confermato: 2014 anno più caldo di sempre
Anche la NASA conferma che il 2014 è stato l'anno più caldo di sempre. Nove dei dieci anni più caldi della storia sono nel XXI secolo, il decimo è stato il 1998. Il dato medio globale naturalmente non esclude escursioni importanti. In USA ad esempio la costa dell'Atlantico ha avuto temperature sotto la media, mentre sulla costa del Pacifico è stato più caldo di sempre.
Song of the Day
Future Islands vengono da Baltimora e sono attivi dal 2006. Nel 2014 hanno firmato per la 4AD e pubblicato il nuovo album Singles lo scorso marzo. Seasons (Waiting on You) era il singolo che ha anticipato l'album.
La verità sui voti degli immigrati ad Albenga
Il segretario di Albenga chiarisce le cose sulle primarie del PD: nel 2009 per la segreteria nazionale, quando vinse Bersani, votarono 1300 persone e circa 150 extracomunitari. Domenica scorsa i votanti sono stati 1600, con 157 immigrati. Dove sarebbe l'anomalia?
giovedì 15 gennaio 2015
Evviva
Greta Ramelli e Vanessa Marzullo sono libere, torneranno presto in Italia
— Palazzo_Chigi (@Palazzo_Chigi) January 15, 2015
I clandestini entrano in Italia, ma sono di passaggio.
Quattro su cinque dei 276.000 clandestini entrati in Europa nel 2014 sono arrivati in Italia via mare. La maggior parte dal nord Africa, ma un buon numero anche da est, passando dalla grecia e dal porto di Famagosta, nella zona nord di Cipro controllata dalla Turchia. Sono i dati di Frontex resi pubblici due giorni fa. Siriani ed Eritrei sono i gruppi più numerosi. Molti immigrati anche da Afghanistan, Mali e Kosovo.
Nel 2014 hanno chiesto asilo politico 101.500 siriani. Di questi solo 410 lo hanno fatto in Italia. La maggior parte ha scelto Germania o Grecia. Dall'inizio della crisi in Siria (maggio 2011) sono 185.000 i siriani che hanno chiesto asilo politico. L'Europa ha offerto 36.300 sistemazioni, trentamila delle quali solo in Germania.
Nel 2014 hanno chiesto asilo politico 101.500 siriani. Di questi solo 410 lo hanno fatto in Italia. La maggior parte ha scelto Germania o Grecia. Dall'inizio della crisi in Siria (maggio 2011) sono 185.000 i siriani che hanno chiesto asilo politico. L'Europa ha offerto 36.300 sistemazioni, trentamila delle quali solo in Germania.
Song Of The Day
Oggi l'Academy annuncerà le nomination per gli Oscar e tutti si aspettano che The Lego Movie sarà inserito tra i lungometraggi animati. Molti però vorrebbero vedere candidata come miglio canzone originale Everything Is Awesome, il tormentone musicale del film, una canzone pop scritta da Shawn Patterson ed eseguita da Tegan and Sara con The Lonely Island e coprodotta da Mark Mothersbaugh dei Devo, che tra l'altro è anche un artista molto quotato. Come dice Mothersbaugh in una intervista a FoxNews la canzone è "totalmente irritante, quel genere di mantra senza senso che serve alla gente per alzarsi e andare al lavoro". Insomma, la classica canzone così stupida da essere intelligentissima.
Everything Is Awesome non ha ricevuto la nomination per i Golden Globe, scatenando un coro di proteste a partire dall'autorevole Billboard. In compenso la canzone è stata nominata per i Grammy Award 2015. Su YouTube il clip ha avuto oltre 27 milioni di visite.
mercoledì 14 gennaio 2015
Song of the Day
Nel post precedente ho raccontato la storia del selfie di Malia Obama con la T-shirt di Pro-Era. Logico quindi che la canzone del giorno sia un brano del gruppo di Brooklyn tratto da The Secc$ Tape 2 del 2014.
Il gruppo rap preferito da Malia Obama
Looks like Malia Obama is a fan of @joeyBADASS and @PROERA http://t.co/EhOKVU9wWC pic.twitter.com/DoltrmNK28
— MTV Hip-Hop (@mtvhiphop) January 6, 2015
La scorsa settimana è apparso su Instagram un selfie di Malia Obama (16) che indossa una T-shirt del collettivo hip hop di Brooklyn Pro Era. Ovviamente non è passato inosservato. Per prima cosa si è verificato se si trattasse proprio della figlia maggiore del presidente e gli esperti sono per il sì. Decisivi sarebbero gli orecchini e il fatto che Malia posa spesso con la bocca aperta. Che sia appassionata di musica non è una novità: la scorsa estate era stata vista al festival di Lollapalooza e immortalata nella foto qui accanto (anche questa con la bocca aperta).
Pro Era, che sarebbe l'abbreviazione di Progressive Era, sono un Rap Collective di giovanissimi arrivato per la prima volta al successo nel 2012 con il mixtape 1999 di Joey Bada$$. Sul sito del gruppo c'è un elenco di ben 17 tra musicisti e produttori. Nella notte di Natale del 2012 uno dei fondatori di Pro Era, Capital STEEZ (Jamal Dewar) si suicidò gettandosi dal tetto del palazzo della loro casa discografica. Aveva solo 19 anni.
Non si sa se Malia Obama sia una fan della musica di Pro Era o se abbia indossato la maglia solo perché le piacevano i colori o il logo, come spesso fanno i teenager. Per i ragazzi di Pro Era comunque una bella pubblicità.
martedì 13 gennaio 2015
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