venerdì 30 novembre 2007

Vertigini urbane

L'architetto Cesare Casati, che da allievo di Gio Ponti ha partecipato alla progettazione del Pirellone di Milano, non ha gradito l'anatema sui grattacieli lanciato su RAI1 da Adriano Celentano. Casati, che ha due anni più di Celentano, attacca duramente Adriano e i suoi sodali: "Questi signori, per impotenza creativa, non potendo immaginare un futuro migliore si rivolgono al passato, perché il futuro fa paura agli stupidi".
Celentano si appella alla Moratti e a Berlusconi per non vedere realizzati i nuovi progetti urbani di Milano. Nel frattempo a Torino si levano gli scudi contro il grattacielo progettato da Renzo Piano per Intesa-Sanpaolo. Secondo i detrattori, tra i quali il direttore della newsletter Ecodallecittà Paolo Hutter, lo skyline torinese non deve avere elementi svettanti oltre la Mole Antonelliana.
Gli edifici alti non vanno demonizzati. Occupano meno spazio di quelli più bassi, agevolano la mobilità e possono essere molto efficienti in termini di consumi. Naturalmente ci sono grattacieli belli e brutti, esattamente come le case normali. Ma le levate di scudi a priori non hanno senso e rischiano di alimentare la teoria conservatrice che negli ultimi cinquanta anni ha cancellato l'evoluzione urbana in Italia. Questo Horror novi accomuna intellettuali bacchettoni di sinistra e destra, uniti nel concetto che il meglio che possiamo fare per le nostre città è conservarle come sono, o meglio come supponiamo che fossero.
Nel frattempo il sindaco di Parigi Bertrand Delanoe chiede deroghe al limite di altezza di 37 metri fissato dal piano regolatore per poter costruire grattacieli in periferia. E le principali città europee, da Londra a Mosca a Berlino, continuano a mettere in cantiere grandi trasformazioni urbane.

mercoledì 28 novembre 2007

Inflazione al 30%. Al giorno.

Qual è il tasso di inflazione in Zimbabwe? Ormai nessuno osa fare previsioni e anche il governo ha gettato la spugna. Gli ultimi dati ufficiali indicavano il 7.982% su base annua, ma il tasso mensile di ottobre è del 14.841% e la crescita è esponenziale. Secondo il Fondo Monetario Internazionale il tasso di inflazione potrebbe superare il 100.000% alla fine dell'anno, l'ex ambasciatore USA ad Harare Christopher Dell parla addirittura di una stima di un milione e mezzo per cento. Il dollaro dello Zimbabwe ha perso il 75% del suo valore nelle ultime tre settimane. Il tasso di cambio attuale è di circa 6.5 milioni di ZW$ per un Euro.
Ad un distante osservatore occidentale la cosa può sembrare anche divertente, ma i negozi sono vuoti e l'economia sta tornando al baratto. Non sembra difficile imputare questo tracollo economico senza precedenti alla politica di Robert Mugabe, che guida il paese dal 1980 ed è accusato di gravi violazioni della democrazia e dei diritti umani. In Zimbabwe non è solo l'economia a precipitare: l'aspettativa di vita è scesa a 37 anni (era a 60 nel 1990), la disoccupazione supera il 50%.
Nel frattempo Mugabe sta mettendo in grave imbarazzo l'Unione Europea, dopo avere confermato l'intenzione di partecipare al vertice Euro-africano in programma a Lisbona il prossimo 8-9 dicembre. Gran Bretagna, Svezia e altri minacciano di boicottare il vertice se interverrà un leader come Mugabe, ma sul fronte opposto molti Paesi africani non accettano veti sugli inviti e hanno minacciato a loro volta il boicottaggio.

Dietro le quinte della Finanziaria

Stasera alle 18 è scaduto il termine per presentare emendamenti alla legge finanziaria 2008.
Il mio pomeriggio romano è passato tra la sede ANCI, una riunione con Minambiente e UNDESA e le telefonate con i parlamentari e la segreteria della Commissione Ambiente. Lobbismo virtuoso per promuovere l'emendamento già presentato al ministro Pecoraro Scanio lo scorso giugno, fatto proprio anche da ANCI e già inserito nel DPEF del governo. Adesso arriva la parte più difficile, cioè riuscire a farlo approdare nella finanziaria alla Camera, dopo il passaggio blindato al Senato. Lo stiamo facendo su vari fronti: Ministero dell'Ambiente, ANCI, contatti con i relatori in aula.
Il testo proposto da ANCI è questo: "686 ter. Allo scopo di incentivare l'adozione di progetti volti al raggiungimento dell'obiettivo della riduzione di CO2, di produzione delle energie rinnovabili e di risparmio energetico, le spese sostenute dai Comuni per la realizzazione di attività finalizzate al risparmio energetico sono escluse dal computo delle voci rilevanti ai fini del patto di stabilità interno in misura corrispondente ai risparmi di spesa programmati e certificati".
In parole povere chiediamo di escludere dai tetti di spesa gli investimenti per le energie rinnovabili e il risparmio energetico, che del resto si ripagano da soli in pochi anni.
Adesso vedremo cosà succederà, prima nelle commissioni poi in aula. Le notizie per la verità non sono buone: oggi radio Parlamento dava quasi per certo che si ricorrerà al maxi-emendamento. In quel caso quasi tutto sarebbe perduto, almeno per questo giro. A meno di miracoli del relatore.

martedì 27 novembre 2007

La destra e il clima

Angela Merkel e Nicolas Sarkozy sono seriamente preoccupati per il fenomeno dei cambiamenti climatici e hanno intrapreso importanti impegni di governo in tema di politiche ambientali. Altrettanto fanno i governi conservatori di Austria, Olanda, Svezia, Danimarca e anche Grecia. Rudolph Giuliani, John McCain e Mitt Romney, i tre maggiori candidati alla nomination repubblicana per le prossime elezioni presidenziali USA, hanno preso le distanze dal presidente negazionista Bush dichiarando la loro attenzione ai temi del clima.
E in Italia? Nessuno dei leader di centrodestra interviene volentieri sui cambiamenti climatici. Berlusconi tace, come i suoi accoliti, perchè il tema allarma e non porta consensi. La Lega è indifferente. Altero Matteoli di AN, per due volte ministro dell'ambiente, ora si occupa di alta politica con Fini. Casini e Cesa hanno altre priorità. Dell'ex ministro forzista Marzano resta memorabile la dichiarazione che inseriva il carbone tra le energie rinnovabili.
Per capire che il clima non è una ossessione della sinistra bisogna scendere al livello locale, dove le sensibilità sono evidentemente diverse anche se non plebiscitarie. Letizia Moratti ed Edoardo Croci non hanno avuto vita facile nell'introduzione del road pricing a Milano, ma la decisione è stata presa. In generale la Lombardia sembra molto più attenta del Veneto, qualcosa si muove in Sicilia. I sindaci e i presidenti di centro destra, a differenza dei loro leader nazionali, dimostrano spesso coraggio e intelligenza.

lunedì 26 novembre 2007

FDG 071126 #312

Palloni

Le elezioni sull'altra sponda

Le prime cifre ufficiali delle elezioni generali di ieri in Croazia indicano un sostanziale pareggio ed esiti politici molto incerti. Il partito di governo HDZ, formazione di centro destra guidata dal premier Ivo Sanader, perderebbe sei seggi ma resta il più votato con 60 deputati. Lo segue da vicino il partito socialdemocratico di opposizione SDP con 57, ben 23 in più delle ultime elezioni del 2003. I socialdemocratici hanno vinto nelle circoscrizioni occidentali e in Dalmazia, mentre il partito di governo ha riscosso maggiori consensi nelle più povere regioni dell'interno, ai confini con Serbia e Bosnia. Oltre ai due maggiori rivali entrano in parlamento i rappresentanti di almeno sette partiti minori, che saranno decisivi per creare una coalizione di governo. Il sistema elettorale croato è molto complesso, prevede seggi riservati alle minoranze etniche (uno agli italiani d'Istria) e altri per gli emigrati. A seconda del numero dei votanti può cambiare anche il numero dei parlamentari.
Ambedue i leader dei maggiori partiti hanno proclamato la propria vittoria. Se i risultati parziali saranno confermati il presidente Stjepan Mesic dovra attendere prima di affidare l'incarico di formare il nuovo governo, ruolo che rivendicano sia il premier uscente Sanader che il leader SPD Zoran Milanovic.
Il nuovo governo croato dovrà decidere sull'ingresso del paese nella NATO e soprattutto concludere il percorso negoziale con l'Unione Europea, dove l'ingresso della Croazia è previsto per il 2009.

sabato 24 novembre 2007

Centralina? No grazie

Ad Ancona via Bocconi è la principale strada di accesso al centro. Vi transitano migliaia di mezzi al giorno, con gravi problemi di traffico e di inquinamento. Alcuni anni fa, assecondando la richiesta di un battagliero comitato di residenti, la Provincia aveva posizionato in via Bocconi una centralina di rilevamento per il PM10 e gli altri inquinanti (nella foto).
Secondo la normativa i limiti massimi di concentrazione di particolato (50 mcg per mc) non dovrebbero essere superati più di 35 volte l'anno, mentre nel 2007 la centralina di via Bocconi ha già registrato oltre 60 sforamenti. Ieri il valore è stato di 97,2.
Recentemente i residenti hanno chiesto formalmente alla Provincia che la centralina sia eliminata, e presto saranno accontentati. La motivazione è interessante e sfiora la nemesi: rimuovendola si recuperano un paio di posti auto.

venerdì 23 novembre 2007

Ripensamenti danesi

Il governo liberal-conservatore della Danimarca, rieletto la scorsa settimana, sta pensando di proporre un nuovo referendum sull'adesione alla moneta unica europea. Dopo avere rigettato il trattato di Maastricht nel 1992 i danesi lo adottarono con un altro referendum l'anno successivo introducendo quattro esenzioni: la difesa comune, la cittadinanza europea, la collaboazione giudiziaria e la moneta unica.
Nel settembre 2000 un altro referendum ha avuto ancora esito negativo, con il 53% dei danesi contrari all'Euro. Secondo un sondaggio oggi invece il 51% della popolazione sarebbe favorevole alla moneta unica, il 40% contrario con il 9% di incerti. Nel Nord Europa solo la Finlandia ha adottato la moneta unica, mentre Svezia e Danimarca sono ancora fedeli alle loro rispettive Corone. Norvegia e Islanda non hanno nemmeno chiesto l'adesione alla Unione Europea.
Polemiche intanto per la Slovenia, ultimo entrato nel club dell'Euro lo scorso 1 gennaio. I dati dell'economia di Lubjiana sono peggiorati rapidamente e i parametri sono oggi molto distanti da quelli fissati dalla Banca Centrale Europea, con una inflazione che ad ottobre ha toccato lo 0.7 mensile e il 5.1% su base annua.

mercoledì 21 novembre 2007

Contabilità ambientale

Venerdì 19 novembre, mentre i Berluscoidi preparavano i gazebo, il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge che consente al Governo di istituire un sistema integrato di contabilità ambientale. La proposta è stata presentata dai ministri TPS e Pecoraro Scanio.
Ora il governo dovrà emanare entro dodici mesi i decreti legislativi di attuazione. Lo stato, le regioni e gli enti locali dovranno affiancare una contabilità ambientale ai normali strumenti finanziari (bilanci preventivi e consuntivi, piani pluriennali, ecc). Una notizia importante e un passo avanti decisivo dopo i vari disegni di legge presentati nelle scorse legislature da Giovannelli e altri e mai approdati in aula.
Il provvedimento è composto di tre articoli, contenenti rispettivamente le finalità generali, il contenuto della delega - che prevede anche la coerenza con le norme e gli indirizzi comunitari e l´integrazione dei contenuti della contabilità ambientale in tutti i documenti di programmazione economica - e la solita clausola di salvaguardia a carattere finanziario che dispone che dall'attuazione dei decreti legislativi non derivi nuovo o maggiore onere a carico della finanza pubblica.
I documenti redatti dalle pubbliche amministrazioni dovranno anche definire gli obiettivi di sostenibilità e le relative politiche di breve e medio periodo, descrivendo gli interventi che si intenderanno attivare nel corso dell´anno finanziario di riferimento e individuando le relative risorse finanziarie.
Il provvedimento prevede che i comuni inferiori a 50 mila abitanti potranno adeguarsi alla nuova disciplina anche in forma associata, mettendo in comune risorse e strutture.
L’obbligo della contabilità ambientale cambierà profondamente le prassi finanziarie, particolarmente negli enti locali. E non solo finanziarie, perché la valutazione delle conseguenze ambientali incide in realtà in ogni settore della pubblica amministrazione.
Le Agende 21 Locali Italiane lavorano da molto tempo su questo tema. Lo abbiamo fatto attraverso il progetto CLEAR, cofinanziato dalla UE nel quadro Life, e stiamo andando avanti con un gruppo di lavoro solido e competente, coordinato a lungo da Ravenna e oggi dal comune di Reggio Emilia. Se non vi è chiaro cosa si intende per contabilità ambientale date un'occhiata al sito del gruppo, iscrivetevi alla newsletter e magari partecipate al loro convegno annuale il prossimo 18 Dicembre a Reggio.
Perchè presto con la contabilità ambientale dovranno fare i conti tutti. Era ora.

lunedì 19 novembre 2007

Sette milioni e un senatore entusiasta

Sette milioni, trecentomila secondo la questura. Ricordate le vecchie diatribe sui partecipanti alle manifestazioni? I dati delle questure contro quelli degli organizzatori. Stavolta però Berlusconi ha davvero esagerato. E tutti i suoi dietro festanti a fare il coro, persino chi ti aspetteresti un po' più serio e distaccato come Francesco Casoli, che nel suo elegante blog inneggia a questa sonora panzana dei sette milioni e sbeffeggia "le corrazzate dell'informazione intelletual-comunista" (sic).
Come giustamente sottolinea anche Antelitteram sette milioni di firme in tutta Italia si traducono in almeno dodicimila solo ad Ancona città. L'ottimo Bugaro e gli altri berluscoidi locali parlano di duemila, "mille solo sabato in due ore". A parte che sabato c'era un tempo da lupi, mille firme in due ore, tradotte in tempo materiale, vogliono dire una ogni sette secondi, senza pause. Ma per chi ci hanno preso?
La comunicazione di Berlusconi sarà efficace ma è primitiva, sembra costruita su ripicche e capricci permalosi: le primarie del PD hanno avuto tre milioni e mezzo di voti? Lui ne dichiara sette milioni, guardacaso il doppio esatto. Veltroni lancia il nuovo partito? Lui fa altrettanto, ad insaputa degli alleati.
La cosa più triste è che, malgrado questi metodi, la destra oggi vincerebbe le elezioni a mani basse.
Ma forse la politica vincente si fa davvero a colpi di demagogia. Il senatore Casoli, nella sua lode alle intuizioni del capo, conclude " Per prendere le grandi decisioni abbiamo bisogno di grandi uomini. Che non guardino solo a tre mesi ma che pensino a come vivranno i nostri nipoti. Berlusconi ha dimostrato, ancora una volta, di essere uno dei grandi."
Sigh.

L'Italia dei geometri/2

Adolfo Guzzini rilancia le dichiarazioni del ministro Rutelli su "l'Italia dei geometri" in un recente intervento sul Corriere Adriatico. L'industriale di Recanati, fresco di laurea honoris causa in economia, parla come presidente nazionale Inarch, gloriosa istituzione che difende la qualità del progetto architettonico dal 1959.
Al di là di alcune considerazioni generali Guzzini ribadisce una richiesta condivisa da molti: la riforma del Codice degli Appalti. Questo impianto di norme deriva dalla cosiddetta Legge Merloni, varata dal ministro marchigiano negli anni post-tangentopoli. La Merloni, figlia dei tempi in cui fu scritta, era una legge fondamentalmente difensiva e poliziesca che anteponeva le esigenze di trasparenza e di buona gestione pubblica a ogni altro concetto. Introduceva il principio dei compensi extra per i tecnici dipendenti pubblici che fanno progetti, anche se in realtà sarebbe solo parte dei loro compiti. Istituiva il massimo ribasso come criterio guida di ogni affidamento, ignorando i criteri di qualità e la affidabilità delle imprese. Indicava la selezione dei progettisti esterni sull base dei curricula, escludendo di fatto i giovani da ogni incarico pubblico. Insomma la legge, perseguendo il lodevole scopo di prevenire le tentazioni tangentare, ha provocato disastrosi effetti collaterali.
Quindici anni dopo, i princìpi della legge Merloni sono ancora praticamente tutti saldamente incastonati nel Codice degli Appalti, che per giunta ha reso alcune procedure anche più complesse e bizantine. Gli ordini professionali e il mondo intellettuale criticano da tempo questo approccio, ma Antonio Di Pietro, ministro competente, non ha mai mostrato particolare sensibilità per i concetti di qualità e di cultura.
Le opere pubbliche di oggi sono i monumenti di domani. I nostri legislatori dovrebbero ricordarselo.

sabato 17 novembre 2007

Elezioni in Kosovo

Seggi aperti oggi in Kosovo per un milione e mezzo di aventi diritto al voto che sono chiamati ad eleggere i 120 membri dell'assemblea provinciale e i consigli comunali. La provincia della ex-Yugoslavia, governata dal 1999 dalle Nazioni Unite, fa ancora parte della Serbia ma la maggioranza albanese spinge da tempo per l'indipendenza, spalleggiata dagli Stati Uniti (sopra la bandiera del Kosovo indipendente). Di tutto altro avviso la minoranza serba, il governo di Belgrado e la Russia, tanto da chiedere il boicottaggio delle elezioni. Non è chiaro se oggi i Serbi di Pristina andranno a votare, ma di certo i partiti che fanno riferimento alla maggioranza albanese avranno il maggior numero di consensi.
Tra le forze politiche storiche come LDK (partito dell'ex presidente Rugova), l'AAK e il PDK si è inserito anche la Nuova Alleanza per il Kosovo di Behgjet Pacolli, miliardario proprietario della Mabetex e noto in italia per essere stato per qualche tempo il marito della cantante Anna Oxa (nella foto). I sondaggi danno a Pacolli almeno il 15%, con voti che proverrebbero in gran parte proprio dall'LDK. La conseguenza potrebbe essere la vittoria elettorale per l'AAK, partito guidato da Ramush Haradinaj, che però attualmente è all'Aja per essere processato per crimini di guerra.
Situazione quindi molto complicata, in un territorio dove la disoccupazione arriva al 45%, la corruzione pervade l'amministrazione e i servizi sono disastrosi: l'elettricità spesso manca, la rete idrica non funziona e le infrastrutture sono un incubo.
In Kosovo sono presenti ancora 16.000 militari KFOR dislocati dalla NATO, che in occasione delle elezioni ha allertato le truppe nel timore di attentati.

giovedì 15 novembre 2007

L'Italia dei geometri

Su La Repubblica di oggi Francesco Rutelli ritorna sulle affermazioni fatte qualche giorno fa alla assemblea dei FAI, dove il ministro per i beni culturali aveva parlato di una "Italia dei geometri".
L'Italia è l'unico paese dove tecnici diplomati possono progettare e dirigere i lavori di costruzioni di "modesta entità". I risultati sono sotto gli occhi di tutti, specialmente nelle periferie urbane e nei paesi, nelle villette e nelle palazzine di periferia. Di solito il concetto di modesta entità viene interpretato con generosità, permettendo ai diplomati di arrivare almeno al terzo piano.
Secondo gli stessi geometri e alcuni loro sostenitori questo non sarebbe ancora abbastanza, vista la lunga lista di disegni di legge presentati in parlamento per ampliare le competenze dei geometri. Tra i primi firmatari di queste proposte, fino al suo pensionamento, il senatore marchigiano Londei. Per fortuna nessuno di questi testi si è trasformato in legge dello stato.
Nel frattempo onore a Rutelli che, rinunciando al consenso di una lobby potente come quella dei geometri, ha avuto il coraggio di sollevare il problema.
Poi ci sarebbe da discutere sul ruolo delle sovrintendenze, sui pesanti limiti del codice degli appalti, sulla reale capacità professionale degli architetti e sull'invadenza degli ingegneri civili.
Ne riparliamo presto, magari con qualche graditissimo contributo.

Montenegro

Il Montenegro ha concluso il processo di separazione dalla Serbia adottando una nuova costituzione. Ci sono voluti due mesi di dibattitto parlamentare per raggiungere la maggioranza qualificata di due terzi degli 81 deputati nazionali (voto finale 55 a 21, questi ultimi quasi tutti della Lista Serba guidata da Dobrilo Dedeic).
La separazione dalla Serbia, dopo 88 anni, era stata sancita da un referendum popolare lo scorso 21 maggio. Seguendo l'esempio delle altre repubbliche ex-yugoslave il nuovo stato ha ripudiato il Serbo dichiarando lingua ufficiale il Montenegrino. Tuttavia il 60% degli abitanti dichiara di parlare Serbo e molti obiettano che il Montenegrino in realtà è un dialetto Serbo chiamato ljekavica e non può essere considerato una lingua a sé. Polemiche anche sul fronte religioso, dove i pro-Serbia rimarcano che la Chiesa Ortodossa Montenegrina non è riconosciuta canonicamente dalle altre chiese ortodosse e quindi non può pretendere la pari dignità con la omologa chiesa serba.

mercoledì 14 novembre 2007

Moventi

"Amanda mi raccontava che a volte veniva sgridata da Meredith, che l'accusava di non usare lo sciacquone dopo essere stata in bagno".
Raffaele Sollecito a Meo Ponte, inviato di Repubblica a Perugia

martedì 13 novembre 2007

FDG 071113 #308

Sentire come un peso alla testa

Tana

Ieri sul volo AZ 150 da Malpensa a Bruxelles c'era il ministro Padoa Schioppa, seduto al posto 1A in business class. TPS è arrivato sotto bordo preceduto da una Alfa della Guardia di Finanza e seguito da una auto civetta con sirena, mentre i comuni mortali aspettavano stipati dentro il bus. Lui è sceso da una BMW grigia che mi sembra la stessa con cui si faceva scarrozzare quel simpaticone di Tremonti.

domenica 11 novembre 2007

Norman Mailer, 1923-2007

Nato in New Jersey, cresciuto a Brooklyn ed educato ad Harvard, Norman Mailer è stato uno degli autori fondamentali della letteratura americana. Visse in prima persona la seconda guerra mondiale, arruolato nel 112° cavalleria al fronte delle Filippine. Questa esperienza gli servì a scrivere Il nudo e il morto, suo primo successo editoriale del 1948.
Arrogante, brillantissimo, egocentrico, con occhi più blu di quelli di Sinatra, Mailer non riuscì a realizzare il sogno di scrivere The Great American Novel, il grande romanzo americano. Il libro che possa rappresentare la letteratura americana e che ha ossessionato tutti i grandi scrittori del novecento resta inedito. Ci hanno provato invano Scott Fitzgerard, Hemingway e, in tempi più recenti, Truman Capote, Tom Wolfe, Gore Vidal, il nobel mancato Philip Roth e lo stesso Mailer.
Il suo stile era spesso più giornalistico che letterario, e non a caso vinse due premi Pulitzer. L'ultimo grande libro di Mailer resta Il fantasma di Harlot, un torrenziale romanzo sulla CIA di oltre 1300 pagine, pubblicato nel 1992.
Caratteriale e imprevedibile, Mailer è stato un formidabile bevitore, fissato con la boxe, libertario e fervente sostenitore della controcultura. Nel 1960 ferì gravemente con un coltello la seconda delle sue sei mogli. Nel 1969 si candidò anche a sindaco di New York, con scarsa fortuna. "Ci sono errori troppo mostruosi per il rimorso" recita la citazione di Edwin A. Robinson con cui apre il suo I duri non ballano del 1984.

Discontinuità

La parola più ricorrente tra i dissenzienti nelle assemblee regionali del Partito Democratico sembra essere stata proprio questa: discontinuità. In Piemonte come in Emilia Romagna e come nelle mie Marche, dove una mozione l'ha formalmente richiesta, invocando la impossibilità a candidarsi alle nuove segreterie terroriali per chi riveste questo ruolo oggi nei moribondi DS e DL.
Quando penso alla discontinuità mi vengono in mente l'alfabeto Morse, Karlheinz Stockhausen, i semafori lampeggianti, Roberto Baggio, la curva di von Koch e la teoria dei frattali. Non i segretari di partito. Anche perchè invocare la discontinuità può avere senso, ma non pretendere che questa passi solo attraverso l'ostracismo verso gli attuali segretari di partito. Cosa dire allora dei parlamentari con vari mandati alle spalle, dei presidenti, dei sindaci, degli assessori e dei consiglieri di lungo corso? E di chi ha ricoperto incarichi di segreteria nel passato? Proprio da alcuni di costoro arrivano invece le richieste di discontinuità.
Non ho esperienze pregresse di partito, ma trovo bizzarro che chi ha frequentato per decenni le sezioni e le federazioni chieda oggi che il PD riparta da zero, anche perche questo vorrebbe dire terminare loro stessi. Come non è ragionevole pensare di creare un partito che ambisce a grandi numeri eliminando le classi dirigenti delle forze che lo hanno costruito.

FDG 071111 #307

Contatori

venerdì 9 novembre 2007

Segrete stanze addio

Oggi Romano Prodi inaugura la sede romana del PD, un migliaio di metri ricavati in un ex granaio tra la chiesa di Santa Anastasia e Via dei Cerchi, sotto il Palatino. Bel posto, non c'è che dire.
Secondo W e l'uffico stampa del PD l'ambiente sarà un grande open space, dove il segretario, i collaboratori e i notabili lavoreranno assieme in libertà. In realtà studi ormai consolidati hanno chiarito che gli ambienti openspace sono peggiori dei tradizionali uffici in termini di inquinamento acustico, possibilità di distrazione, stress e mancanza di privacy. (vedi http://www.consumercare.bayer.it/news.cfm?eleID=01%2F01%2F5000%2000.00.27).
L'insoddisfazione degli impiegati che lavorano in strutture simili provoca vistosi cali di produttività e molte aziende hanno corretto il tiro, trasformando gli open space in sequenze di piccoli loculi. Infatti per diminuire lo stress e gli effetti delle distrazioni indotte dagli open space gli esperti consigliano di collocare la scrivania vicino ad una finestra e utilizzare separatori alti almeno 140 cm. Secondo "The effects of window proximity, partition height, and gender on perceptions of open-plan offices”, studio publlicato sulla rivista Journal of Environmental Psychology, chi lavora vicino ad una finestra risente meno dell’effetto negativo degli open space. Purtroppo però l'edificio del PD, essendo un ex magazzino, di finestre ne ha proprio poche (vedi foto).

FDG 071109 #306

Precariato, Seoul

Giù le mani dalla Feta

"Alla luce della enorme importanza economica e culturale che la Feta ha per la Grecia riteniamo necessario che nei vostri paesi siano effettuati controlli per verificare la conformità delle aziende ai regolamenti comunitari" ha scritto il ministro greco dell'agricoltura agli ambasciatori degli altri 26 paesi UE.
Nel 2005 la Corte di Giustizia Europea aveva respinto un ricorso di Germania e Danimarca - supportato da Francia e Regno Unito - che rivendicava il diritto di produrre formaggi nei loro paesi con la denominazione feta. Ma la corte aveva confermato un periodo di transizione di cinque anni deciso in precedenza, nel quale il nome poteva essere ancora utilizzato. I cinque anni sono scaduti lo scorso 14 ottobre.
fonte: http://www.eubusiness.com/Food/1194022926.03

giovedì 8 novembre 2007

Etica e Morbidezza

Una agenzia americana di notizie ambientali ha recensito alcune marche di carta igienica riciclata. I rotoli, prodotti con carta riciclata al 100%, sono stati valutati sotto il profilo della assorbenza e del comfort generale. I risultati dei prodotti riciclati sono generalmente discreti, con una marca che svetta in modo particolare. Accanto ai rotoli eticamente corretti i recensori si sono trovati a testare anche una marca leader, morbidissima (tutta cellulosa vergine), bianchissima (cloro a volontà) ma che costa parecchio di più e non ha avuto un punteggio migliore.
fonte: http://www.grist.org/advice/products/2007/11/06/index.html

Segnalazione

L'Università di Camerino e l'Istituto Nazionale di Urbanistica organizzano oggi ad Ascoli Piceno il convegno nazionale "Per una urbanistica comunicata e partecipata". Il programma e ricco di interventi qualificati e si conclude alle 17 con una tavola rotonda a cui partecipo anche io.
Tutte le informazioni in http://www.inu.it/download_eventi/8novembre_totale2.pdf.

FDG 071108 #305

Bambini al mercato del pesce

mercoledì 7 novembre 2007

Paris Hilton analgesica

Secondo gli scienziati dell'università di San Diego, una foto di Paris Hilton avrebbe la capacità di alleviare il dolore nei topolini maschi. Lo studio è stato presentato al congresso della società americana di Neuroscienze: i ricercatori hanno notato che dopo un'iniezione dolorosa i topi maschi passano meno tempo a leccarsi la ferita (segno utilizzato per determinare la quantità di dolore provato) se nella gabbia è presente una foto della showgirl. Questo effetto, che scompare se la foto viene tolta, non è stato notato nei topi femmina.

martedì 6 novembre 2007

Ecomondo

Si apre domani fino al 10 novembre a Rimini l'edizione 2007 di Ecomondo, la più qualificata esposizione itaiana di tecnologia ambientale e sviluppo sostenibile (più di 50.000 visitatori e quasi mille espositori lo scorso anno). Il programma di eventi e convegni è ricchissimo, a cominciare dal premio Enti Locali per Kyoto, co-promosso dal Coordinamento Agende 21 Italiane, che sarà assegnato dal ministro Pecoraro Scanio. Domani io sarò ad Ecomondo per questo ma anche per la sessione congiunta dei nostri gruppi di lavoro sul turismo sostenibile e sui cambiamenti climatici (il programma della sessione è su http://www.turismosostenibile.provincia.rimini.it/documenti/ecomondo2007/programma.pdf).

De Rerum PDi/2

Alle 18 di domani pomeriggio, mercoledì 7 novembre, si terrà la nuova riunione provinciale dei candidati e dei sostenitori della lista "Con Veltroni. Ambiente Innovazione Lavoro" presso la LOCANDA DEL BORGO di FALCONARA ALTA (AN) in via Farinelli.
Alle 20 ci trasferiremo a cena nello stesso locale. A 30 metri circa di distanza c'è anche possibilità di parcheggio gratuito nei posti a gradoni della 'sala convegni'.

FDG 071106 #304

Venditrice di Mandarini, Jeju, South Korea

domenica 4 novembre 2007

De Rerum PDi

Gli amici di Proposte per il Partito Democratico segnalano un nuovo incontro dibattito sullo statuto del Partito Democratico, fissato per venerdì 9 novembre alle 17,30 nella Sala Anpi di Via Palestro ad Ancona (l’ingresso è sul retro del Rettorato dell’Università Politecnica delle Marche).
Si parlerà di:
- partito pesante e partito fluido; tessere o non tessere;
- elezione e poteri del segretario e dei dirigenti, scelta dei candidati;
- pluralismo e unità, la questione delle correnti;
- la forma federale del partito;
- democrazia diretta e delegata;
- organi di garanzia.
La riunione è aperta a tutti.

FDG 071104 #303

Ragazze

sabato 3 novembre 2007

Batterie ricaricabili a zucchero e urina

La Sony ha annunciato una nuova bio-batteria che converte l'energia dal glucosio presente nei liquidi, ad esempio coca o succhi di frutta. La batteria non è ancora molto potente e per ora è in grado di alimentare solo piccoli strumenti elettronici.
Ancora più innovativa la proposta dell'azienda giapponese Aqua Power Systems che ha inventato una batteria che si ricarica con qualunque liquido, comprese acqua e urina. La batteria, che si chiama NoPoPo, si basa sul principio della reazione che una miscela di magnesio e carbonio produce a contatto con un liquido. Il liquido va iniettato con un tubicino dentro le batterie, che sono disponibili nel formato stilo e ministilo (AA e AAA). La carica massima è di 500 milliampere-ora (mAh), abbastanza da far funzionare qualunque apparecchio anche se ancora inferiore a quella delle batterie alcaline o delle ricaricabili, che vanno dalle 1700 alle 3000 mAh. Le batterie all'urina mantengono la carica per anni e sono per ora in commercio solo in Giappone.
Altre novità sulle bio-batterie vengono dall'Australia, dove un gruppo di ricercatori sta lavorando in collaborazione con la birreria Foster alla produzione di batterie alimentate con gli scarti della fermentazione.

venerdì 2 novembre 2007

Rimpatriata

Conosco Andrea Dichiara da una trentina di anni. Allora io ero studente di architettura e lui un giovane designer con uno studio in Via Rismondo ad Ancona, che condivideva con il disegnatore di fumetti Giancarlo Alessandrini, quello di Martin Mystere e Ken Parker.

Dopo una vita di lavoro come designer e progettista di interni tra Ancona e Milano Andrea è da un anno a Seoul, dove insegna alla Hongik University e lavora come consulente per alcune aziende.

Ci siamo incontrati per una cena, e da bravi paesani l'appuntamento era in un ristorante italiano, il Sortino's di Itaewon. Tra un piatto di linguine e un bicchiere di Planeta mi racconta le peripezie di un italiano in un paese dove gli occidentali sono pochissimi. Sembra contento. Forse si sta anche per fidanzare con una locale.

E i Balcani restano fuori dalla UE

Il Financial Times del 31 ottobre annuncia il rapporto annuale della Commissione Europea sui progressi compiuti dalla Turchia, dall'Albania e dai paesi dell'ex Yugoslavia verso l'ammissione all'Unione Europea. Secondo il rapporto "in tutti i paesi la corruzione rimane diffusa ed è profondamente radicata nella società. Le misure prese per contrastarla non sono all'altezza della gravità del problema." Il rapporto cita anche la presenza della criminalità organizzata e le tensioni etniche ancora in atto. In riferimento alla Turchia si dice che "serve ancora un impegno particolare per garantire la libertà di espressione, il controllo civile degli apparati militari e i diritti delle comunità non islamiche".
Rispetto alla Croazia i negoziati bilaterali iniziati nell'ottobre 2005 sono giudicati "in buon avanzamento e all'inizio di unafase decisiva". La Commissione però critica le autorità croate per il trattamento riservato agli abitanti di etnia serba.