sabato 31 maggio 2008

Scettico blu

In Italia la giustizia sarà anche lenta, ma un ricorso al TAR non si nega a nessuno, figuriamoci ai gendarmi del Codacons. Ingannevole è il cuore più di ogni cosa, scriveva J.T. Leroy o chi per lui.
Nel nostro straordinario paese non bastano tre legislature per fare una legge urbanistica o per assegnare le frequenze TV, ma è sufficiente la sentenza di un tribunale amministrativo per cancellare i parcheggi a pagamento a Roma.
Un ricorso al TAR sulle zone blu nel quartiere Ostiense viene accolto. Il neosindaco Alemanno non oppone resistenza e spegne i parcometri non solo nel quartiere, ma in tutta la città. "Ripresenteremo un provvedimento mercoledì prossimo in giunta" dice in un secondo momento.
Potremmo perderci nei meandri del codice civile e del codice della strada per dibattere la liceità delle zone blu. Il punto non è questo. Le crepe del diritto sono superate dalla realtà e dall'emergenza: le nostre città sono sature di automobili che, alla faccia degli aumenti dei carburanti, ognuno pretende di guidare fino a destinazione, sia questa il luogo di lavoro, lo shopping o la movida serale.
Le zone blu servono a non trasformare le strade in parcheggi per pendolari. Incentivano il trasporto pubblico. Riducono l'inquinamento. Aumentano la qualità della vita.
I miei complimenti al Codacons, la cui denominazione completa è coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e la tutela dei diritti di utenti e consumatori. Il Codacons è talmente dalla parte dei consumatori che il suo numero telefonico per le segnalazioni degli utenti costa solo due euro al minuto. Business is business. E naturalmente sul loro sito è disponibile da ieri un modello per richiedere il rimborso delle multe in zona blu.
A Carlo Rienzi, presidente Codacons, vanno le congratulazioni di Sostenibilitalia per la coerenza nelle azioni di tutela dell'ambiente e un suggerimento: cambiare nome. La denominazione corretta dell'associazione dovrebbe essere coordinamento delle associazioni per la difesa del parcheggio gratuito e la tutela di chi non rinuncia all'auto privata.

venerdì 30 maggio 2008

New cleare/2

Archiviata la propaganda e gli annunci sulle prime pietre, sul Corriere della Sera il ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola dichiara che, partendo adesso e se tutto filasse liscio, le prime centrali nucleari italiane sarebbero pronte per il 2020. Il condizionale è d'obbligo. Scajola, preso dall'entusiasmo, ipotizza per quella data un mix energetico che comprende un 25% prodotto da centrali nucleari. La previsione è assolutamente irrealizzabile, ci vorrebbero almeno una dozzina di centrali in piena attività.
Conviene ricordare che per il 2020 il nostro paese ha sottoscritto accordi europei che impongono la riduzioni dei consumi del 20%, l'aumento dell'efficienza energetica del 20% e l'utilizzo di energie rinnovabili per il 17%. Nessuno di questi obiettivi ha qualche attinenza con il programma nucleare del governo Berlusconi. Dal ministero dell'ambiente per ora nessun programma virtuoso, anzi nel corso del vertice G8 di Kobe della scorsa settimana il ministro Prestigiacomo ha dichiarato di voler ridiscutere gli accordi perché non ritiene l'Italia in grado di mantenere gli impegni.
Torniamo al new cleare. Secondo il ministro Scajola chi ospiterà impianti di energia nucleare avrà la fortuna di poter pagare bollette più basse. Basterà per neutralizzare la sindrome NIMBY?
Sul tema della localizzazione degli impianti segnalo un'intervista di Eco dalle città all'assessore all'ambiente del Piemonte Nicola De Ruggiero, che giustamente ricorda come il titolo V della Costituzione assegni alle regioni un ruolo decisivo nella scelta dei siti. In pratica senza il consenso delle regioni non è possibile decidere dove va costruita una centrale energetica, qualunque sia la fonte utilizzata.

giovedì 29 maggio 2008

Pura plastica a due bottoni

La Bagir, azienda britannica di abbigliamento che veste un uomo inglese su sei, ha lanciato una nuova linea di vestiti realizzati con fibre provenienti al 100% dal riciclo di bottiglie di plastica PET. Nella catena americana Sears è possibile acquistare un completo giacca/pantaloni in pura plastica per 200 dollari, meno di 130 €. L'utilizzo di fibre derivate dalla plastica non è una novità (ad esempio i capi in pile sono prodotti dal polipropilene) ma è la prima volta che vengono utilizzati per modelli classici. Inoltre i vestiti della linea Ecogir sono lavabili in lavatrice. In America l'obbligo dei lavaggi a secco è diventato un problema da quando sono state trovate tracce consistenti di percloroetilene nell'acqua potabile.
Difficile giudicare la qualità del tessuto senza poterlo toccare con mano, ma il taglio non sembra pessimo. Per i meno coraggiosi la Bagir ha anche una collezione di modelli ibridi, con un 55% di fibre di plastica riciclata.
Per un vestito completo Ecogir servono solo trenta bottiglie di PET.

Idrogeno in leasing

La Honda ha ufficialmente lanciato sul mercato americano la sua prima auto a pile di combustibile. La FXC Clarity sarà disponibile in California dalla prossima estate con un contratto di leasing di tre anni a 600 dollari al mese, manutenzione inclusa.
La Clarity è molto bella, ha un'autonomia di 430 Km, non molto meno di un'auto con motore a scoppio, e per ora sarà disponibile solo nell'area di Los Angeles per i residenti di Torrance, Santa Monica and Irvine, dove verrà predisposta una rete di rifornimento dell'idrogeno. Honda America sta sperimentando dal 2003 anche delle stazioni energetiche domestiche, dove si produce idrogeno dal metano e, attraverso un processo di cogenerazione, anche energia per la casa.

mercoledì 28 maggio 2008

Il piccolo chimico

Ogni anno sulla terra si consumano 1,6 miliardi di barili di petrolio per produrre 500 miliardi di sacchetti di plastica, che in genere si frantumano in pezzi più piccoli ma restano in giro sul pianeta per almeno mille anni, che è il loro ciclo di vita stimato. Produciamo 60 miliardi di tonnellate di plastica ogni anno. Secondo l'UNEP, il programma ambientale delle Nazioni Unite, ci sono 18.000 pezzi di plastica in ogni Km quadrato di oceano.
Un canadese di sedici anni, Daniel Burd, ha scoperto come eliminare i sacchetti di plastica in tre mesi con un processo di degrado organico. Facendo esperimenti domestici il ragazzo ha messo pezzi di sacchetti a fermentare con rifiuti organici e lieviti, verificando che i batteri sphingomonas e pseudomonas aggrediscono i sacchetti di polietilene fino a decomporli completamente in poche settimane.
Daniel vive a Waterloo, Ontario, dove frequenta il liceo. La sua scoperta è valsa un premio di 10.000 dollari alla fiera delle scienze di Ottawa e una borsa di studio da 20.000 dollari.

martedì 27 maggio 2008

Il pieno di populismo

Il ministro capoclasse Tremonti ha dichiarato oggi che nei prossimi giorni il governo avvierà dei tavoli di confronto con i consumatori e i settori produttivi per affrontare i problemi del caro bollette e dell’aumento dei prezzi dei carburanti. Nel frattempo il diesel ha superato la benzina verde e ambedue sono attorno all'euro e mezzo al litro.
Avviare un tavolo lascia il tempo che trova. Sarebbe molto più utile e strategico mettere in atto provvedimenti strutturali per incentivare i veicoli a basso consumo e tassare i più inquinanti, investire nel trasporto pubblico, ridurre l'esigenza di mobilità aumentando l'offerta dei servizi sul territorio.
Ma oggi deve essere il giorno dei palliativi, se è vero che la Commissione Europea e l'Associazione Europea delle Industrie Petrolifere (Europia) hanno presentato una campagna di informazione che coinvolge 29 paesi europei, 40 compagnie petrolifere e 45 mila stazioni di servizio, incaricate di diffondere depliant e brochure ai milioni di consumatori. La campagna propone dieci banalissimi consigli su come guidare per risparmiare carburante e ridurre le emissioni dei gas effetto serra. Cose tipo "non riscaldare il motore da fermo" oppure "smontare il portapacchi se non serve". C'è anche un sito web multilingue a disposizione. Ma per favore.
In Italia il decalogo dei petrolieri (che ovviamente non comprende la voce "scegli auto che consumino poco") sarà distribuito in 2,5 milioni di copie, soldi buttati che sarebbero potuti servire a scopi ben più nobili ed eticamente corretti. Qualcuno ha la forza di dirlo, come Vincenzo Borgomeo sul sito web di Repubblica.
Dagli Stati Uniti arriva la notizia interessante che il caro petrolio comincia ad influire sugli stili di vita: nel marzo 2008 gli americani hanno usato l'auto il 4.3% meno di un anno prima, pari a undici miliardi di miglia. Si tratta del calo più drastico dal 1942.

Senilità

Il candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti John McCain è nato il 29 agosto 1936, esattamente un mese prima di Silvio Berlusconi. Nel caso fosse eletto sarebbe il più anziano presidente nella storia americana.
La tarda età di McCain è al centro di un sito web dal titolo Cose più giovani di McCain, che è un altro gioiellino della rete. Nella lunga lista di elementi meno vecchi di McCain ci sono Biancaneve, le creme antiemorroidi, la penicillina, il codice di avviamento postale e il ponte Golden Gate di San Francisco.

lunedì 26 maggio 2008

A Kobe pochi progressi, l'Italia frena

Si è concluso oggi a Kobe (Giappone) il vertice dei ministri dell'ambiente del G8. Kobe, capitale della prefettura di Hyogo, è rinomata come residenza dei vitelli più viziati del pianeta. Allevati in microstalle (max 10 capi), nutriti con diete speciali che comprendono abbondanti dosi di sake e birra, i bovini di Kobe vengono massaggiati ogni giorno per mantenere la tenerezza della carne. Le bistecche che ne derivano costano anche 280.000 yen al Kg (più di 1500 €) e sono considerate le più pregiate del mondo.
Il summit di Kobe era la prima uscita internazionale del ministro Stefania Prestigiacomo (quarta da sinistra nella foto collettiva con kimono di ordinanza). A Kobe si è parlato di rifiuti, di biodiversità e naturalmente di cambiamenti climatici, in vista della revisione del protocollo di Kyoto prevista per la
COP 15 di Copenhagen 2009. Il clima ha diviso ancora una volta i paesi industrializzati, con l'Unione Europea che chiedeva un accordo sulla riduzione del 20% al 2020 (elevabile unilateralmente al 30%) rifiutato da USA e Giappone. Si è solo sottoscritto l'impegno di dimezzare le emissioni per il 2050, senza fissare obiettivi intermedi. Gli esiti del summit sono stati commentati con molta delusione dagli scienziati e dal mondo ambientalista.
L'Italia ha
salutato con favore gli impegni presi in merito a rifiuti (riduzione, riutilizzo e riciclo delle risorse e dei rifiuti) e biodiversità. Sui temi del cambiamento climatico e della riduzione delle emissioni nocive il ministro Prestigiacomo ha chiesto di rivedere gli obiettivi fissati per l'Italia in sede europea. Secondo il ministro non è possibile mantenere gli impegni, viste le gravi difficoltà dell'economia nazionale.
In compenso, visto che l'anno prossimo l'Italia avrà la presidenza del G8, il vertice sull'ambiente previsto per la primavera 2009 si svolgerà nel sud Italia e,
ha annunciato Prestigiacomo, "spero di poterlo organizzare in Sicilia, la mia regione".

FDG 080526 #355

Ragazze, Seoul

domenica 25 maggio 2008

New cleare

Ieri sono andato a prendere mio figlio a scuola e, tornando a casa, ho ascoltato al GR1 una intervista sul nucleare con Luigi Paganetto, presidente ENEA. Poi ho letto l'articolo di Umberto Veronesi su Repubblica, quindi ascoltato le dichiarazioni confindustriali di Emma Marcegaglia, infine Alessandro Bratti mi ha segnalato un articolo di Roberto Della Seta su Europa.
Le affermazioni del ministro Scajola ("prima pietra alle nuove centrali nucleari entro cinque anni") sono inverosimili ma hanno riacceso un dibattito che credo meriti di essere seguito e approfondito.
La cosa che più colpisce è la superficialità di chi interviene sulla questione, particolarmente nella sfera politica. Non è corretto opporre veti pregiudiziali sull'energia nucleare, ma è necessario seguire quanto sta accadendo altrove, nei paesi che da tempo hanno scelto questa opzione. Sostenibilitalia si occupa con frequenza di energia nucleare, riportando dati ed elementi di discussione. La presidente Marcegaglia ad esempio dovrebbe riflettere sul perché il capitale privato sia così riluttante ad investire nell'energia nucleare. Negli Stati Uniti il presidente Bush cerca di convincere le imprese a costruire nuove centrali garantendo un sussidio statale, lo stesso concesso alle centrali eoliche. Nel frattempo la percentuale di energia nucleare prodotta è in diminuzione, mentre aumentano rapidamente eolico e solare (leggi l'articolo di Antonio Cianciullo su Repubblica e guarda il grafico qui sotto).
Ci sono altri fattori cruciali che rendono incerto il vantaggio economico delle centrali, come la difficoltà di acquisto di elementi tecnologici (ho già riportato come il nocciolo sia prodotto in monopolio dalla Japan Steel, che ne consegna solo quattro l'anno). Senza parlare della scarsità di uranio, che in questi anni è stata ripianata con il combustibile ricavato dalle testate nucleari dismesse del blocco sovietico.
Quelli appena citati sono elementi di macroeconomia e di strategia politica. Resta la questione ambientale, legata alla sicurezza dei processi di produzione e soprattutto al problema irrisolto dello stoccaggio delle scorie. E naturalmente la sindrome NIMBY, che il capoclasse Tremonti aveva cercato di aggirare annunciando centrali italiane costruite nei Balcani. Ma Scajola di questo non ha parlato, le prime pietre vuole metterle qui da noi.
Ieri il sottosegretario Bertolaso, l'uomo che non deve chiedere mai, ha annunciato che per l'emergenza rifiuti in Campania "ci vorranno almeno trenta mesi, tanta collaborazione, tanta determinazione e tanta umiltà" Stiamo parlando di banali discariche, al massimo di qualche termovalorizzatore. Al di là della propaganda di Scajola, quali sarebbero i tempi della messa a regime di una produzione di energia nucleare italiana? Inoltre anche un buon numero di centrali nucleari contribuirebbe solo in minima parte alla domanda nazionale di energia: non è il caso di concentrare le risorse e la ricerca nella riduzione della domanda e nella eliminazione degli sprechi? Come pensa il governo Berlusconi di impostare il percorso verso la riduzione dei consumi del 20% e la produzione del 17% di energia rinnovabile, prevista per il 2020 dagli accordi sottoscritti in sede europea?

Meno 56 e il suicidio di Billary

L'America è un grande paese. Così succede che l'evento forse decisivo della interminabile campagna per la nomination democratica accade in un luogo oscuro come Sioux Falls, South Dakota, dove Billary sta facendo campagna elettorale per le prossime primarie dello stato, in programma il 3 giugno. L'episodio dimostra anche il potere di internet nella comunicazione contemporanea. C'è un confronto con la redazione del quotidiano locale Argus Leader, trasmesso in diretta web. Il South Dakota è uno stato a prevalente economia agricola, quindi si parla di mais, di etanolo per autotrazione ricavato dalle coltivazioni. Poi, alla domanda di un redattore sul perché non abbandoni la gara, la Clinton risponde che non ne vede il motivo, visto che il marito "vinse la nomination solo dopo le primarie in California nel giugno 1992 e che Robert Kennedy fu assassinato proprio nel mese di giugno 1968" (ecco l'estratto video dalla NBC).
I giornalisti al seguito non si accorgono di niente, perché stavano aspettando Billary in un supermercato di Sioux Falls dove la connessione internet funzionava male (splendido il resoconto dell'inviato del New York Times Katharine Q. Seelye). Ma nel resto del paese la diretta dell'incontro in redazione arriva alla grande e se ne accorgono al New York Post, che lancia subito la notizia. Da quel momento si succedono commenti, smentite e prese di posizione. Billary si scusa con i Kennedy ma non con Obama.
Il riferimento all'assassinio di Bob Kennedy è particolarmente infelice, perchè tutta la stampa americana sta commemorando i 40 anni dall'omicidio (nell'immagine la copertina di Vanity Fair di giugno).
Hillary Rodham Clinton aveva già perso. Con questa gaffe uscirà dalla scena mestamente.

sabato 24 maggio 2008

Da oggi al 2100 in cinque secondi

Per prima cosa bisogna scaricare da qui la nuove versione 4.3 di Google Earth. Poi si va a questo link che è un file KMZ creato dall'Uffico Metereologico del Governo della Gran Bretagna.
Gli scienziati inglesi hanno caricato una mappa della terra con i dati meteo in loro possesso, che si possono vedere nella loro evoluzione premendo la freccia play del cursore in alto. Il cambiamento cromatico simula gli effetti del riscaldamento globale, particolarmente impressionante sul polo Nord, dove le temperature potrebbero crescere anche di 18 gradi entro fine secolo.
Cliccando sui punti di interesse si trovano le descrizioni degli effetti dei cambiamenti climatici nelle diverse aree del pianeta.
Tecnologicamente innovativo e bellissimo da vedere, ma molto preoccupante.

venerdì 23 maggio 2008

Canterà "Zingara" a Strasburgo?

Mario Mantovani, parlamentare europeo di Forza Italia, è stato prima eletto senatore, poi nominato sottosegretetario alle infrastrutture del governo Berlusconi III. Le sue dimissioni portano al parlamento europeo Iva Zanicchi (68), prima dei non eletti nel 2004 nella circoscrizione Nord-Ovest.
"Ci tenevo molto. I bambini e gli anziani sono i miei primi impegni" ha dichiarato l'Aquila di Ligonchio in una intervista a Gente.
Marco Zatterin su La Stampa racconta il debutto europeo della Zanicchi, avvenuto mercoledì scorso.

giovedì 22 maggio 2008

Cogli la prima pietra

Potrebbe essere stato inebriato dal discorso new deal della neoeletta presidente Marcegaglia. Forse qualcuno gli aveva fatto un briefing frettoloso, o magari aveva parlato al cellulare con il capoclasse.
il ministro Claudio Scajola (foto), a nome del governo, ha detto oggi all'assemblea di Confindustria che ''entro questa legislatura porremo la prima pietra per la costruzione nel nostro paese di un gruppo di centrali nucleari di nuova generazione''.
La prima pietra non si nega a nessuno, anzi fa molto Belpaese, magari con la banda e il sindaco con la fascia tricolore. Costruire una centrale nucleare è un'altra cosa. Tanto che anche Edison, che in Italia per il nucleare è un riferimento importante, stima come possibile data di completamento per la prima centrale solo il 2019. Questo se tutto filasse liscio, senza imprevisti e complicazioni, peraltro scontati. Il Giornale di famiglia ha trasformato l'annuncio in un "Scajola: nucleare entro cinque anni". Propaganda.
Sostenibilitalia ha dedicato molto spazio ai risorgenti entusiasmi nucleari, basta seguire il tracciato dei vecchi post Clima e Kyoto. Ho cercato di mettere in primo piano le questioni cruciali, che non sono pregiudiziali ambientaliste. Si tratta di problemi di consenso politico, di disponibilità dell'uranio, di tempi di attesa per la costruzione del nocciolo dei reattori, di alti costi di realizzazione delle centrali e quindi dell'energia prodotta.
Senza contare la prevedibile difficolta a localizzare siti nucleari in una nazione dove si scatena una guerra civile per una discarica o un termovalorizzatore (ma adesso ci penserà Bertolaso, l'uomo che non deve chiedere mai).
Intanto il ministro Scajola promette una prima pietra entro il 2013. Qualcuno dovrebbe ricordare a lui e al capoclasse che l'Italia, secondo gli accordi sottoscritti dal Consiglio Europeo, entro il 2020 deve produrre il 17% di energia rinnovabile (oggi siamo al 5.2%) aumentare l'efficienza e ridurre i consumi del 20%.
Così ci mettiamo una pietra sopra.

mercoledì 21 maggio 2008

Attenzione ai CD-ROM

Nella prima riunione svoltasi oggi a Napoli il Consiglio dei Ministri ha affrontato l'emergenza rifiuti in Campania ma anche i temi scottanti del pacchetto sicurezza. Molte le misure approvate, dalle pene più severe per i clandestini alla banca del DNA.
Secondo fonti attendibili si è parlato anche della questione rom, anche alla luce degli ultimi gravi episodi occorsi nei campi nomadi.
Voci di corridoio riportano la proposta di vietare la vendita in Italia dei CD-ROM e dei DVD-ROM.

Meno 69

Come previsto Billary ha trionfato in Kentucky e Obama ha vinto largamente in Oregon. Il dato più interessante della giornata è che Obama ha superato la maggioranza assoluta (1627) dei delegati eletti alle primarie, arrivando a 1652. Con i superdelegati fanno 1957, solo 69 meno dei 2026 necessari per la nomination.
La Clinton vorrebbe che la notizia fosse il grande distacco che ha inflitto a Obama in Kentucky, ben 35 punti. Difficile che serva a qualcosa. La scorsa settimana Billary ha vinto in West Virginia con un distacco di addirittura 42 punti. Da allora però Obama ha avuto l'appoggio di 22 superdelegati, la Clinton solo di quattro.
Ecco i link per i video dei discorsi fatti ieri notte da Obama a Des Moines, Iowa (foto) e da Clinton a Louisville, Kentucky.

martedì 20 maggio 2008

Prendi questa mano, zingara

Zingara
Iva Zanicchi - Bobby Solo

Albertelli - Riccardi (1969)

Prendi questa mano,
zingara,
dimmi pure che destino avrò
parla del mio amore,
io non ho paura
perché lo so
che ormai
non m'appartiene.

Guarda nei miei occhi,
zingara
vedi l'oro dei capelli suoi.
Dimmi se ricambia
parte del mio amore,
devi dirlo questo
tocca a te.

Ma se è scritto che
lo perderò,
come neve al sole
si scioglierà
un amore.

Prendi questa mano,
zingara

(strumentale)

Ma se e' scritto che
lo perderò,
come neve al sole
si scioglierà
un amore.

Prendi questa mano,
zingara,
leggi pure che destino avrò
Dimmi che mi ama,
dammi la speranza,
solo questo conta
ormai per me.

lunedì 19 maggio 2008

Chi lo dice a Tremonti?

Il nuovo ministro dell'economia (beh, non così nuovo) tratta con ironia sprezzante le energie rinnovabili e ha dichiarato in campagna elettorale di voler risolvere i problemi energetici italiani costruendo centrali nucleari "nei Balcani". Nella testa del ministro capoclasse la colonizzazione atomica coabita con le teorie economiche protezionistiche.
La crescente domanda di energia, l'aumento del prezzo del petrolio e la necessità di ridurre le emissioni stanno spingendo i governi verso una nuova stagione nucleare, con molti progetti di nuove centrali. Secondo la World Nuclear Association i programmi prevedono 237 nuove centrali da qui al 2030, ovvero più di dieci all'anno. Dal 1986, anno del gravissimo incidente di Chernobyl, sono state costruite solo 78 centrali, meno di quattro l'anno.
Naturalmente il programma nucleare più massiccio è previsto negli energivori Stati Uniti, da dove però arrivano messaggi in controtendenza. Il primo lo lancia il Wall Street Journal e riguarda il costo delle centrali, che le ultime stime indicano essere cresciuto da due a quattro volte rispetto alle previsioni di qualche anno fa. Una nuova centrale nucleare costa oggi tra 5 e 12 miliardi di dollari (3-8 miliardi di Euro) e questo aumento rende molto meno conveniente il costo dell'energia prodotta, anche senza contare l'incidenza della problematica messa in sicurezza delle scorie.
La seconda brutta notizia è che il cuore delle centrali, un enorme contenitore di acciaio che dovrebbe garantire da perdite radioattive accidentali, è talmente complesso che oggi una sola azienda al mondo è in grado di produrlo: Japan Steel Works. Un reportage di Bloomberg svela però che il colosso giapponese dell'acciaio riesce a consegnare solo quattro "noccioli" l'anno, molto meno delle centrali in programma. La situazione non cambierà presto perché, secondo il presidente di Japan Steel Masahisa Nagata, il loro concorrente più diretto è ancora cinque anni indietro per le tecnologie utilizzate nella maxifusione del "nocciolo". Per forgiare il cuore del reattore servono 120 tonnellate di acciaio fuso a 2000°, a cui vengono poi eliminate le impurità con gas argon e aggiunti cromo, nickel e manganese per aumentarne la resistenza. Con questa lega vengono stampati degli anelli di 4.2 metri a comporre un grande cilindro, che viene poi messo per tre settimane sotto una pressa da 15.000 tonnellate che lo compatta in fasi successive.
La lista degli ordinativi di Japan Steel Works è già molto lunga. Tremonti si sarà prenotato?

Una domenica al parco con gli amici

Ieri Barack Obama ha parlato a Portland, Oregon, davanti a una folla record stimata in 75.000 persone.

FDG 080519 #354

Canottaggio

sabato 17 maggio 2008

Concentrare l'energia

Un normale pannello solare fotovoltaico, in condizioni di massimo irraggiamento e in perfetta efficienza, produce al massimo 15w per centimetro quadrato. IBM ha annunciato di avere trovato il modo di concentrare l'energia solare al punto da aumentare di cinque volte questo dato. Il principio è abbastanza semplice e consiste nella concentrazione dei raggi solari con un sistema di lenti, fino a raggiungere un potere energetico pari a 2300 volte quello originale. A questo punto il problema è disperdere il calore prodotto, che sarebbe in grado di fondere l'acciaio inossidabile. IBM ci è riuscita con uno strato di metallo liquido, composto da una lega di gallio e indio, che permette di abbassare la temperatura da 1600 a soli 85 gradi.
IBM ha una grande esperienza di isolamento tecnico del silicio per la sua attività nel settore dei semiconduttori e delle nanotecnologie e l'idea di applicarla ai pannelli fotovoltaici di silicio è rivoluzionaria, perché ne aumenta l'efficienza di circa dieci volte, riducendo della stessa cifra la superficie dei pannelli e i costi. Pochi giorni fa un sistema simile, sempre basato sulla concentrazione solare, era stato presentato dalla Sunrgi che, con un sistema un po' meno efficiente, promette di produrre elettricità a solo 00.3€ per Kw. Il progetto IBM sarebbe ancora più economico.
Secondo i tecnici l'applicazione diffusa di questa tecnologia renderebbe l'energia prodotta con il fotovoltaico più economica di quella ottenuta con i pannelli solari termici e competitiva con le altre fonti (carbone, gas, nucleare).
Non sono mancati i primi commenti scettici. Alcuni osservano che tutto il calore eliminato viene in sostanza sprecato, mentre potrebbe essere utilizzato per riscaldare liquidi (il principio del solare termico) o con degli scambiatori. Altri fanno notare che le scorte globali di indio e gallio sono limitate e quindi non sarebbe possibile applicare queste tecnologie su larga scala. L'indio ha avuto recentemente un boom di richiesta perché utilizzato nella produzione degli schermi video LCD.

venerdì 16 maggio 2008

Venti di Spagna

In Spagna ultimamente piove pochissimo, ma tira molto vento. Così può capitare che l'energia eolica prodotta nel paese riesca a superare quella proveniente dalle centrali a carbone, come è successo lo scorso mese di marzo. I dati forniti dal gestore Red Electrica de Espana sono molto eloquenti e dimostrano l'efficacia dei "mulini a vento", come li chiama con disprezzo il capoclasse ministro Tremonti. Eco dalle Città riporta che il picco è stato nel week end pasquale, particolarmente alle 18 di sabato 22 marzo, quando la produzione elettrica eolica ha raggiunto 9862 Mw, pari al 40.8% della domanda nazionale.
Secondo i più ottimisti fautori del ritorno italiano al nucleare la costruzione di cinque nuove centrali porterebbe a coprire al massimo il 20% della domanda italiana di energia, e comunque le centrali nucleari, anche in un improbabile percorso senza intoppi, entrerebbero in produzione non prima del 2020.
Sul sito di REE una pagina mostra in tempo reale la produzione energetica eolica spagnola.

Alla fine della fiera

Si è chiuso ieri Forum PA, mostra dedicata all'innovazione nella pubblica amministrazione. L'esposizione era organizzata negli spazi della nuova fiera di Roma, struttura discretamente surreale che si raggiunge comodamente solo in elicottero. Chi cerca di arrivarci dalla stazione Termini deve cambiare tre mezzi di trasporto, passando dalla metro a un treno locale a un bus navetta. Nel gergo degli esperti di mobilità queste si chiamano rotture di carico, nei commenti che ho ascoltato in fiera erano un altro genere di rottura.
Forum PA occupava sei padiglioni, quattro con gli stand e due riservati ai convegni. Ogni metro quadro di spazio espositivo costava un capitale, ma gli stand erano sfarzosi e rutilanti, pieni di belle figliole con gonne troppo corte e tacchi troppo alti che si aggiravano tra computer e schermi LCD di ogni dimensione.
Il visitatore che si avventurava tra le meraviglie esposte da ministeri, regioni, enti locali, parastato e i loro fornitori aveva una sensazione di grande efficienza e modernità. A giudicare da quanto visto a Forum PA la pubblica amministrazione italiana non va bene, va benissimo. Tutto appare funzionale, semplice e gestito alla perfezione.
La fiera è molto autoreferenziale e una larga parte degli espositori e dei visitatori è composta da civil servants, insomma dipendendi pubblici. Sono stato a Forum PA mercoledì, dovevo presentare una relazione ad un convegno. Ho mangiato un panino in piedi e al momento di pagare il cassiere mi ha chiesto: "Vole pure lei lo scontrino maggiorato, Dottò? Me lo chiedono tutti".

giovedì 15 maggio 2008

In California si può fare

Oggi la corte suprema della California ha emesso una sentenza che giudica legittimi i matrimoni tra due persone dello stesso sesso, dichiarando discriminatorie e anticostituzionali le leggi statali che li impedivano. Non è stata una decisione facile. La corte, che è a maggioranza repubblicana, si è espressa con la stretta maggioranza di 4-3 sulla legittimità dei matrimoni gay.
La sentenza della corte suprema della California riguarda circa 100.000 coppie, un quarto delle quali ha figli, e smentisce i pareri delle corti di New Jersey, Washington e New York che avevano rifiutato il diritto dei gay al matrimonio. L'unico stato americano che si era già pronunciato a favore è il liberal Massachusetts. Il governatore della California Arnold Schwarzenneger, che aveva posto il suo veto a due decisioni del parlamento statale a favore dei matrimoni monosex, ha dichiarato che si adeguerà alle decisioni della corte.

Endorsement

Grand Rapids, Michigan. Alle 18:45 di ieri sera, quando in Italia era già giovedì, John Edwards è salito sul palco con le note di The Rising di Bruce Springsteen e, dopo l'applauso delle migliaia di persone che affollavano la Van Andel Arena, ha detto: "Il motivo per cui sono qui è che gli elettori democratici americani hanno fatto la loro scelta. E l'ho fatta anche io". Poi ha stretto la mano a Barack Obama.
John Edwards si presentava a dicembre 2007 come il piu accreditato rivale di Billary per la nomination democratica. A quei tempi Obama sembrava solo una scommessa. Nelle prime consultazioni non fece male, ma deluso dal misero 18% che raccolse nelle primarie della South Carolina, il suo stato, il 30 gennaio decise di ritirarsi. Troppo presto, secondo alcuni.
Edwards è considerato da tutti una persona per bene e riscuote grandi consensi nell'America rurale, dove invece Obama non sfonda. L'endorsement di John Edwards arriva a giochi ormai fatti ma rafforza Obama nell'elettorato bianco over 30, particolarmente di sesso maschile. Quanto influirà il suo appoggio lo vedremo. Ci sono poi 19 delegati che formalmente sono stati eletti in supporto di Edwards nelle primarie di gennaio. In realtà secondo i regolamenti tutti possono scegliere liberamente chi appoggiare alla convention, ma la scelta del loro leader peserà.
Insomma, un'altra brutta giornata per la Clinton.

mercoledì 14 maggio 2008

Nomadi

Ieri il nuovo sindaco di Roma Gianni Alemanno ha ricevuto Letizia Brichetto Arnaboldi Moratti, con la quale ha convenuto che"Roma e Milano sono città complementari". Seguendo la prassi dei gemellaggi, solitamente messa in atto da città di nazioni diverse, i due sindaci più potenti d'Italia hanno programmato incontri bilaterali: a giugno la giunta milanese sarà ospite a Roma e in autunno sarà il governo della capitale ad essere ricevuto a Palazzo Marino.
In seguito Alemanno ha avuto un incontro con il ministro dell'interno Roberto Maroni. Al termine del colloquio Alemanno ha dichiarato che, seguendo l'esempio di Milano, anche Roma avrà un commissario straordinario ai Nomadi.
Vibrate proteste si sono subito levate dai Pooh e dai Matia Bazar.

Colpi di coda

Come previsto Billary vincerà con largo margine le primarie del West Virginia, almeno stando alle proiezioni appena pubblicate. La piccola West Virginia, stato all'estremità della cosiddetta rust belt rurale, assegna solo 28 delegati. Negli ultimi quattro giorni Obama ha avuto l'appoggio ufficiale di 14 superdelegati, contro uno solo per la Clinton. Adesso anche il conto dei superdelegati vede Obama in testa e la West Virginia non cambierà lo scenario. Stasera la Clinton celebrerà la vittoria a Charleston, capitale dello stato, mentre Obama, che ha riconosciuto la sconfitta ancora prima che i seggi fossero chiusi, sarà a fare campagna in Montana, dove si vota il 3 giugno.

Intervenire in Birmania

La Birmania, che dal 1989 si chiama ufficialmente Myanmar, è governata dal 1988 da una feroce giunta militare che soffoca ogni forma di opposizione democratica. Anche in questi giorni drammatici, con il passaggio del ciclone Nargis che ha provocato decine di migliaia di vittime, i militari al governo rifiutano l'ingresso agli aiuti occidentali. Non vengono concessi visti ai volontari, vengono negati i permessi di atterraggio agli aerei con gli aiuti della comunità internazionale. Persino il ministro degli esteri della confinante e benigna Thailandia non ha avuto il permesso di entrare nel paese. Gli stessi Birmani non sono autorizzati a portare aiuti agli abitanti delle regioni colpite. Tutto deve passare attraverso il potere militare.
La comunità internazionale dovrebbe intervenire in Birmania, per evitare danni irreparabili ad un paese già piegato dalla storia. Le Nazioni Unite hanno un atteggiamento molto - troppo - cauto, principalmente per causa del veto della Cina, che considera Myanmar una sorta di protettorato. Alcuni invocano un ruolo della Francia, che in Indocina ha una presenza storica e il cui attuale ministro degli esteri, Bernard Kouchner, è uno dei fondatori di Medici senza Frontiere.

Robert Rauschenberg 1925-2008

L'artista Robert Rauschenberg (nella foto nel suo studio di New York nel 1958) è morto ieri, apparentemente per una crisi cardiaca.
Per metà tedesco e per l'altra indiano cherokee, Rauschenberg è considerato uno dei maestri del '900 e il precursore della pop art, oltre che uno dei riferimenti del movimento dell'arte povera. Nel 1964 fu il primo artista americano a vincere il Gran Premio della Biennale di Venezia.
Grande bevitore, artista prolifico e uomo affascinante, nel 2002 fu colpito da un ictus, ma continuò a produrre lavori di grande qualità artistica fino alla morte. Jasper Johns, da molti considerato suo rivale e riferimento parallelo, disse che nessuno ha mai inventato tanto quanto Rauschenberg.
Bellissimo il coccodrillo di Michael Kimmelman pubblicato oggi sul New York Times.

martedì 13 maggio 2008

Intimamente sostenibili

L'azienda inglese Greenknickers produce biancheria intima certificata equa e solidale, prodotta con cotone, canapa e fibra di bambù biologici e tinta con inchiostri a base vegetale. Etichette e imballaggi sono realizzati con materiale riciclato e il trasporto delle merci viene fatto via nave. Per limitare l'impatto ambientale l'azienda sconsiglia il lavaggio caldo e ricorda che tutte le macchie di proteine si rimuovono meglio in acqua fredda.
I modelli non sono esattamente il massimo della lingerie, ma alcuni capi interessanti ci sono. Ad esempio gli slip sensibili al calore (foto) hanno stampata una margherita che con l'aumentare della temperatura corporea diventa bianca, funzionando anche da indicatore.
Sono in vendita in rete, anche in versione gialla, per 15 sterline (circa 19€) nel sito dell'azienda e da EthicalSuperstore.

lunedì 12 maggio 2008

Prestigiacomo, poi lui

Nel governo Berlusconi ci saranno 37 sottosegretari e nessun viceministro.
La lista completa non è ancora disponibile, ma le prime indiscrezione indicano Roberto Menia (foto) come sottosegretario all'ambiente. Menia è stato eletto cinque volte deputato a Trieste a partire dal 1994, prima nelle liste di AN e lo scorso aprile nel PdL. Nel frattempo è stato dal 2001 al 2003 assessore alla cultura al comune di Trieste e dal 1988 al 1994 presidente del FUAN.

Sicurezza e sostenibilità

Nel settembre 2005 l'Assemblea Generale dell'ONU si occupò per la prima volta dei temi della sicurezza umana e ambientale. Il Segretario Generale presentò una relazione intitolata In Larger Freedom, che si potrebbe tradurre come Allargare la libertà. Il sottotitolo era Sviluppo, Sicurezza e Diritti Umani per tutti. Temi molto ambiziosi. la cui discussione non produsse conclusioni particolarmente rilevanti, né impegni vincolanti per i governi nazionali.
A margine della 16a sessione della Commissione Sviluppo Sostenibile ONU, in corso in questi giorni a New York, si discute della convergenza tra i temi della sicurezza e della sostenibilità. Cambiamenti climatici, siccità, migrazioni di massa, sicurezza sociale, mancata integrazione portano ad un nuovo scenario globale di insicurezza sociale, economica e ambientale.
Autorevoli istituzioni come l'Oxford Research Group lavorano da tempo su questi elementi, identificando come priorità di intervento non il terrorismo globale quanto la competizione per le risorse, i cambiamenti climatici, l'aumento delle spese militari, la marginalizzazione della povertà e la concentrazione della crescita. Così a New York in questi giorni molte voci spingono ad organizzare un forum mondiale su questi argomenti.
Venti anni dopo il summit di Rio de Janeiro, dieci anni dopo Johannesburg, il 2012 viene indicato come l'occasione di un nuovo summit che potrebbe essere chiamato Sicurezza Globale o Cambiamento Globale. Un evento di questo genere potrebbe scrivere l'agenda politica futura, impegnare i leader globali e integrare tutti i fattori di cambiamento in un nuovo scenario.
La sicurezza è un tema politico di primo piano anche in Italia e ha giocato un ruolo rilevante nelle recenti elezioni, sia politiche che amministrative. Riconsiderare i temi della sicurezza in una prospettiva più ampia sarebbe molto utile anche a noi.

domenica 11 maggio 2008

La Serbia vota l'Europa

Oggi in Serbia si votava per il parlamento e le amministrative. Il paese tornava alle urne dopo solo tre mesi dalle elezioni presidenziali di febbraio che hanno eletto presidente Boris Tadic. L'affluenza è stata solo del 60%, ma i risultati premiano il partito del presidente che con la lista "Per una Serbia europea" conquista quasi il 40% dei voti, ovvero almeno 100 dei 250 seggi in parlamento. I sondaggi davano in testa i nazionalisti radicali di Tomislav Nikolic, che invece si fermano sotto il 30%. Per governare il partito di Tadic dovrà cercare alleati, a cominciare dal partito del premier uscente Kostunica che ha ottenuto l'11% e circa 30 seggi.
Si è votato anche in Kosovo, dove risiedono circa centoventimila Serbi che non accettano l'indipendenza proclamata unilateralmente lo scorso 17 febbraio dalla maggioranza albanese. Lo stesso presidente Tadic, commentando la vittoria elettorale, ha dichiarato oggi che non riconoscerà un Kosovo indipendente.

sabato 10 maggio 2008

Mario Schiano, 1933-2008

Dopo una lunga malattia oggi è morto Mario Schiano, sassofonista napoletano considerato il riferimento fondamentale del free jazz italiano.
Mario Schiano fu protagonista della stagione degli anni '70, quando l'espressione artistica era spesso collegata con la militanza politica. L'amore per il jazz non gli impedì collaborazioni eterodosse, come suonare con Francesco De Gregori per Le storie di ieri in Rimmel del 1975 e in successive occasioni. Schiano è stato anche attore per Nanni Moretti nel ruolo del principe dei dermatologi in Caro Diario del 1993 e per Marco Tullio Giordana ne La meglio gioventù del 2004.

Superdelegati

Nella giornata di ieri undici superdelegati democratici hanno annunciato ufficialmente il loro appoggio ai candidati: due hanno scelto Billary e nove Obama, uno dei quali - Donald Payne del New Jersey - cambiando una scelta già fatta a favore della Clinton. Il passaggio di schieramento di Payne, che è deputato al Congresso, modifica la maggioranza a Washington, dove per la prima volta Obama passa in testa nel conto dei superdelegati membri del parlamento. Dieci mesi fa tra i legislatori Billary era in vantaggio 51-22 e tre mesi fa guidava ancora per 90-62. Ieri Obama l'ha superata e ora conduce 102-100. La prevalenza di Obama al Senato e al Congresso è un segnale della perdita di consensi di Billary nell'establishment del partito. Va anche sottolineato che la scelta dei parlamentari eletti non è solo una preferenza ma la creazione di un cartello elettorale, visto che a Novembre oltre che per il presidente si voterà anche per le elezioni legislative.
Molti altri dei 795 superdelegati sono pezzi grossi del partito senza cariche istituzionali e anche tra questi il conto è in sostanziale pareggio. A seconda delle stime dei vari analisti il vantaggio della Clinton si è ridotto a 2-6 preferenze (tre mesi fa erano 100, come si vede nel grafico). Secondo RCP il dato aggiornato e 272-265 per Billary, secondo il wiki Superdelegates invece sono 287-280.

venerdì 9 maggio 2008

Quartine ministeriali

Il nuovo ministro della cultura Sandro Bondi scrive poesie, come molti abitanti di questo paese di poeti, santi e navigatori.
Il problema è che non le tiene nel cassetto, ma le pubblica. Su riviste di moda, su quotidiani, sulla rete.
Le poesie di Bondi sono spesso ispirate e dedicate a suoi sodali politici. Normalmente si tratta di quartine, metricamente imperfette. Le ha scritte per Fabrizio Cicchitto, M.V. Brambilla, per la defunta madre del capo e per la di lui moglie Veronica.
Vittima della vena poetica del neoministro anche Stefania Prestigiacomo. Ecco la quartina dedicata all'incolpevole nuovo ministro dell'ambiente:

Luna indifferente
Materna sensualità
Velo trasparente
Severo abbandono

E adesso la buona notizia, come dice Milena Gabanelli: il sindaco di Milano Letizia Brichetto Arnaboldi Moratti ha ritirato la delega di assessore alla cultura a Vittorio Sgarbi.

In bocca al lupo

A Melito di Napoli, sono iniziate ieri le selezioni itineranti per scegliere le nuove veline di Striscia la Notizia.
Le aspiranti sono centinaia, l'età media 22 anni. Tutte sperano di poter fare, un giorno, il ministro.

FDG 080509 #353

Prato

giovedì 8 maggio 2008

Il ricco e il povero

Alcune cifre a margine della 16a sessione della Commissione Sviluppo Sostenibile ONU, in corso a New York da lunedì.
Negli anni '80 per ogni 100 dollari di crescita mondiale 2.2 erano destinati a chi vive sotto la soglia di povertà. Dieci anni dopo questa quota si era già ridotta a 0.60 e il trend continua. Questo significa che rendere i poveri leggermente meno poveri fa diventare i ricchi sempre più ricchi. Oggi ci vogliono 166 dollari di crescita globale per averne uno da destinare alla riduzione della povertà. Negli anni '80 ne bastavano 45.

Ricostruire la Birmania

La fondazione Emergency Architects è attiva dal 2001 nella ricostruzione di aree che hanno subito devastazioni dovute a guerre e calamità naturali. Vi partecipano oltre 1200 architetti e ingegneri che hanno sviluppato programmi in 20 paesi.
Emergency Architects sta preparando una nuova missione in Birmania. Si può contribuire con una donazione via Paypal qui.

mercoledì 7 maggio 2008

Immolato

L'unica vera sorpresa della lista dei ministri è questa, perché Berlù lo aveva annunciato varie volte prima della vittoria. In campagna elettorale l'anziano premier aveva fatto solo tre nomi: Tremonti, Frattini e lui.
Sembrava una delle caselle più sicure, invece Lucio Stanca non tornerà al ministero dell'innovazione.
E non ci mancherà.

Il nuovo Ministro dell'Ambiente

La riscossa di Obama

Barack Obama ha vinto di 14 punti in North Carolina e perso di due scarsi in Indiana, uscendo rafforzato dal martedì decisivo e invertendo la tendenza negativa delle ultime settimane. Billary sperava in un successo robusto in Indiana, stato rurale e operaio con solo il 9% di neri, ma è stata delusa da un voto che ha premiato Barack più del previsto. Alla fine il distacco tra i due è stato di soli 22.000 voti, con Obama vincente in tutti gli ambiti urbani. Come sempre la Clinton ha vinto tra gli anziani, le donne bianche e i meno scolarizzati. I delegati dei due stati non sono stati ancora tutti assegnati, ma finora 84 sono attribuiti alla Clinton e 96 ad Obama, che quindi aumenta il suo vantaggio. Obama aumenta anche di oltre 200.000 preferenze il distacco nel totale dei voti popolari.
Restano sei primarie di stati medio piccoli, con in palio in tutto 217 delegati (le prime martedì 13 in West Virginia, dove la Clinton guida nei sondaggi ma sono in palio solo 28 delegati). Oggi Billary incontrerà i superdelegati e secondo gli analisti subirà ulteriori pressioni perché si ritiri e lasci la nomination ad Obama.

martedì 6 maggio 2008

La stanca innovazione

Copio da La voce.info:
Innovare all'Innovazione - 6 maggio 2008

Le consultazioni del Presidente Napolitano iniziano oggi e sui giornali impazza il toto-ministri. Se esistono ancora margini di incertezza sull’assegnazione di alcuni ministeri, viene dato per certo il ritorno di Lucio Stanca al Ministero dell’Innovazione. Stanca, nella sua precedente esperienza come Ministro del governo Berlusconi II, si era distinto per la realizzazione del portale Italia.it, nato per promuovere via internet l'offerta turistica e il patrimonio culturale, ambientale e agroalimentare italiano. Come le cronache dei mesi scorsi hanno riportato, la realizzazione del portale è costata ben 45 milioni di euro. A fronte di tale costo esorbitante, il portale si è subito rivelato pieno di problemi tecnici e carente nella sua funzione informativa. Nel gennaio 2008 il ministro Rutelli ha deciso di chiudere il portale. (Il dibattito tra Rutelli e Stanca al Senato può essere letto in questo sito. Dopo una tale performance, che si può certo definire discutibile, la conferma di Lucio Stanca come ministro dell’Innovazione è quantomeno inopportuna. E’ ora che i ministri siano scelti non solo per la loro appartenenza politica, ma anche per i loro risultati. Innoviamo all’Innovazione: sarebbe un segnale importante verso i cittadini che percepiscono sempre più i politici come una casta che non risponde mai delle proprie azioni e dei propri errori.
Fausto Panunzi

Lo stato delle cose

Ieri a New York è cominciata la 16a sessione della Commissione Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, dedicata quest'anno ai temi della Agricoltura, Sviluppo Rurale, Terra, Siccità, Desertificazione e Africa. Argomenti lontani da noi urbanizzati e ricchi abitanti dell'Europa occidentale ma cruciali per il futuro del pianeta. Mentre in Italia la notizia è che i consumi interni a marzo sono calati del 1.7% nel mondo i prezzi agricoli sono cresciuti così rapidamente da spingere gli analisti alla conclusione che l'era del cibo a basso prezzo è finita.
Rispetto al 2007 il grano è cresciuto del 130%, la soia del 83%, il riso del 73% e il granturco del 31%. L'indice globale dei prezzi alimentari ha avuto in un anno il 47% di incremento. Secondo la FAO la crisi durerà almeno cinque anni, forse dieci.
La Banca Mondiale stima che 33 nazioni rischiano rivolte sociali causate dall'aumento dei prezzi alimentari. Nei paesi più poveri la spesa per il cibo rappresenta il 70% del reddito familiare. Eppure da decenni si investe sempre meno nella ricerca: secondo la FAO solo l'1% del PIL agricolo dei paesi in via di sviluppo viene investito in ricerca, mentre nei paesi ricchi la percentuale è di oltre il 5%.
La crisi dipende dalla confluenza di diversi fattori complessi, dalla riduzione delle aree agricole alla difficoltà di irrigazione dovuta alla crescente domanda di acqua delle nuove urbanizzazioni e delle attività industriali. Si aggiunge l'utilizzo dei raccolti per usi non alimentari come il biodiesel e l'etanolo, la crescita della popolazione e la modifica degli stili di vita, incluse le diete. Influiscono anche l'aumento del prezzo del petrolio e i cambiamenti climatici, con la frequenza crescente degli eventi più estremi (vedi quanto appena successo in Birmania).
Avrei dovuto essere all'ONU nella delegazione delle Autorità Locali, che ho già rappresentato negli ultimi due anni, ma un imprevisto me lo ha impedito. I lavori della Commissione si possono seguire anche in webcast. Sostenibilitalia pubblicherà report e commenti, in linea diretta con i miei contatti a New York.