Tutti quelli che sono contro la dittatura Napolitano/Renzusconi,al Circo Massimo con Grillo. Se Marino non lo da,ce lo prendiamo
— Carlo Taormina (@carlo_taormina) August 30, 2014
domenica 31 agosto 2014
Grillo e Taormina, bella coppia. Oltre Farage
Ecco, appunto
Ma cosa salta in testa a @FratellidItaIia di usare una mia fotografia per una cosa del genere? Verranno denunciati. pic.twitter.com/1MzTsu4nto
— oliviero toscani (@OToscani) August 31, 2014
Dopo il fotoscippo di @FratellidItaIia, mi rendo conto che sarebbe stato bello essere figlio di Mercury e Nureyev, o di Pasolini e Da Vinci.
— oliviero toscani (@OToscani) August 31, 2014
Cuperlo non ama la sintesi
Gianni Cuperlo scrive sulla sua pagina facebook un post che corrisponde a otto pagine A4. Non è un post, è un saggio stile Novecento, roba da Quaderni Piacentini. Una dimostrazione evidente dei limiti di comunicazione e dell'anacronismo di una persona intelligente, per bene, che purtroppo vive nel secolo sbagliato.
Post by Gianni Cuperlo.
sabato 30 agosto 2014
mercoledì 27 agosto 2014
Una passeggiata con i ragazzi
A walk with the kids before #backtoschool! :) Black bears at Alligator River #Refuge in NC: http://t.co/ru1jVD5XH1 pic.twitter.com/LlnhApOMyP
— US Fish and Wildlife (@USFWSHQ) August 27, 2014
Song of the Day
Robert Plant dal suo sesto album solo Fate of Nations del 1993, forse il momento più pop nella carriera del cantante di Led Zeppelin. Twentynine Palms è il nome di una città di 25.000 abitanti nel deserto del Mojave in California, nella contea di San Bernardino. A Twentynine Palms viveva ai tempi la cantautrice canadese Alannah Myles, quella di Black Velvet, con la quale sembra che Plant avesse avuto una storia. Le prime due righe del ritornello di 29 Palms dicono: It comes kinda hard when I hear your voice on the radio/ Taking me back down the road that leads back to you.
La temperatura di oggi a Twentynine Palms è 37°, venerdi e sabato la massima prevista è di 41° C.
Grillo, Casaleggio e il mondo misterioso di facebook
Un paio di articoli di Luca Della Dora su Wired aiutano a capire qualcosa di più sui meccanismi di facebook. Il primo spega cosa compare sul newsfeed e perché. In pratica cosa ci fa vedere facebook (e cosa invece no), che poi è il titolo del pezzo. Perché le news non sono quasi mai davvero le ultime notizie, ma piuttosto le top stories scelte dagli algoritmi di facebook e risalenti anche a giorni prima. Questa impostazione è modificabile aprendo facebook sul web e scegliendo l'opzione "mostra le ultime notizie" (anche se periodicamente il programma reimposterà di default la visione delle top stories). Usando la app di facebook invece non ci sono opzioni e si è obbligati a seguire le scelte fatte dal "grande algoritmo".
Il secondo articolo riguarda l'odiosa pratica del click baiting, molto praticata ad esempio dai Casaleggios. Il click baiting consiste nell'incuriosire il lettore con frasi sensazionali in sospeso che invitano a cliccare sul link per scoprire contenuti che poi si rivelano spesso molto meno interessanti di quanto annunciato. Ecco un classico esempio grillista, pubblicato stamattina:
Il click baiting (bait in inglese = esca) è pratica abituale nel sacro blog e nei siti dei Casaleggios. Sebastiano Messina ci ha scritto un bel pezzo su Repubblica, scatenando al solito le ire grilliste espresse con una replica sul sacro blog, che però secondo alcuni non risponde a niente.
Per depotenziare la trappola dei post "acchiappa click" facebook ha annunciato modifiche al "grande algoritmo" che penalizzeranno i post farlocchi. L'intenzione è di "sopprimere i click bait". Operazione decisamente complessa, ma meritoria.
Il secondo articolo riguarda l'odiosa pratica del click baiting, molto praticata ad esempio dai Casaleggios. Il click baiting consiste nell'incuriosire il lettore con frasi sensazionali in sospeso che invitano a cliccare sul link per scoprire contenuti che poi si rivelano spesso molto meno interessanti di quanto annunciato. Ecco un classico esempio grillista, pubblicato stamattina:
Post by Beppe Grillo.
Il click baiting (bait in inglese = esca) è pratica abituale nel sacro blog e nei siti dei Casaleggios. Sebastiano Messina ci ha scritto un bel pezzo su Repubblica, scatenando al solito le ire grilliste espresse con una replica sul sacro blog, che però secondo alcuni non risponde a niente.
Per depotenziare la trappola dei post "acchiappa click" facebook ha annunciato modifiche al "grande algoritmo" che penalizzeranno i post farlocchi. L'intenzione è di "sopprimere i click bait". Operazione decisamente complessa, ma meritoria.
2014, l'estate dei selfie
Ribadisco: sta cosa dei #selfie sta sfuggendo di mano pic.twitter.com/AowBzL4yuU
— Il Conte71 (@IlConte71) August 26, 2014
martedì 26 agosto 2014
Siamo pronti per una settimana da quattro giorni?
Un articolo di Philip Sopher su The Atlantic rilancia la proposta di accorciare la settimana a quattro giorni lavorativi. I tempi potrebbero essere maturi e alcuni studi dimostrano che le persone sono più contente e produttive con un giorno libero in più, anche a parità di ore di lavoro.
La settimana di cinque giorni fu "inaugurata" da un mulino del New England nel 1908, essenzialmente per accontentare i propri dipendenti ebrei che volevano celebrare il riposo del sabato. Con la Grande Depressione l'abitudine si diffuse, per evitare licenziamenti e ridurre la produzione. L'idea che l'uomo debba lavorare sempre meno non è nuova: già nel 1928 Maynard Keynes prevedeva in "Possibilità economiche per i nostri nipoti" che un secolo dopo, cioè poco oltre i nostri tempi, l'uomo avrebbe lavorato 15 ore a settimana. Nel 2008, 80 anni dopo, due economisti italiani, Lorenzo Pecchi e Gustavo Piga, hanno chiesto a 16 dei più titolati economisti mondiali come mai Keynes avesse clamorosamente sbagliato le sue previsioni. Ne è uscito un saggio dal titolo Revisiting Keynes pubblicato dalla MIT Press in America e dalla Luiss University Press in Italia con il titolo Il ventunesimo secolo di Keynes. Economia e società per le nuove generazioni. Il dibattito e le varie interpretazioni odierne sulle profezie di Keynes sono illustrate con grande chiarezza in un articolo di Elizabeth Kolbert uscito lo scorso maggio sul New Yorker.
Negli USA il sindacalista Walter Reuther lanciò la proposta della settimana di quattro giorni già negli anni '50 e da allora il tema torna periodicamente in primo piano. Tuttavia oggi in America la maggior parte della popolazione attiva lavora più di 40 ore a settimana. In Europa si lavora un po' meno quasi ovunque, dopo l'apertura della Francia che il 1 gennaio 2000 ridusse l'orario di lavoro a 35 ore settimanali. Secondo gli ultimi dati dell'OCSE in Italia la media è di 37.5 ore a settimana.
Ultimamente anche il fondatore di Google Larry Page ha giudicato "realistico" l'obiettivo dei quattro giorni di lavoro (anche se non l'ha applicato). Qualche mese fa la vice presidente e responsabile Europa di facebook Nicola Mendelsohn ha contrattato una settimana di lavoro di quattro giorni prima di accettare l'incarico.
Secondo gli esperti lavorare un giorno in meno avrebbe cinque vantaggi:
1. Aumento della produttività
2. Benefini ambientali, con notevole riduzione delle emissioni di CO2
3. Aumento del benessere dei lavoratori
4. Riduzione delle assenze per malattia
5. Creare nuove opportunità di impiego
La settimana di cinque giorni fu "inaugurata" da un mulino del New England nel 1908, essenzialmente per accontentare i propri dipendenti ebrei che volevano celebrare il riposo del sabato. Con la Grande Depressione l'abitudine si diffuse, per evitare licenziamenti e ridurre la produzione. L'idea che l'uomo debba lavorare sempre meno non è nuova: già nel 1928 Maynard Keynes prevedeva in "Possibilità economiche per i nostri nipoti" che un secolo dopo, cioè poco oltre i nostri tempi, l'uomo avrebbe lavorato 15 ore a settimana. Nel 2008, 80 anni dopo, due economisti italiani, Lorenzo Pecchi e Gustavo Piga, hanno chiesto a 16 dei più titolati economisti mondiali come mai Keynes avesse clamorosamente sbagliato le sue previsioni. Ne è uscito un saggio dal titolo Revisiting Keynes pubblicato dalla MIT Press in America e dalla Luiss University Press in Italia con il titolo Il ventunesimo secolo di Keynes. Economia e società per le nuove generazioni. Il dibattito e le varie interpretazioni odierne sulle profezie di Keynes sono illustrate con grande chiarezza in un articolo di Elizabeth Kolbert uscito lo scorso maggio sul New Yorker.
Negli USA il sindacalista Walter Reuther lanciò la proposta della settimana di quattro giorni già negli anni '50 e da allora il tema torna periodicamente in primo piano. Tuttavia oggi in America la maggior parte della popolazione attiva lavora più di 40 ore a settimana. In Europa si lavora un po' meno quasi ovunque, dopo l'apertura della Francia che il 1 gennaio 2000 ridusse l'orario di lavoro a 35 ore settimanali. Secondo gli ultimi dati dell'OCSE in Italia la media è di 37.5 ore a settimana.
Ultimamente anche il fondatore di Google Larry Page ha giudicato "realistico" l'obiettivo dei quattro giorni di lavoro (anche se non l'ha applicato). Qualche mese fa la vice presidente e responsabile Europa di facebook Nicola Mendelsohn ha contrattato una settimana di lavoro di quattro giorni prima di accettare l'incarico.
Secondo gli esperti lavorare un giorno in meno avrebbe cinque vantaggi:
1. Aumento della produttività
2. Benefini ambientali, con notevole riduzione delle emissioni di CO2
3. Aumento del benessere dei lavoratori
4. Riduzione delle assenze per malattia
5. Creare nuove opportunità di impiego
L'odissea di una bottiglia
UNEP ha prodotto questo corto di un minuto con la regia di Nik Kleverov, quello dello spot Doritos.
Ribadisco: sta cosa dei #selfie sta sfuggendo di mano pic.twitter.com/AowBzL4yuU
— Il Conte71 (@IlConte71) August 26, 2014
lunedì 25 agosto 2014
Mondanità
Oggi alle 18 presento mio romanzo "L'Italia migliore" al Circolo Tennis di Vico Equense
— vladimir luxuria (@vladiluxuria) August 24, 2014
sabato 23 agosto 2014
venerdì 22 agosto 2014
Duecentomila morti nella guerra in Siria
Secondo il rapporto presentato oggi da Navi Pillay, Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, ad aprile 2014 i morti accertati nel conflitto civile siriano erano oltre 190.000. Più del doppio di quanto dichiarava il rapporto precedente, pubblicato un anno fa. L'80% delle vittime sono di sesso maschile. L'Agenzia ONU per i rifugiati ha registrato 2.978.000 profughi in Libano, Turchia, Giordania, Iraq e Egitto (dati di ieri).
I grillisti non trattano con nessuno, compreso il condizionale
"Mi domando cosa POSSA SUCCEDERE SE DOVESSI mai compiere uno di quei reati..." scriveva mezz'ora fa Alessandro Di Battista sulla sua pagina facebook. I grillisti non trattato con il PD e con il condizionale.
giovedì 21 agosto 2014
Ice-solated
This is funny, but it's also not: http://t.co/ZHOcmdKGbY #SaveTheArctic pic.twitter.com/V84TwVDFme
— Greenpeace (@Greenpeace) August 21, 2014
Davide Bono, date una medaglia a quest'uomo
"Non siate pecore belanti, accendete il cervello perché la verità non è mai quella venduta pubblicamente". Altro che Dibba, se c'è un governo grillista agli esteri io voglio questo fenomeno.
PS Il sito losai.eu è una fonte talmente squalificata da essere ormai una leggenda del web trash.
PS Il sito losai.eu è una fonte talmente squalificata da essere ormai una leggenda del web trash.
Post by Davide Bono.
E siamo qui, a Modena
A proposito di Festa dell'Unità: ecco quella del '77 a Modena pic.twitter.com/ct2MiDNzW1
— Concetto Vecchio (@VecchioConcetto) August 21, 2014
La festa nazionale dell'Unità del 1977 a Modena, quella che cantava Antonello Venditti nella canzone omonima, con Gato Barbieri al sax.
Peggio tardi che mai
Ieri in America si è discusso molto sulla scelta dei due quotidiani tabloid di New York, Post (qui sopra) e Daily News, di pubblicare in prima pagina il fotogramma di James Foley con il coltello alla gola. I due tabloid newyorkesi sono stati gli unici tra i primi 25 giornali d'America a pubblicare la foto. Il Washington Post ci ha scritto un pezzo, chiedendosi qual è il limite etico da non superare. YouTube e Twitter hanno rimosso filmati e immagini dell'esecuzione. Gli stessi commentatori politici hanno avuto parole molto dure.
I have a pretty high tolerance for what newspapers put on their front pages but the New York Post and New York Daily News disgust me today
— Taegan Goddard (@politicalwire) August 20, 2014
In Italia ieri, anche per motivi di fuso orario, solo La Stampa pubblicava in prima pagina una foto di Foley con il suo boia. Oggi però ci siamo ampiamente rifatti. Il Tempo (sotto) pubblica la stessa foto del Post, quella con il coltello alla gola. I tre giornali del gruppo Quotidiano Nazionale e Il Giornale usano una variante senza coltello. Anche La Repubblica sceglie un'immagine con il "boia inglese" brandisce il coltello. Il Corriere della Sera si astiene, come le principali testate europee (Le Monde, ad esempio). Non le inglesi, però: ieri il Times di Londra aveva pubblicato la foto in prima pagina e oggi tutti tabloid tipo Sun seguono. E comunque anche il Corriere non resiste e la pubblica nella edizione on line. Insomma, peggio tardi che mai.mercoledì 20 agosto 2014
Song of the Day
Da ieri è possibile ascoltare Almost Like The Blues, il singolo che anticipa il tredicesimo album di Leonard Cohen Popular Problems. L'album uscirà il 23 settembre, due giorni dopo l'ottantesimo compleanno dell'artista canadese.
Da Los Angeles alla periferia di Ancona
Un giovane padre ha ucciso a coltellate la figlia di 18 mesi, a pochi chilometri da casa mia. Episodi simili non capitano spesso, per fortuna. Ovvio che i media abbiano scavato il più possibile sull'evento. L'emotività della cronaca nera aumenta i click in rete e le copie vendute, particolarmente in estate.
Succede poi che sui social network le persone in qualche modo coinvolte direttamente (i conoscenti, i vicini di casa) lamentino l'esposizione mediatica, condannino la pubblicazione delle foto del padre assassino con moglie e figlia uccisa, rifiutino il presidio dei giornalisti sotto il luogo del delitto. Ma l'episodio fa notizia ed è seguito dal pubblico con la stessa morbosità di altri simili, da Cogne a Brembate. Sotto l'ombrellone si parla di questo e di Conte CT della nazionale. Se non fosse agosto Bruno Vespa ci farebbe un plastico, con i commenti in studio di Bruzzone e Crepet.
I giornalisti fanno il loro lavoro e facebook è diventata una formidabile image bank, da cui attingere senza avere bisogno di un liberatoria. Chi si scandalizza ha torto, e per garantirsi l'immunità dovrebbe cancellare tutte le sue foto sui social network. Oltre che ricordarsi che lo sdegno non può essere a intermittenza: le foto della giovane Gambirasio sono state per anni su ogni testata. Altrettanto è accaduto per le immagini del suo presunto omicida, e sottolineo presunto, con buona pace di quasi tutti. Invece quando la tragedia è locale scatta una sorta di sindrome NIMBY dal profilo macabro: i delitti possono succedere, ma non nel portone accanto. In quel caso i giornalisti diventano sciacalli e il fatto di cronaca andrebbe taciuto, sepolto per sempre. Poi la sera tutti davanti alla TV a guardare Chi l'ha visto e farsi i fatti degli altri, come al solito.
La chiosa è un articolo di oggi del Los Angeles Times, che torna sul suicidio di Robin Williams. Il pezzo, firmato da Andrew Klavan, è interessante. Klavan scrive che non è compito dei giornalisti dipingere un mondo migliore della realtà evitando le notizie sgradevoli. "Perché questo è il lavoro del giornalista: la storia. Il suo unico lavoro: raccontare integralmente la storia". Tutta la storia, anche i particolari sgradevoli. Anche che Robin Williams si è impiccato con una cinta dopo avere provato a tagliarsi le vene. Anche che un padre impazzito ha ucciso con cinque coltellate la sua bambina di diciotto mesi.
"Il meglio che possiamo fare è il giornalismo. Senza pietà, paure e favori" scrive Klavan. Secondo me ha perfettamente ragione.
PS Vorrei solo sapere cosa sono le "voci mistiche".
Succede poi che sui social network le persone in qualche modo coinvolte direttamente (i conoscenti, i vicini di casa) lamentino l'esposizione mediatica, condannino la pubblicazione delle foto del padre assassino con moglie e figlia uccisa, rifiutino il presidio dei giornalisti sotto il luogo del delitto. Ma l'episodio fa notizia ed è seguito dal pubblico con la stessa morbosità di altri simili, da Cogne a Brembate. Sotto l'ombrellone si parla di questo e di Conte CT della nazionale. Se non fosse agosto Bruno Vespa ci farebbe un plastico, con i commenti in studio di Bruzzone e Crepet.
I giornalisti fanno il loro lavoro e facebook è diventata una formidabile image bank, da cui attingere senza avere bisogno di un liberatoria. Chi si scandalizza ha torto, e per garantirsi l'immunità dovrebbe cancellare tutte le sue foto sui social network. Oltre che ricordarsi che lo sdegno non può essere a intermittenza: le foto della giovane Gambirasio sono state per anni su ogni testata. Altrettanto è accaduto per le immagini del suo presunto omicida, e sottolineo presunto, con buona pace di quasi tutti. Invece quando la tragedia è locale scatta una sorta di sindrome NIMBY dal profilo macabro: i delitti possono succedere, ma non nel portone accanto. In quel caso i giornalisti diventano sciacalli e il fatto di cronaca andrebbe taciuto, sepolto per sempre. Poi la sera tutti davanti alla TV a guardare Chi l'ha visto e farsi i fatti degli altri, come al solito.
La chiosa è un articolo di oggi del Los Angeles Times, che torna sul suicidio di Robin Williams. Il pezzo, firmato da Andrew Klavan, è interessante. Klavan scrive che non è compito dei giornalisti dipingere un mondo migliore della realtà evitando le notizie sgradevoli. "Perché questo è il lavoro del giornalista: la storia. Il suo unico lavoro: raccontare integralmente la storia". Tutta la storia, anche i particolari sgradevoli. Anche che Robin Williams si è impiccato con una cinta dopo avere provato a tagliarsi le vene. Anche che un padre impazzito ha ucciso con cinque coltellate la sua bambina di diciotto mesi.
"Il meglio che possiamo fare è il giornalismo. Senza pietà, paure e favori" scrive Klavan. Secondo me ha perfettamente ragione.
PS Vorrei solo sapere cosa sono le "voci mistiche".
martedì 19 agosto 2014
Flow Festival 2014
Il Flow Festival 2014 si è svolto ad Helsinki dall'8 al 10 agosto. Lo racconta questo video di due minuti di Cocoa, in widescreen. Molto bello anche il sito web della manifestazione, merita un'occhiata.
Overshoot Day 2014, l'Italia è maglia nera
Oggi è Overshoot Day, il giorno in cui il pianeta esaurisce le risorserinnovabili a disposizione per quest'anno. Da domani si va a credito, o meglio si intacca il patrimonio della terra. Ormai usiamo un pianeta e mezzo l'anno perché l'86% della popolazione mondiale vive in paesi a debito, che utilizzano molte più risorse di quelle di cui dispongono. Tra le peggiori in lista c'è l'Italia (vedi sotto). Per sopportare il nostro stile di vita avremmo bisogno di quattro italie e un pezzetto. In Europa solo la Svizzera ha un dato altrettanto allarmante. Nel mondo peggio dell'Italia solo Emirati Arabi, Qatar e Giappone (vedi sopra).
Nel 2014 i migranti sono già più di centomila
Alla fine di luglio i migranti arrivati in Italia dal nord Africa sono oltre novantamila. molti di più dei sessantamila in totale del 2013. Ma il problema dei flussi migratori verso l'Europa non è solo italiano. La Grecia nei primi sei mesi del 2014 ha censito venticinquemila ingressi dalla Turchia, ma molti altri sono i clandestini non registrati. La scorsa settimana 1200 clandestini hanno attraversato la frontiera tra Marocco e Spagna. Tutte le cifre e un'analisi dei flussi migratori interni all'Europa in un articolo dell'Economist.
lunedì 18 agosto 2014
Grillismo di agosto, il peggio di sempre
Dopo Renzi Ebolino e Di Battista che vuole elevare i tagliatori di teste di ISIS a interlocutori politici, il grillismo agostano raggiunge l'apoteosi con il sondaggio per il peggior giornalista dell'anno, i cui risultati (sopra) sono stati appena pubblicati sul sacro blog del comico sovrappeso. Per una volta compaiono i risultati con i numeri, viva la trasparenza. Poi però nei commenti al post, tra gli insulti e le minacce dei grillisti hard core, qualcuno scrive:
Già, perché? Per ora nessuna risposta dai Casaleggios.
Già, perché? Per ora nessuna risposta dai Casaleggios.
Come combattere l'obesità comprando una taglia più grande
Más calles = más coches #NoMásAutopistasUrbanas #ElCocheNosCuesta pic.twitter.com/AfB7ERdIkT
— Sofía López Olalde (@ProyCdsSustenta) July 26, 2014
domenica 17 agosto 2014
Il fotografo delle dive
Una galleria di foto superbe di Milton H.Greene, famoso soprattutto per gli scatti a Marilyn Monroe. Ma a questo link ci sono altre immagini imperdibili, come queste di una splendida, mediterranea Claudia Cardinale.
Licia Albanese, 1908 - 2014
La leggendaria soprano Licia Albanese è morta ieri a New York a 105 anni. Nata a Bari nel quartiere di Torre a Mare, si era trasferita in America nel 1939. Secondo alcune biografie aveva 101 anni, ma fonti accreditate come il New York Times sostengono fosse nata nel 1908 e che si fosse abbassata un poco l'età nei suoi anni migliori, vezzo tipico delle dive. La sua carriera fu contraddistinta da una relazione artistica stabile con il Metropolitan Opera House di New York, dove partecipò ad oltre 400 produzioni liriche tra il 1940 e il 1964.
Qui sotto un breve video del centesimo compleanno della soprano, che si produce nell'acuto finale della classica "Happy Birthday to you".
Qui sotto un breve video del centesimo compleanno della soprano, che si produce nell'acuto finale della classica "Happy Birthday to you".
Gli "interlocutori" di Di Battista perfetto grillista
"Fino a quando dichiarerai che Allah è il tuo dio e Maometto è il tuo profeta perché dovremmo ucciderti?"
Certo, in caso contrario...
Certo, in caso contrario...
A Kurdish resident in Makhmur was asked by @VICE if he thought he'd be killed when #IS took over the town...#Iraq pic.twitter.com/wi42iwEjAh
— Abdullah (@mujahid4life) August 16, 2014
sabato 16 agosto 2014
La Grand Place, ieri
Da 22 anni a Ferragosto la Grand Place di Bruxelles si copre di begonie. Il Belgio è il maggior produttore di begonie del mondo, con 60 milioni di piante l'anno. Quest'anno la composizione rappresenta un tappeto kilim e celebra i 220.000 immigrati turchi in Belgio. Il kilim gigante è composto da 600.000 begonie e occupa 1800 metri quadri. I fiori sono stati sistemati da 120 volontari in sette ore di lavoro. Ovviamente pioveva.
Apocalypse Now, 35 anni dopo
venerdì 15 agosto 2014
Commissari tecnici della nazionale? Dipende dove
In Italia è stato ufficializzato l'ingaggio di Antonio Conte come commissario tecnico della nazionale di calcio. Contratto biennale, ingaggio attorno ai 5 milioni di Euro. L'occasione è buona per ricordare che tra gli "effetti collaterali" dei bombardamenti israeliani su Gaza c'è anche l'uccisione del commissario tecnico della nazionale della Palestina. Ahed Zaqout (49), leggenda del calcio palestinese, è stato ucciso nel sonno a casa sua il 30 luglio dalle bombe israeliane. Non esistono relazioni tra lui e Hamas.
giovedì 14 agosto 2014
Scatti
Vincent J Musi scatta incredibili foto per il National Geographic dal 1993. Sulla sua pagina Instagram c'è una bella selezione. Qui sotto una sua lectio magistralis.
C'è un gigante sulla luna. O è solo pareidolia?
Un tale Jasenko, che deve avere molto tempo libero, ha scovato tra le milioni di foto della superficie lunare presenti in Google Earth (sì, su Google Earth c'è anche la Luna) una immagine dove si vede con una certa nitidezza una figura umanoide e la sua ombra. Un altro perditempo che gestisce un canale YouTube battezzato wowforreeel ha montato un video con l'immagine in questione. Complottisti e ufologi sguazzano, ricordando che nel 1967 un satellite lunare riprese un'immagine simile nota come The Shard. Gli scettici invece parlano di un altro esempio di pareidolia.
Shell, Lego, Greenpeace e le trivellazioni in Artico
La Shell prova ad accativarsi simpatie per le sue trivellazioni petrolifere nell'Artico attraverso un'accordo con la Lego. Greenpeace non ci sta e lancia una campagna con l'obiettivo di un milione di firme, ormai quasi raggiunto.
Peacefully protesting LEGO figures in Graz. @LEGO_Group #BlockShell now! http://t.co/MxduBnDwY6 via @GreenpeaceAT
pic.twitter.com/RNSkquhPjp
— Save The Arctic (@savethearctic) August 14, 2014
Bono degli U2 scrive a Matteo Renzi
Un piccolo foglio scritto a mano, con il classico mispelling anglosassone. Bono lo chiama "Mateo", ma le poche righe hanno un grande spessore. Perché scritte da un personaggio di statura globale che ai tempi di Berlusconi non aveva esitato a criticare severamente la premiership italiana di allora.
Non è la prima volta che personaggi del mondo della musica si espongono per dei politici italiani. Fiorella Mannoia lo aveva fatto lo scorso anno per Ingroia, mentre DJ Francesco sosteneva Civati.
Non è la prima volta che personaggi del mondo della musica si espongono per dei politici italiani. Fiorella Mannoia lo aveva fatto lo scorso anno per Ingroia, mentre DJ Francesco sosteneva Civati.
mercoledì 13 agosto 2014
martedì 12 agosto 2014
Robin Williams, 1951 - 2014
Non scriverò un coccodrillo per Robin Williams, ne trovate ovunque, dai più banali a quelli strepitosi. Segnalo la dichiarazione di Barack Obama diffusa dalla Casa Bianca. E qui sotto copio i due tweet che preferisco tra i tanti che ho letto. Il primo è dei Muppets di Sesame Street. Il secondo dell'Academy, che ricorda il suo ruolo come voce del Genio della Lampada in Aladdin (1992).
We mourn the loss of our friend Robin Williams, who always made us laugh and smile. pic.twitter.com/UOY8LTjVRA
— Sesame Street (@sesamestreet) August 11, 2014
Genie, you're free. pic.twitter.com/WjA9QuuldD
— The Academy (@TheAcademy) August 12, 2014
Un cerbiatto albino
Albino fawn. She's beautiful pic.twitter.com/zYWiHGoErR
— Planet Earth (@planetepics) August 12, 2014
lunedì 11 agosto 2014
Italia, leggi anti corruzione e formazione della pubblica amministrazione
Oggi la Associated Press ha pubblicato un articolo dal titolo Gli Italiani vanno a scuola per imparare cos'è la corruzione. Lo scrive dalla redazione romana AP la giovane Kavitha Surana, che è da poco in Italia e ha la classica prospettiva da Vacanze Romane, da stupita superficialità. Così nel pezzo si parla di Italia come "luogo di nascita della Mafia", un classico. Per fortuna non è citata la pizza, ne il cappuccino.
L'articolo parla di un corso anti corruzione per dipendenti pubblici organizzato a Firenze lo scorso maggio. Nella foto appare soddisfatto uno dei docenti, l'avv. Marco Giuri, che nell'articolo viene citato. Il ciclo di corsi Il contrasto alla corruzione negli Enti Locali era a pagamento, organizzato dallo studio legale Giuri assieme ad ANCI Toscana. Costo di iscrizione 300 Euro per i dipendenti dei comuni sotto i 5000 abitanti, 600 Euro per quelli dei comuni maggiori, con sconti cumulativi.
L'articolo è un pezzo di costume, decisamente balneare. Parte dalla mafia per arrivare ai recenti scandali Expo e Mose, racconta l'Italia come un paese corrotto. L'immagine del paese è fortemente negativa. Nel testo si dice che l'Avv. Giuri "ha caute speranze che più corsi come questo possano servire a ridurre la corruzione, ma nutre anche i suoi dubbi". Non ci sono dubbi invece sul fatto che gli enti locali spendono denaro pubblico per far partecipare i dipendenti ai corsi.
L'articolo parla di un corso anti corruzione per dipendenti pubblici organizzato a Firenze lo scorso maggio. Nella foto appare soddisfatto uno dei docenti, l'avv. Marco Giuri, che nell'articolo viene citato. Il ciclo di corsi Il contrasto alla corruzione negli Enti Locali era a pagamento, organizzato dallo studio legale Giuri assieme ad ANCI Toscana. Costo di iscrizione 300 Euro per i dipendenti dei comuni sotto i 5000 abitanti, 600 Euro per quelli dei comuni maggiori, con sconti cumulativi.
L'articolo è un pezzo di costume, decisamente balneare. Parte dalla mafia per arrivare ai recenti scandali Expo e Mose, racconta l'Italia come un paese corrotto. L'immagine del paese è fortemente negativa. Nel testo si dice che l'Avv. Giuri "ha caute speranze che più corsi come questo possano servire a ridurre la corruzione, ma nutre anche i suoi dubbi". Non ci sono dubbi invece sul fatto che gli enti locali spendono denaro pubblico per far partecipare i dipendenti ai corsi.
domenica 10 agosto 2014
Song of the Day
Sharon Van Etten (33) ha pubblicato quattro album in cinque anni, un bel ritmo per una cantautrice. L'ultimo si chiama Are We There ed è uscito il 27 maggio.
Di Maio, il prescelto
Post by Luigi Di Maio.
Che la classe dirigente grillista non sia granché lo sappiamo da esempi illustri, tipo Taverna e Crimi. Gente arrivata per caso in ruoli importanti, in molti casi assolutamente inadeguata. Ma Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, è la figura apicale dei parlamentari M5S e secondo voci accreditate sarebbe il prescelto da Beppe, tanto da suscitare gelosie tra molti degli altri eletti grillisti, che lamentano l'investitura "dall'alto". Perché si sa, nell'universo grillista dovrebbe decidere la rete, che su Di Maio non si è mai espressa. Lui invece si esprime, eccome. Oggi su facebook ha pubblicato questo post, che rappresenta bene la sua modesta statura politica. Nel post Di Maio lamenta l'incremento di imprese cinesi in Italia, che crescono più di quelle italiane.
In tempi di recessione uno statista dovrebbe comunque lodare chi ha il coraggio di avviare un impresa, sia un cinese, un cipriota o un napoletano, come Di Maio. Dovrebbe inoltre ricordare che chi fonda un'impresa si iscrive alla locale Camera di Commercio, quindi deve avere un regolare permesso di soggiorno e adempiere a tutti gli obblighi fiscali. Inoltre dovrebbe capire che i dazi non hanno niente a che vedere con le imprese e gli imprenditori italiani, che operano ovviamente nel regime fiscale e doganale dell'Italia e dell'Europa (tra l'altro la maggioranza dei nuovi imprenditori cinesi in italia sono artigiani). Nel post c'è poi questa xenofobia serpeggiante, che strizza l'occhio al populismo della Lega e della ggente: meglio una bottega chiusa che una bottega di cinesi. Infine Di Maio dovrebbe sapere che il verbo sterminare non è riflessivo, quindi la locuzione "ci stiamo sterminando" è talmente sbagliata che non la scriverebbe neanche un cinese.
In tempi di recessione uno statista dovrebbe comunque lodare chi ha il coraggio di avviare un impresa, sia un cinese, un cipriota o un napoletano, come Di Maio. Dovrebbe inoltre ricordare che chi fonda un'impresa si iscrive alla locale Camera di Commercio, quindi deve avere un regolare permesso di soggiorno e adempiere a tutti gli obblighi fiscali. Inoltre dovrebbe capire che i dazi non hanno niente a che vedere con le imprese e gli imprenditori italiani, che operano ovviamente nel regime fiscale e doganale dell'Italia e dell'Europa (tra l'altro la maggioranza dei nuovi imprenditori cinesi in italia sono artigiani). Nel post c'è poi questa xenofobia serpeggiante, che strizza l'occhio al populismo della Lega e della ggente: meglio una bottega chiusa che una bottega di cinesi. Infine Di Maio dovrebbe sapere che il verbo sterminare non è riflessivo, quindi la locuzione "ci stiamo sterminando" è talmente sbagliata che non la scriverebbe neanche un cinese.
sabato 9 agosto 2014
Song of the Day
Un po' trash rock, ma ad agosto ci può stare. Working For The Weekend è un singolo di Loverboy dall'album Get Lucky del 1981, il secondo del gruppo. Arrivò al numero 29 della classifica dei singoli di Billboard.
venerdì 8 agosto 2014
Bignamino sulle riforme costituzionali approvate oggi
Oggi il Senato ha approvato in prima lettura il testo delle riforme costituzionali. E' un passo molto importante, il primo pacchetto articolato di riforme introdotto nella Costituzione. Ma non è così facile capirlo, perché le opposizioni e i gruppetti di dissidenti hanno rafforzato la percezione collettiva che la proposta di modifica fosse limitata alla sola scelta di abolire il Senato elettivo, eliminando il bicameralismo perfetto. In realtà non è così, ma comunque conviene per ora rimanere sul punto dell'abolizione del Senato elettivo per qualche chiarimento necessario.
Quanti paesi europei hanno nel loro ordinamento un Senato, ovvero una doppia camera? Solo dieci su 28. Dei dieci che lo hanno solo cinque lo eleggono direttamente: Cekia, Italia, Polonia, Romania e Spagna. La Romania ha appena deciso di eliminarlo con un referendum popolare. Fare a meno del bicameralismo perfetto, riducendo il Senato e limitandone le competenze, non sembrerebbe un attentato alla democrazia: la gran parte delle nazioni europee ne è privo e sembra in buona salute.
Quello che i vari Chiti, Taverna, Minzolini, Mineo e De Petris sono riusciti a fare è stato farci concentrare sulla riforma del Senato e spostare l'attenzione dalle altre riforme comprese nel pacchetto approvato oggi e che con il Senato non hanno a che fare. L'art. 15 ad esempio istituisce una doppia corsia per i referendum: chi deposita 500.000 firme per validare la consultazione dovrà sempre raggiungere la maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto, ma per chi ne deposita 800.000 sara sufficiente la maggioranza di chi ha votato alle ultime politiche (oggi sarebbe il 37.6%). L'art. 16 vieta i famigerati decreti legge "omnibus". gli articolo 27 e 28 sopprimono rispettivamente il CNEL e le Province. L'art. 30 riforma il Titolo V della costituzione eliminando la legislazione concorrente, ovvero la possibilità per le Regioni di emanare leggi in contrasto con le norme nazionali. L'art. 34 stabilisce che l'indennità dei consiglieri regionali non può essere superiore a quella del Sindaco del comune capoluogo. L'art. 39 elimina i contributi ai partiti per i gruppi consiliari regionali.
Altre riforme dovranno essere introdotte e alcune di quelle approvate oggi saranno modificate nell'iter di approvazione. Ma il pacchetto è robusto e comprende alcuni elementi molto importanti e innovativi. Purtroppo se è parlato troppo poco.
Quanti paesi europei hanno nel loro ordinamento un Senato, ovvero una doppia camera? Solo dieci su 28. Dei dieci che lo hanno solo cinque lo eleggono direttamente: Cekia, Italia, Polonia, Romania e Spagna. La Romania ha appena deciso di eliminarlo con un referendum popolare. Fare a meno del bicameralismo perfetto, riducendo il Senato e limitandone le competenze, non sembrerebbe un attentato alla democrazia: la gran parte delle nazioni europee ne è privo e sembra in buona salute.
Quello che i vari Chiti, Taverna, Minzolini, Mineo e De Petris sono riusciti a fare è stato farci concentrare sulla riforma del Senato e spostare l'attenzione dalle altre riforme comprese nel pacchetto approvato oggi e che con il Senato non hanno a che fare. L'art. 15 ad esempio istituisce una doppia corsia per i referendum: chi deposita 500.000 firme per validare la consultazione dovrà sempre raggiungere la maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto, ma per chi ne deposita 800.000 sara sufficiente la maggioranza di chi ha votato alle ultime politiche (oggi sarebbe il 37.6%). L'art. 16 vieta i famigerati decreti legge "omnibus". gli articolo 27 e 28 sopprimono rispettivamente il CNEL e le Province. L'art. 30 riforma il Titolo V della costituzione eliminando la legislazione concorrente, ovvero la possibilità per le Regioni di emanare leggi in contrasto con le norme nazionali. L'art. 34 stabilisce che l'indennità dei consiglieri regionali non può essere superiore a quella del Sindaco del comune capoluogo. L'art. 39 elimina i contributi ai partiti per i gruppi consiliari regionali.
Altre riforme dovranno essere introdotte e alcune di quelle approvate oggi saranno modificate nell'iter di approvazione. Ma il pacchetto è robusto e comprende alcuni elementi molto importanti e innovativi. Purtroppo se è parlato troppo poco.
Da oggi Ebola è un'emergenza internazionale
Stamattina la direttrice di WHO/OMS Margaret Chan ha dichiarato in una conferenza stampa a Ginevra che l'epidemia di Ebola in Africa occidentale è una emergenza internazionale. Una dichiarazione simile era stata fatta lo scorso maggio per il ritorno della polio in Asia e Africa. Secondo le regole dell'organizzazione questo comporta l'insediamento di un Comitato di Emergenza composto da esperti internazionali. Non sono state imposte restrizioni di viaggio, neppure per i paesi dei focolai di contagio, ma solo raccomandate misure di sorveglianza alle frontiere.
giovedì 7 agosto 2014
Al posto di Putin cosa avreste fatto?
«Vietare o limitare per un anno… l'ingresso nel territorio della Federazione russa di prodotti agricoli, materie prime e alimentari prodotti dai Paesi i cui governi hanno preso la decisione di introdurre sanzioni economiche nei confronti di persone fisiche o giuridiche russe».
L'Europa esporta in Russia quasi 12 milardi di Euro di prodotti alimentari. La prima voce sono i formaggi, seguono la carne di maiale, le bevande alcooliche e la frutta.
Tutti i regali ricevuti da Obama
I leader politici sono soliti scambiarsi regali, o riceverne dai loro ospiti. Se poi sei l'uomo più potente del mondo è inevitabile che i cadeaux siano tanti. Nell'occasione del 53imo compleanno di Barack Obama il Washington Post ha stilato la lista completa dei 273 regali ricevuti dal presidente americano dal 2009 ad oggi. La stima totale del valore degli oggetti è di 717.000 dollari. C'è anche una classifica per nazioni, dove si scopre che il paese di gran lunga più generoso è l'Italia, con regali pari a più di 162.000 dollari o 121.000 Euro. Un quinto del valore totale, ma erano i tempi del governo Berlusconi, personaggio notoriamente molto generoso (basta pensare alle Olgettine). Eppure, malgrado l'opulenza, i regali italiani non sono valutati tra i migliori. Perché il giornale classifica i doni uno ad uno, assegnando loro un punteggio tra 0 e 100. La media dei regali italiani è 42.8. Tra i cinque migliori in assoluto il WP include una wahaika maori scolpita in pietra verde, regalo della Nuova Zelanda nel 2011 (foto sopra).
Scorrendo la lista completa ecco i regali italiani. Al numero 45 un orologio d'oro di Francesco Basile (molto Silvio-style). Al 93 il libro Archimede Seguso e una ciotola di vetro dorato. Al 127 un libro d'arte di Marilena Ferrari con copertina in bassorilievo e varie scatole in legno dorato contenenti tra l'altro una pergamena con scritto il testo completo dell'inno degli USA Star Spangled Banner (OMG). Al 133 tre giacconi Belstaff, due da uomo e uno da donna. Al 142 un quadro a olio dal titolo Le Changement, autore ed epoca non specificati. Al numero 216 il libro I Vetri di Archimede Seguso dal 1950 al 1959, due candelabri di vetro soffiato e una ciotola da frutta in vetro. Al numero 219 il libro
L‘Italia Unita: 150 anniversario Unita d’ Italia. Al numero 228 un grande tavolo in cristallo con l'immagine della bandiera americana (roba raffinatissima). Al numero 240 dodici cravatte di seta (Marinella, I presume). Al numero 264 una cartella in cuoio marrone di Pineider da 40x30 cm con il simbolo del G8 2009, una cravatta di seta blu e due libri: L’Aquila: Saving an Art City e G8 Now. Insomma, scorrendo la lista l'influenza di Berlù si nota e come.
Scorrendo la lista completa ecco i regali italiani. Al numero 45 un orologio d'oro di Francesco Basile (molto Silvio-style). Al 93 il libro Archimede Seguso e una ciotola di vetro dorato. Al 127 un libro d'arte di Marilena Ferrari con copertina in bassorilievo e varie scatole in legno dorato contenenti tra l'altro una pergamena con scritto il testo completo dell'inno degli USA Star Spangled Banner (OMG). Al 133 tre giacconi Belstaff, due da uomo e uno da donna. Al 142 un quadro a olio dal titolo Le Changement, autore ed epoca non specificati. Al numero 216 il libro I Vetri di Archimede Seguso dal 1950 al 1959, due candelabri di vetro soffiato e una ciotola da frutta in vetro. Al numero 219 il libro
L‘Italia Unita: 150 anniversario Unita d’ Italia. Al numero 228 un grande tavolo in cristallo con l'immagine della bandiera americana (roba raffinatissima). Al numero 240 dodici cravatte di seta (Marinella, I presume). Al numero 264 una cartella in cuoio marrone di Pineider da 40x30 cm con il simbolo del G8 2009, una cravatta di seta blu e due libri: L’Aquila: Saving an Art City e G8 Now. Insomma, scorrendo la lista l'influenza di Berlù si nota e come.
Le news senza veli
Qualche giorno fa un notiziario delle televisione saudita Al Ekhbariya è stato letto da una annunciatrice a capo scoperto, senza velo. Al-Ekhbariya è un canale di proprietà dello stato e l'apparizione ha suscitato molte polemiche. Il portavoce della TV Saleh Al Mughailif ha dichiarato che la trasmissione non era in territorio saudita (il notiziario era trasmesso da Londra) e che "l'incidente non si ripeterà". Alcuni sostengono che non si sia trattato di un incidente, ma di un test per verificare la risposta del pubblico alla visione di una donna a capo scoperto nei canali della Tv di stato. Al-Ekhbariya ha iniziato le trasmissioni nel 2004 e fu il primo canale saudita ad ammettere donne alla lettura dei notiziari, vestite all'occidentale ma sempre rigorosamente a capo coperto. Una atleta saudita aveva partecipato alle olimpiadi del 2012 con il velo in testa.
Nel frattempo in South Sudan
Siria, Gaza, Ucraina, Libia, Iraq. Ma secondo le Nazioni Unite la crisi più devastante sta avvenendo in South Sudan, con diecimila vittime negli ultimi sette mesi e un milione e mezzo di profughi. Non c'è cibo per i profughi e le vittime della guerra. La vita di 50.000 bambini è a rischio. In Italia purtroppo nessuno ne parla. Tutto dipende dal contrapporsi di due fazioni, una guidata dal presidente Salva Kiir e l'altra dal suo ex braccio destro e ora tenace oppositore Riek Machar. I negoziati tra le due parti sono ripresi lunedì scorso ad Addis Ababa, in Etiopia. Il South Sudan è la nazione più giovane del mondo, avendo conquistato l'indipendenza dal Sudan nel 2011.
mercoledì 6 agosto 2014
martedì 5 agosto 2014
Song of the Day
Pin Tweaks sono Aman e Johnny, due ragazzi inglesi. Si sono conosciuti quando vivevano a Bruges, in Belgio. Questo è il loro singolo di esordio uscito il 29 luglio, una settimana fa.
Ebola, bush meat e paranoia
Come si diffonde Ebola? Il virus non si propaga per via aerea, quindi è necessario entrare in contatto diretto con i fluidi organici delle persone infette. O degli animali. Secondo WHO/OMS la prima epidemia di Ebola, quella del 1976, fu causata dal contagio con pipistrelli della frutta, o volpi volanti. Le volpi volanti sono i chirotteri più grandi del mondo, arrivando a pesare anche oltre il chilo. Per gli africani sono una leccornia e tra i componenti principali della bush meat, la selvaggina che, anche se cacciarla è illegale, viene venduta abitualmente nei mercati. La bush meat è composta anche da scimpanze, gorilla e molti altri tipi di scimmie. Poi pangolini, topi e altri roditori della foresta, piccole antilopi. La bush meat viene venduta essiccata o affumicata, ma anche cruda. Una piccola parte arriva anche in Europa, dove per le comunità africane rappresenta qualcosa di nostalgico. A Londra un Kg può costare anche venti sterline. Si calcola che 7500 tonnellate di bush meat sono importate ogni anno in Gran Bretagna. La carne di solito non arriva in UK cruda, ma a volte il processo di affumicazione è scadente. Insomma, ce n'è abbastanza da allarmare la popolazione e sciogliere le briglie dei tabloid. Al contrario, i venditori di bush meat in Cameroon, Benin e Sierra Leone si lamentano perché per colpa di Ebola gli affari vanno male.
Lorenzo Mattotti firma la copertina del New Yorker
La copertina del numero doppio di agosto del New Yorker è di Lorenzo Mattotti. L'artista e illustratore italiano ha disegnato la moglie Rina e il cane Pulce su dei lettini da spiaggia, con lo sfondo delle colline toscane. Nella cover story Mattotti, che vive a Parigi, spiega la sua passione per il paesaggio della Toscana, dove passa abitualmente l'estate.
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