Venerdì scorso i rappresentanti dei 28 paesi dell'Unione Europea hanno respinto la richiesta di introdurre nuove coltivazioni OGM. La proposta riguardava le varietà di mais OGM Du Pont Pioneer 1507 e Syngenta Bt11.
In mancanza della possibilità di raggiungere una posizione comune, dopo anni di tentativi di mediazione, la Commissione di Bruxelles aveva investito del problema il Parlamento Europeo, che nell'ottobre 2015 aveva respinto a larghissima maggioranza l'uso di OGM.
Nell'incontro di venerdì 17 nazioni hanno confermato il loro veto: Austria, Bulgaria, Germania, Cipro, Croazia, Danimarca, Francia, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Slovenia, e Ungheria. Inoltre quattro regioni di Regno Unito e Belgio sono anche loro contrarie, malgrado il via libera del governo centrale: Scozia, Galles, Irlanda del Nord (UK) e Vallonia (Belgio).
In mancanza della possibilità di raggiungere una posizione comune, dopo anni di tentativi di mediazione, la Commissione di Bruxelles aveva investito del problema il Parlamento Europeo, che nell'ottobre 2015 aveva respinto a larghissima maggioranza l'uso di OGM.
Nell'incontro di venerdì 17 nazioni hanno confermato il loro veto: Austria, Bulgaria, Germania, Cipro, Croazia, Danimarca, Francia, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Slovenia, e Ungheria. Inoltre quattro regioni di Regno Unito e Belgio sono anche loro contrarie, malgrado il via libera del governo centrale: Scozia, Galles, Irlanda del Nord (UK) e Vallonia (Belgio).