lunedì 30 gennaio 2017

OGM, l'Europa continua a dire di no

Venerdì scorso i rappresentanti dei 28 paesi dell'Unione Europea hanno respinto la richiesta di introdurre nuove coltivazioni OGM. La proposta riguardava le varietà di mais OGM Du Pont Pioneer 1507 e Syngenta Bt11.
In mancanza della possibilità di raggiungere una posizione comune, dopo anni di tentativi di mediazione, la Commissione di Bruxelles aveva investito del problema il Parlamento Europeo, che nell'ottobre 2015 aveva respinto a larghissima maggioranza l'uso di OGM.
Nell'incontro di venerdì 17 nazioni hanno confermato il loro veto: Austria, Bulgaria, Germania, Cipro, Croazia, Danimarca, Francia, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Slovenia, e Ungheria. Inoltre quattro regioni di Regno Unito e Belgio sono anche loro contrarie, malgrado il via libera del governo centrale: Scozia, Galles, Irlanda del Nord (UK) e Vallonia (Belgio).

Song of the Day

Venerdì scorso Kehlani ha pubblicato il suo album di esordio SweetSexySavage. Il disco arriva sei anni dopo la prima apparizione di Kehlani Parrish ad American's Got Talent nel 2011, come cantante di una teenage band di Oakland chiamata PopLyfe.
Kehlani oggi ha 21 anni e, dopo una serie di singoli, mixtapes e collaborazioni è arrivata al primo lavoro ufficiale come solista. SweetSexySavage è un opera prima di una lunghezza insolita: ben 17 brani nella versione standard, che diventano 19 nella versione deluxe. Sotto i tatuaggi la ragazza cela una voce intrigante e molto talento.


sabato 28 gennaio 2017

venerdì 27 gennaio 2017

Per i reduci della prima guerra mondiale niente?


Christo abbandona il progetto in Colorado, causa Trump

Ci stava lavorando da 20 anni e ci ha già speso 15 milioni di dollari. Ma ha deciso di lasciar perdere tutto. L'artista bulgaro, naturalizzato americano dal 1973, non realizzerà Over The River, una gigantesca installazione sul fiume Arkansas in Colorado, dieci chilometri di pannelli di tessuto stesi sopra il letto del fiume.
Ieri Christo (81) in una intervista al New York Times ha dichiarato: "il progetto è su terreno federale che appartiene allo Stato. Non posso fare un progetto per chi governa oggi il paese".
L'idea di Over The River risale al 1992 e Christo aveva avuto il via libera definitivo dal Dipartimento degli Interni USA nel 2011, dopo avere presentato un dettagliato studio sugli impatti ambientali dell'opera. Come in ogni suo lavoro, l'artista prevedeva di ottenere cospicui guadagni da disegni e stampe dell'opera. Tutte le spese sono state anticipate da lui.
Ora Christo si concentrerà su The Mastaba, un opera in Abu Dhabi che dovrebbe diventare il monumento più grande del mondo.


Il lavoro secondo il Maestro


giovedì 26 gennaio 2017

Rapporto 2017: la democrazia non sta benissimo

L'Economist ha pubblicato l'annuale Democratic Index redatto dalla sua Unità di Intelligence. Il dato che salta più all'occhio è che per la prima volta gli Stati Uniti sono scesi di punteggio da 8.05 a 7.98. Sotto gli otto decimi si è degradati da Full democracy a Flawed democracy. Cioè democrazia imperfetta, difettosa. Il downgrade americano non è colpa di Trump, spiega il report, ma delle medesime condizioni che hanno permesso a Trump di salire alla Casa Bianca: una crescente sfiducia nelle istituzioni e nei rappresentanti eletti. L'Italia ha lo stesso punteggio degli USA: 7.98. Il Giappone 7.99, la Francia 7.92.
Solo dieci paesi hanno un punteggio superiore a 9/10. L'imbattibile Norvegia (9.93) guida davanti a Islanda (9.50), Svezia (9.39), Nuova Zelanda (9.26), Danimarca (9.20), Canada e Irlanda (9.15), Svizzera (9.09), Finlandia (9.03) e Australia (9.01). Penultima la Siria, ultima di 160 paesi è la Corea del Nord con 1.08.

Cosa c'era nel pacco di Melania per Michelle? Ecco la risposta


De Blasio vs. Trump

"Non divideremo le famiglie, non lasceremo figli senza genitori".
 Ognuno ha il sindaco che si merita, vero amici romani?


mercoledì 25 gennaio 2017

Song of the Day


Il 27 gennaio, dopodomani, sarà pubblicato il nuovo album di Mark Eitzel Hey Mr Ferryman. E domani sera, al Resident di Los Angeles, Mark Eitzel (57) inaugurerà un tour mondiale in cui presenterà il nuovo lavoro. Hey Mr Ferryman è il suo decimo album e il primo da tre anni a questa parte. L'album è prodotto dall'ex Suede Bernard Butler.


Foto del Giorno 170125 #673

Più o meno

martedì 24 gennaio 2017

Frasi Famose di V. Raggi [47]

"Sono molto serena, ho completa fiducia nella magistratura, come sempre."

Dal post su facebook di Virginia Raggi nel quale annuncia di essere stata invitata a comparire alla Procura di Roma.



 

Sei grillista? Prima di parlare devi chiedere il permesso

Comunque, se dieci anni fa qualcuno mi avesse detto che nel 2017 in Italia ci sarebbe stato un partito con più di cento parlamentari che, prima di parlare o scrivere qualcosa (qualsiasi cosa, persino un post sui social) devono chiedere il permesso, lo avrei mandato a cagare.

lunedì 23 gennaio 2017

L'Europa e l'importazione di legname illegale

Secondo l'OCSE il settore delle materie prime è il più corrotto dell'economia globale. E la forestazione è uno dei segmenti più delicati, con il disboscamento selvaggio e il mancato rispetto delle regole. Scarsi controlli e documenti falsificati permettono l'esportazioni di ingenti quantita di legname illegale, molto del quale diretto in Europa.
Nel marzo 2013 l'Unione Europea ha approvato la Timber Regulation che stabilisce i requisiti del legname da importare, certificazione di origine in testa. Il documento è stato aggiornato e modificato nel febbraio 2016 ed è stato recepito da tutti i paesi membri meno Grecia e Slovacchia, dove alcune procedure sono ancora in corso.
Transparency International  e Global Witness hanno pubblicato un dossier su come combattere la corruzione e proteggere le foreste (download qui). La tabella qui sotto riassume il grado di libertà e di corruzione nei principali paesi esportatori di legname che hanno stipulato o stanno negoziando accordi con l'Unione Europea. Le quindici nazioni elencate sommano oltre l'80 per cento del legname importato dalla UE.
Vale la pena ricordare che nell'indice anti corruzione (colonna C) l'Italia è al 61° posto con 44 punti, peggio di Ghana e Malaysia.


Vendola: "La sinistra deve ripartire dal Papa"

Deve essere colpa della paternità.


venerdì 20 gennaio 2017

Regarding Donald Trump

Donald Trump è nato il 14 giugno 1946. Ha 70 anni e mezzo. Nessun presidente degli Stati Uniti si era insediato a una età così avanzata.


mercoledì 18 gennaio 2017

Frasi Famose di V. Raggi [46]

"Si può dire se una persona sia capace o meno di guidare una macchina nel caso avesse una macchina pronta a partire."

Congiuntivi spericolati nel post di Virginia Raggi che rilancia su Facebook la sua interevista a Floris.

Quanto pesce si mangia in Europa?

Eurobarometer ha pubblicato una indagine sul consumo di prodotti ittici in Europa. Il report è corposo: quasi 150 pagine di dati estratti da 27.818 interviste, di cui 1.013 in Italia. La pubblicazione integrale in inglese si può scaricare a questo link mentre una sintesi in italiano con molti dati e tabelle è qui.
Per quanto riguarda la frequenza dei consumi la media europea vede il 67 per cento di popolazione che acquista pesce almeno una volta al mese, il 15 per cento qualche volta e il 17 per cento mai. Particolarmente refrattaria ai prodotti ittici l'Ungheria, dove quasi la metà della gente dichiara di non comprarli mai. Al primo posto si piazza la Svezia con 88 per cento di consumatori regolari. Seguono Spagna, Estonia, Danimarca e Cipro. Male l'Italia, sotto la media europea e ultimo dei paesi del Mediterraneo.

Congratulazioni ad Antonio Tajani


Foto del Giorno 180117 #672

Bottoni al mercato/1

martedì 17 gennaio 2017

Il Parlamento Europeo cerca un nuovo presidente

Oggi a Strasburgo si svolgono le procedure per eleggere il nuovo presidente del Parlamento Europeo. Si comincia con i discorsi di presentazione dei candidati, che si possono seguire in diretta a questo link. Se non ricordate l'albo d'oro dei presidenti la lista completa è qui. Ci sono anche cinque italiani.
I candidati in lizza sono rimasti sei, perché all'ultimo momento Guy Verhofstadt ha ritirato la sua candidatura. Sono Eleonora Forenza per il gruppo della sinistra unitaria europea, Jean Lambert per i verdi, Gianni Pittella per i socialisti e democratici, Laurentiu Rebega per il gruppo di
destra Europa delle nazioni e delle libertà, Helga Stevens del gruppo conservatore e riformista, Antonio Tajani per il gruppo popolare.
Se il presidente, come sembra assodato, non sarà eletto al primo scrutinio, si possono presentare nuove candidature o ritirarle ad ogni successiva votazione. Sono previste quattro votazioni. Nelle prime tre occorre la maggioranza assoluta. Dalla quarta si va al ballottaggio tra i due candidati più votati, che verosimilmente saranno Antonio Tajani (63) per il PPE e Gianni Pittella (58) per il PSE. L'esito della quarta e decisiva votazione è previsto attorno alle 21.
Domani invece i parlamentari eleggeranno i 14 vice-presidenti del Parlamento e 5 questori, mentre giovedì 19 saranno eletti i presidenti delle 22 commissioni del parlamento, votati dai membri delle stesse commissioni.

Ultimatum


Inverno

"Non mi alzo fino a quando là fuori non farà caldo come qui".

lunedì 16 gennaio 2017

Quanto costa un weekend nelle capitali europee

Selma ha provato a contabilizzare quanto spendono due persone per un fine settimana in alcune capitali europee. Le voci esaminate sono state hotel, ristoranti, taxi, trasporto pubblico, musei, bus turistici, caffé e drink.
La città più costosa è Zurigo, dove si spende tre volte più che a Varsavia, che è quella più a buon mercato. A Zurigo un caffé al tavolo costa 5.39 Euro, una birra 5.91. A Varsavia per un caffè bastano 2,55 Euro e per una birra solo 1.94 (la birra più cara comunque è a Oslo, ben 6.90 Euro).
Il rapporto completo è scaricabile qui.

domenica 15 gennaio 2017

sabato 14 gennaio 2017

Ma che bello Giove

La NASA ha pubblicato questa immagine di un Giove crescente con la famosa grande macchia rossa in evidenza. L'immagine è stata creata da uno giovane scienziato amatoriale russo, Roman Tkachenko, che ha unito le foto inviate dal satellite Juno.

venerdì 13 gennaio 2017

Song of the Day

Avevo già pubblicato My Brother di Ian Shaw come canzone del giorno il 23 febbraio 2016. Oggi però voglio riproporla, per due buoni motivi.
Il primo è che per me resta una delle migliori canzoni del 2016. Musicalmente minimale e raffinata, concettualmente struggente nel ricordo del fratello maggiore Gareth, scomparso prima che Ian Shaw nascesse e che nella canzone è una sorta di angelo custode. Altrettanto coinvolgente nel video dedicato ai rifugiati de "La Giungla" di Calais.
Il secondo è che Ian Shaw è in tour in Italia, con il trio del batterista Enzo Zirilli. Staserà sarà a Cagliari, domani a Torino, domenica a Napoli. Chi è nei paraggi non se lo perda.


giovedì 12 gennaio 2017

Paul Anka canterà "My Way" per Donald Trump

Dopo una lunga serie di rifiuti, più o meno cortesi, Donald Trump incassa il primo OK di un artista invitato ad esibirsi alla festa per il suo insediamento alla Casa Bianca. Paul Anka ha confermato che ci sarà e che aprirà le danze per Donald e Melania Trump cantando una versione "personalizzata" di My Way. 
Resa celebre da Frank Sinatra, My Way è la versione inglese della canzone francese Comme d'Habitude, scritta nel 1967 da Claude François and Jacques Revaux con i testi di Claude François and Gilles Thibaut. Paul Anka nel 1969 scrisse il testo in inglese. Per l'occasione presidenziale Anka rivisiterà la canzone, modificando - o meglio trumpizzando - il testo.
Quello di Paul Anka (75) è il primo nome di rilievo che accetta di esibirsi all'evento. I Beach Boys, che hanno suonato all'insediamento di Reagan, Clinton e Bush, hanno fatto sapere di "stare considerando" l'invito. Molti altri artisti hanno risposto "No grazie". Da Elton John a Celin Dion, da Garth Brooks a Andrea Bocelli. Ci sarà invece, in un ruolo un po' patetico, la B-Street Band, una storica cover band di Bruce Springsteen.

La classifica dei paesi più generosi

Per il terzo anno consecutivo il paese più generoso al mondo è Myanmar, l'ex Birmania. Seguono Stati Uniti e Australia. Questo è il ranking 2016 redatto da CAF (Charities Aid Foundation) basato su un sondaggio Gallup che ha coinvolto 148.000 persone in 140 nazioni. Agli intervistati è stato chiesto se nell'ultimo mese avessero fatto delle donazioni, speso del tempo in azioni di volontariato e fornito assistenza a sconosciuti. Sono state stilate tre classifiche separate e la somma ha dato questi risultati. Nella top ten ci sono solo due paesi europei: Regno Unito (8) e Irlanda (9). Molto male Spagna (79), Francia (81) e Italia (82). Malissimo la Grecia (137) e la Cina (140ima e ultima).
Nella classifica dedicata all'assistenza agli sconosciuti al primo posto c'è l'Iraq. Il paese con più alto tasso di volontariato invece è il Turkmenistan.


mercoledì 11 gennaio 2017

California, dopo la siccità il diluvio

Da venerdì scorso la California è investita da una serie di precipitazioni molto violente, che nella contea di Sonoma hanno raggiunto i 35 cm di pioggia. Molti vigneti sono stati allagati e oggi dieci scuole resteranno chiuse. Non pioveva così tanto da dieci anni.
La California è reduce da una lunga stagione di siccità, che dura da almeno sei anni e ha messo a dura prova l'economia agricola del paese. Paradossalmente adesso sta piovendo troppo e nelle zone montane, come la Sierra Nevada, si teme per la stabilità degli alberi, stressati dalla lunga siccità.

L'ultimo discorso del presidente Obama


lunedì 9 gennaio 2017

Foto del Giorno 170109 #671

Place de la Victoire, Tunisi [4]

Comunque "Scelta tecnica" è bellissimo

E anche la favola del referendum sull'Euro non è male.  



Song of the Day

Ieri David Bowie avrebbe compiuto 70 anni. E ieri è apparso in rete il video di No Plan, la titletrack di un EP che comprende quelle che dovrebbero essere le ultime quattro canzoni inedite incise da Bowie, che provengono dalle sessions dell'album Blackstar. La regia del video è di Tom Hingston.
David Bowie è morto il 10 gennaio 2016, domani sarà passato un anno.

giovedì 5 gennaio 2017

Foto del Giorno 170105 #670

Place de la Victoire, Tunisi [3]

Malta alla presidenza dell'Europa

Dal 1 gennaio Malta è alla presidenza del Consiglio Europeo, dove resterà fino al 30 giugno per poi cedere lo scettro all'Estonia. L'arcipelago maltese è il più piccolo stato dell'Unione, della quale fa parte dal 2004. I 423.000 maltesi sono solo lo 0.08% della popolazione europea.
Le priorità del semestre di presidenza maltese sono note da tempo: emergenza immigrazione, sicurezza, inclusione sociale, mercato unico, politiche di prossimità e affari marittimi. Dalla sua posizione al centro del Mediterraneo Malta intende promuovere la Blue Economy e adoperarsi per la stabilità politica della regione, a partire dalla Libia.
Il primo ministro maltese Joseph Muscat, laburista di 42 anni, dovrà anche vedersela con la Brexit. Ieri è stato annunciato un vertice dei capi di stato europei senza la Gran Bretagna per il 3 febbraio a Malta. Sarà la terza occasione di incontro per i leader dei 27 paesi dopo il referendum britannico del 23 giugno 2016. Nel corso del semestre maltese sono in programma anche le elezioni politiche in Francia e Olanda, due appuntamenti cruciali per il futuro dell'Unione Europea.

martedì 3 gennaio 2017

Buon anno e buoni voucher

Ieri, nella prima edizione del 2017, su La Repubblica Roberto Mania ha intervistato Susanna Camusso. Il titolo dell'articolo è perentorio: Susanna Camusso: "Lavoro e giovani, una svolta, il governo ne tenga conto. Sui voucher non trattiamo".
Nel corso dell'intervista Mania chiede:
Dunque per la Cgil che ha promosso il referendum per abolire i buoni lavoro, nessuna mediazione è possibile?
"No, su questo istituto no - risponde Camusso - Dobbiamo ricomporre le caratteristiche di un rapporto di lavoro perché il lavoro non è merce che si prende sullo scaffale".

Eppure i voucher - insiste Mania - stando ai dati congiunti del ministero del Lavoro, Istat, Inps e Inail, costituiscono lo 0,23 per cento del costo del lavoro; in tutto i voucheristi rappresentano in termini di unità di lavoro equivalenti 47 mila persone. Ci sono molti pensionati e giovani ai primi lavoretti. Sono una parte piccola del mercato del lavoro. Non le pare sproporzionata la vostra battaglia? 
"Sono 150 milioni le ore annue che vengono pagate con i voucher" ribatte Camusso.

Secondo i più recenti dati ISTAT riferiti a ottobre 2016 gli occupati in Italia sono 22.7 milioni e di questi 17 milioni sono lavoratori dipendenti. Le ore totali di lavoro dipendente superano largamente i venti miliardi, cifra che rende le 150 milioni di ore dei voucher dichiarate da Camusso una quantità marginale.
Non è il caso di rifare qui la storia dei voucher, creati dal governo Monti, rafforzati dal governo Letta e poi ancora modificati e finalmente resi tracciabili dal governo Renzi. La domanda da farsi, viste le modeste quantità dei voucher rispetto al totale del mercato del lavoro, è se davvero questo strumento è così dirompente e pericoloso come Camusso e molti altri dicono.
Lo scorso 29 dicembre, sempre su La Repubblica, Alessandro De Nicola della Adam Smith Society scriveva un lungo intervento dal titolo Meglio l'odiato voucher che il lavoro nero. Le cifre che snocciola De Nicola sono interessanti. I voucher ad ottobre 2016 (ultimi dati ISTAT) erano 121 milioni, non 150 come sostiene Camusso. Inoltre:
La media annua di coloro che sono pagati col voucher nel 2015 corrispondeva all'1,3% degli occupati italiani. Anche se nel 2016 arrivassimo all'1,6-1,7%, non sembra un fenomeno di proporzioni drammatiche. Gli utilizzatori ne adoperano in media 60-70 l'anno e solo il 2,2% (dati 2015) ha riscosso più di 300 voucher (pari a meno di 40 giornate lavorative): quale posto fisso si andrebbe a rimpiazzare? Inoltre, il 77% degli utilizzatori sono studenti, pensionati, percettori di ammortizzatori sociali, lavoratori part-time o autonomi (quindi incompatibili con un lavoro dipendente) e solo il 10% del totale risulta avere avuto un rapporto di lavoro con lo stesso datore nei sei mesi precedenti.
L'impressione è che, ancora una volta, molti cerchino solo un argomento per attaccare briga, per arruffare il popolo, per mantenere posizioni e ruoli.

Bentornato vinile

In Gran Bretagna nel 2016 sono stati venduti 3.2 milioni di dischi di vinile, il 53% in più rispetto all'anno precedente. Non se ne vendevano così tanti dal 1991, venticinque anni fa. Almeno trenta album hanno venduto più di diecimila copie. Tra questi cinqwue sono di David Bowie, con in testa l'ultimo Blackstar.
Il ritorno del vinile è una bella notizia per gli amanti della musica che non rinunciano al feticismo del disco da toccare, con le immagini, i testi delle canzoni e le note di copertina. Il rinnovato interesse per i dischi a dodici pollici si registra anche in Italia ed è testimoniato dalla FIMI, che nel 2016 ha reintrodotto una classifica settimanale di vendita dei 33 giri.

domenica 1 gennaio 2017

Foto del Giorno 170101 #669

Cotillons

Racconto breve sul delirio dei gestori delle reti mobili

Sto passando il capodanno in Tunisia. Prima di partire ho verificato le tariffe telefoniche del mio gestore Vodafone: nessuna convenzione in atto. Chiamando l'Italia dalla Tunisia si paga uno sproposito: TRE EURO al minuto. Neanche 50 anni fa ai tempi della Italcable. Non va molto meglio in ricezione: un Euro e cinquanta al minuto. Mandare un SMS costa 75 eurocent. Internet è addirittura 5 Euro a MB, ovvero cinquemila (!) Euro a GB. Già lo scorso novembre Vodafone mi aveva innervosito in Marocco, dove per sei Euro al giorno mi concedeva solo quindici minuti di chiamata e 30 GB di internet. Per curiosità controllo le tariffe di TIM: identiche. Leggermente meglio con Wind, con la quale chiamare costa due Euro.
Tutto molto sgradevole, particolarmente a Capodanno quando telefonate e messaggi di auguri sono indispensabili. Vista la situazione sono quasi rassegnato a comunicare solo tramite Messeenger, Whatsapp e Telegram in WiFi.
Arrivando all'aeroporto di Tunisi c'è uno stand di Orange, dal 2013 il nome del gestore France Télécom. Un promoter mi regala una scheda mobile e mi spiega che la tariffa dalla Tunisia in Italia di Orange, come per Francia, Germania, UK, USA e altri paesi, è uguale alla tariffa nazionale: 0.16 Dinari al minuto, ovvero 6.5 Eurocent. In pratica cinquanta volte meno di quanto pretenderebbe Vodafone. Faccio una ricarica da 15 Dinari, circa sei Euro. Abbastanza per parlare con l'Italia per 93 minuti, un'enormità. Con la stessa cifra Vodafone mi concede solo due minuti di conversazione. Non basta: con altri cinque dinari, ovvero 1.25 Euro, ho anche un Giga di internet, che in quattro giorni non sono riuscito a consumare. E siccome ho un telefono con doppio slot SIM non devo nemmeno cambiare la scheda, ma solo aggiungere la nuova. Ogni tanto riattivo la scheda Vodafone, vedo chi mi ha chiamato e lo richiamo con la scheda Orange.
Auguro un buon 2017 a Vodafone e mi congratulo per le loro strategie.

Buon compleanno Patti Smith

Il 30 dicembre Patti Smith ha compiuto 70 anni e li ha festeggiati in concerto al Riviera Theather di Chicago. Verso la fine dello show un Michael Stipe con barba da profeta ha portato una torta sul palco intonando Happy Birthday To You.
Nel bis del concerto Michael Stipe è tornato sul palco per il coro di People Have The Power.