In Cina di questi tempi fa caldo, particolarmente nel centro del paese. Venerdì scorso a Wuhan, una città di dieci milioni di abitanti capitale della provincia di Hubei, c'erano 37 gradi.
Così lo zoo della città ha deciso di rinfrescare Wei Wei, il panda gigante di sei anni che è l'attrazione locale. Niente aria condizionata ma un rimedio alla vecchia maniera: un bel blocco di ghiaccio.
domenica 31 luglio 2011
sabato 30 luglio 2011
venerdì 29 luglio 2011
Oggi sono 12 settimane
Un mare di fango radioattivo
Nei depuratori giapponesi è stata accertata la presenza di quasi cinquantamila tonnellate di fanghi radioattivi con alte concentrazioni di cesio, conseguenza dell'incidente nucleare di Fukushima. Per l'esattezza la stima del ministero della salute di Tokyo è di 49.250 tonnellate, ma altre 54mila devono essere ancora analizzate. I fanghi radioattivi non sono stati trovati solo nei dintorni della centrale ma in 14 diverse prefetture, segno che la contaminazione è molto ampia (la centrale di Fukushima continua a rilasciare grandi quantità di radioattività anche oggi).
Il 76% dei fanghi al cesio è stato stoccato nelle vasche degli impianti di depurazione, in attesa di una soluzione per smaltirlo. Il resto dovrebbe essere stato già seppellito.
Non tutto. 1557 tonnellate, cioè oltre mille metri cubi, hanno una concentrazione di cesio che supera gli 8000 becquerel/Kg , troppo alta per seppellire i fanghi. Il triste record è di un depuratore della citta di Koryama, nella prefettura di Fukushima, con una concentrazione di 89.697 becquerel/Kg.
Il 76% dei fanghi al cesio è stato stoccato nelle vasche degli impianti di depurazione, in attesa di una soluzione per smaltirlo. Il resto dovrebbe essere stato già seppellito.
Non tutto. 1557 tonnellate, cioè oltre mille metri cubi, hanno una concentrazione di cesio che supera gli 8000 becquerel/Kg , troppo alta per seppellire i fanghi. Il triste record è di un depuratore della citta di Koryama, nella prefettura di Fukushima, con una concentrazione di 89.697 becquerel/Kg.
Il capoclasse non si dimette
Anche se è interamente disponibile sul web ho voluto comprare il Corriere per leggere la lettera di Giulio Tremonti in risposta alla richiesta di chiarimento avanzata ieri da quell'estremista dell'ambasciatore Sergio Romano.
La lettera ha i consueti toni di cortese aggressività usati dal capoclasse Tremonti, con qualche spunto di isterica ironia, anche questo tipico del personaggio.
La versione di Tremonti fa tenerezza o ribrezzo, a seconda dell'umore e della tolleranza di chi legge. La disponibilità del costosissimo appartamento del suo fidato collaboratore Milanese sarebbe stata pagata in contanti, con dazione settimanale di mille Euro. Tremonti tiene a farci sapere che si fa liquidare l'indennità da ministro in contanti (2390 € mensili). Con quei soldi avrebbe pagato Milanese. Il resto magari lo prelevava al bancomat, oppure rompeva il salvadanaio, o forse lo aveva vinto al casinò. Tutti quelli che non sanno giustificare il possesso di cifre in contanti dicono di avere vinto al casinò o in bisca.
Inutile ripetere che in una democrazia occidentale il ministro delle finanze non dovrebbe pagare in contanti neppure la lavanderia, figuriamoci 52mila Euro l'anno di affitto (il governo lo scorso anno ha abbassato il limite massimo di pagamento in contanti a 5000 Euro). "Ho commesso illeciti? Sicuramente no." scrive Tremonti. Non era un pagamento in nero ma "un rapporto tra privati cittadini".
I rapporti tra Tremonti e Milanese saranno chiariti dalle inchieste in corso. Poco interessante anche sapere se tra loro c'è del tenero, come sussurrava qualcuno. Resta una sensazione di opacità, di alibi a posteriori, di comportamenti imcompatibili con il ruolo di ministro. Alle finanze, poi.
La maggior parte degli onorevoli a Roma compra casa. Molto meglio investire in un mutuo immobiliare che buttare 52mila Euro l'anno. Ma il capoclasse è una persona speciale, avrà avuto le sue ragioni. Di certo, appena scoppiato il caso Milanese, è scappato altrove. Se pagava mille Euro in contanti la settimana e se tutto era regolare non poteva restare?
La lettera ha i consueti toni di cortese aggressività usati dal capoclasse Tremonti, con qualche spunto di isterica ironia, anche questo tipico del personaggio.
La versione di Tremonti fa tenerezza o ribrezzo, a seconda dell'umore e della tolleranza di chi legge. La disponibilità del costosissimo appartamento del suo fidato collaboratore Milanese sarebbe stata pagata in contanti, con dazione settimanale di mille Euro. Tremonti tiene a farci sapere che si fa liquidare l'indennità da ministro in contanti (2390 € mensili). Con quei soldi avrebbe pagato Milanese. Il resto magari lo prelevava al bancomat, oppure rompeva il salvadanaio, o forse lo aveva vinto al casinò. Tutti quelli che non sanno giustificare il possesso di cifre in contanti dicono di avere vinto al casinò o in bisca.
Inutile ripetere che in una democrazia occidentale il ministro delle finanze non dovrebbe pagare in contanti neppure la lavanderia, figuriamoci 52mila Euro l'anno di affitto (il governo lo scorso anno ha abbassato il limite massimo di pagamento in contanti a 5000 Euro). "Ho commesso illeciti? Sicuramente no." scrive Tremonti. Non era un pagamento in nero ma "un rapporto tra privati cittadini".
I rapporti tra Tremonti e Milanese saranno chiariti dalle inchieste in corso. Poco interessante anche sapere se tra loro c'è del tenero, come sussurrava qualcuno. Resta una sensazione di opacità, di alibi a posteriori, di comportamenti imcompatibili con il ruolo di ministro. Alle finanze, poi.
La maggior parte degli onorevoli a Roma compra casa. Molto meglio investire in un mutuo immobiliare che buttare 52mila Euro l'anno. Ma il capoclasse è una persona speciale, avrà avuto le sue ragioni. Di certo, appena scoppiato il caso Milanese, è scappato altrove. Se pagava mille Euro in contanti la settimana e se tutto era regolare non poteva restare?
giovedì 28 luglio 2011
Lamiere solari
Una lamiera lunga più di tre metri ricoperta da un film fotovoltaico. Il prototipo è il risultato di una collabotrazione tra Tata Steel, il colosso indiano dell'acciaio, e l'australiana Dyesol, all'avanguardia nel settore delle pellicole solari. La combinazione di un elettrolito con un pigmento a base di diossido di titanio (usato anche nei dentifrici) e rutenio provoca una sorta di "fotosintesi artificiale" che produce energia in modo più efficiente dei pannelli fotovoltaici al silicio, con costi più bassi e anche in condizioni di luce scarsa.
Le applicazioni in edilizia vanno da elementi di copertura a pannelli di rivestimento, fino alle superfici vetrate. I risultati sono molto promettenti, tanto che le due società hanno deciso di aumentare il personale impegnato nel progetto da 30 a 50 tecnici.
Le applicazioni in edilizia vanno da elementi di copertura a pannelli di rivestimento, fino alle superfici vetrate. I risultati sono molto promettenti, tanto che le due società hanno deciso di aumentare il personale impegnato nel progetto da 30 a 50 tecnici.
mercoledì 27 luglio 2011
Dinastie
Anna Maria Bernini è il nuovo ministro delle politiche comunitarie, nominata oggi da Berlù. Il padre, Giorgio Bernini, fu nominato ministro da Berlusconi nel suo primo governo del 1994. Ho scandagliato a lungo le biografie sul web. Sembra che la Bernini non abbia figli, per fortuna.
Linee aeree sostenibili
Il settore del trasporto aereo è responsabile, secondo stime abbastanza verosimili, del 2% delle emissioni di CO2 del pianeta, che crescono con l'aumento dell'offerta e dei passeggeri.
I nuovi aerei consumano un po' meno dei modelli di 20 o 30 anni fa, ma le riduzioni sono al massimo del 20%.
Brighter Planet ha provato a stilare una classifica delle compagnie aeree più "verdi", cioè che producono meno emissioni. La classifica si basa sulle emissioni per passeggero quindi uno dei fattori decisivi è la densità a bordo, che però purtroppo va a discapito del comfort. Così non stupisce che il primo posto vada a Ryanair, che ha una flotta molto giovane dove carica passeggeri stipati in condizioni al limite della tollerrabilità. Ai primi posti altre due compagnie low cost: easyJet è terza e JetBlue sesta.
I nuovi aerei consumano un po' meno dei modelli di 20 o 30 anni fa, ma le riduzioni sono al massimo del 20%.
Brighter Planet ha provato a stilare una classifica delle compagnie aeree più "verdi", cioè che producono meno emissioni. La classifica si basa sulle emissioni per passeggero quindi uno dei fattori decisivi è la densità a bordo, che però purtroppo va a discapito del comfort. Così non stupisce che il primo posto vada a Ryanair, che ha una flotta molto giovane dove carica passeggeri stipati in condizioni al limite della tollerrabilità. Ai primi posti altre due compagnie low cost: easyJet è terza e JetBlue sesta.
Stavolta non ci salverà il referendum
Dopo il voto conservatore del parlamento su due temi centrali come il testamento biologico e l'omofobia qualcuno potrebbe pensare di utilizzare i referendum per riportare l'Italia tra le democrazie laiche e progressiste, dove i diritti civili e le scelte individuali vengono rispettati.
L'esito del recente referendum sul nucleare ha dimostrato come gli Italiani siano molto sensibili ai temi di attualità, al punto di recarsi in massa ai seggi in tempi di profonda e generalizzata disaffezione alla politica. I sondaggi poi indicano come una larga maggioranza del paese, vicina all'80%, sostenga i temi dei diritti civili e delle scelte di cura. Molto probabile insomma che due referendum su testamento biologico e omofobia possano spazzare via il voto bigotto della destra e dei teocon.
Ma stavolta il referendum non ci salverà. Almeno non prima del 2015, se non ci saranno eventi imprevisti. La legge che disciplina i referendum stabilisce infatti che le firme, una volta raccolte, debbano essere depositate entro il 30 settembre perché il referendum si possa svolgere la primavera successiva. Quindi per quest'anno nulla da fare ormai. E le norme aggiungono che le firme e le richieste di referendum non possono essere depositate nei dodici mesi precedenti e nei sei mesi seguenti le elezioni politiche, che sono in programma nel 2013. Quindi niente deposito nel 2012 ma neppure nel 2013, perché il termine dei sei mesi post elezioni va oltre il 30 settembre, visto che di regola si vota tra aprile e giugno.
Insomma, la prima data utile per depositare le firme sarebbe il 2014, per indire referendum nel 2015. L'unica variabile sarebbero elezioni politiche anticipate, sulle quali sono in pochi a scommettere.
L'esito del recente referendum sul nucleare ha dimostrato come gli Italiani siano molto sensibili ai temi di attualità, al punto di recarsi in massa ai seggi in tempi di profonda e generalizzata disaffezione alla politica. I sondaggi poi indicano come una larga maggioranza del paese, vicina all'80%, sostenga i temi dei diritti civili e delle scelte di cura. Molto probabile insomma che due referendum su testamento biologico e omofobia possano spazzare via il voto bigotto della destra e dei teocon.
Ma stavolta il referendum non ci salverà. Almeno non prima del 2015, se non ci saranno eventi imprevisti. La legge che disciplina i referendum stabilisce infatti che le firme, una volta raccolte, debbano essere depositate entro il 30 settembre perché il referendum si possa svolgere la primavera successiva. Quindi per quest'anno nulla da fare ormai. E le norme aggiungono che le firme e le richieste di referendum non possono essere depositate nei dodici mesi precedenti e nei sei mesi seguenti le elezioni politiche, che sono in programma nel 2013. Quindi niente deposito nel 2012 ma neppure nel 2013, perché il termine dei sei mesi post elezioni va oltre il 30 settembre, visto che di regola si vota tra aprile e giugno.
Insomma, la prima data utile per depositare le firme sarebbe il 2014, per indire referendum nel 2015. L'unica variabile sarebbero elezioni politiche anticipate, sulle quali sono in pochi a scommettere.
martedì 26 luglio 2011
Avvoltoi
Un messaggio su Twitter di tweetbox360, l'account orignale della XBOX 360, ha messo in grave imbarazzo Microsoft. Il tweet diceva: "Celebra Amy Winehouse scaricando il suo grande successo Back to Black su Zune", che è la piattaforma musicale a pagamento di Microsoft.
Ovviamente quasi nessuno ha gradito e i commenti su Twitter e gli altri social network sono stati pesantissimi.
Poi Microsoft deve essersi accorta della gaffe e ha cercato di metterci una pezza, assicurando che il messaggio "non aveva solo scopi commerciali". Qualcuno comunque dopo le scuse ha scritto "Allora perché non lo lasciate scaricare gratis?"
Non è solo Microsoft a lucrare sulla morte di Amy. Per non essere da meno iTunes ha piazzato un "in memoria di Amy Winehouse" in homepage (vedi sopra) e Back to Black è il disco più venduto nella classifica del negozio musicale di Apple.
Ovviamente quasi nessuno ha gradito e i commenti su Twitter e gli altri social network sono stati pesantissimi.
Poi Microsoft deve essersi accorta della gaffe e ha cercato di metterci una pezza, assicurando che il messaggio "non aveva solo scopi commerciali". Qualcuno comunque dopo le scuse ha scritto "Allora perché non lo lasciate scaricare gratis?"
Non è solo Microsoft a lucrare sulla morte di Amy. Per non essere da meno iTunes ha piazzato un "in memoria di Amy Winehouse" in homepage (vedi sopra) e Back to Black è il disco più venduto nella classifica del negozio musicale di Apple.
lunedì 25 luglio 2011
Le prove? Già seppellite
Sono passati solo due giorni dal grave incidente ferroviario cinese, dove un treno veloce è stato tamponato da un altro. Quattro carrozze sono precipitate da un ponte, causando 43 morti e quasi 200 feriti.
I Cinesi devono avere già effettuato tutti i rilievi e concluso l'inchiesta, perché ieri, il giorno dopo l'incidente, hanno scavato una fossa profonda cinque metri dove hanno seppellito i vagoni incidentati.
I Cinesi devono avere già effettuato tutti i rilievi e concluso l'inchiesta, perché ieri, il giorno dopo l'incidente, hanno scavato una fossa profonda cinque metri dove hanno seppellito i vagoni incidentati.
domenica 24 luglio 2011
La giornata speciale di New York
Oggi lo stato di New York ha celebrato i primi matrimoni gay e le testimonianze che arrivano da oltre l'oceano sono interessanti, istruttive e anche commoventi. Come la foto qui sopra, che immortala le nozze di Phyllis Siegel (76, a destra) e Connie Kopelov (84), la prima coppia che si è sposata stamattina a Manhattan.
Le immagini mostrano persone nornali, normalmente felici di essere normalmente sposate. Come Myron Levine e Philip Zinderman, felici di sposarsi dopo una relazione che dura da 51 anni. I bigotti del governo italiano di destra, ma anche i vari Casini e Fioroni, dovrebbero dare un'occhiata a queste belle facce sorridenti.
Le immagini mostrano persone nornali, normalmente felici di essere normalmente sposate. Come Myron Levine e Philip Zinderman, felici di sposarsi dopo una relazione che dura da 51 anni. I bigotti del governo italiano di destra, ma anche i vari Casini e Fioroni, dovrebbero dare un'occhiata a queste belle facce sorridenti.
L'alleanza ribelle
Ricordate lo spot Wolkswagen di qualche mese fa con un piccolo Darth Vader che cercava di usare "la forza" su una Passat? Ecco la risposta sul tema di Greenpeace. Con un ringraziamento a mio figlio Federico che ha scovato il video.
Il delirio dei fanatici cristiani
Magdi Cristiano Allam (59) scrive oggi su Il Giornale di famiglia un pezzo delirante sulla strage in Norvegia. Seppure repellente, l'articolo merita di essere letto per comprendere la spirale di fanatismo che sta conquistando la destra confessionale, anche in Italia.
Allam alle recenti elezioni comunali di Milano si era presentato alla testa di una lista a sostegno di Letizia Moratti. Ha avuto lo 0,51%, anche troppo per quello che scrive e dice. Resta agli atti l'agghiacchiante spot TV realizzato per l'occasione.
Nell'articolo di oggi M.C. Allam dimostra fino a che punto può spingersi l'estremismo religioso. Secondo l'egiziano convertito al cristianesimo la colpa della strage norvegese è del multiculturalismo, cioè della volontà delle democrazie occidentali di accogliere e includere nel tessuto sociale le altre razze e le altre religioni.
"Il multiculturalismo è il terreno di coltura di un’ideologia razzista che fa proseliti tra quanti hanno la sensazione di non risiedere più a casa loro, che presto si ridurranno a essere minoranza e forse a esserne allontanati. Ecco perché multiculturalismo e razzismo sono di fatto due facce della stessa medaglia. La mia conclusione? Se vogliamo sconfiggere questo razzismo dobbiamo porre fine al multiculturalismo" scrive M.C. Allam.
E lo scrive sul giornale di proprietà del presidente del consiglio, non va dimenticato.
Allam alle recenti elezioni comunali di Milano si era presentato alla testa di una lista a sostegno di Letizia Moratti. Ha avuto lo 0,51%, anche troppo per quello che scrive e dice. Resta agli atti l'agghiacchiante spot TV realizzato per l'occasione.
Nell'articolo di oggi M.C. Allam dimostra fino a che punto può spingersi l'estremismo religioso. Secondo l'egiziano convertito al cristianesimo la colpa della strage norvegese è del multiculturalismo, cioè della volontà delle democrazie occidentali di accogliere e includere nel tessuto sociale le altre razze e le altre religioni.
"Il multiculturalismo è il terreno di coltura di un’ideologia razzista che fa proseliti tra quanti hanno la sensazione di non risiedere più a casa loro, che presto si ridurranno a essere minoranza e forse a esserne allontanati. Ecco perché multiculturalismo e razzismo sono di fatto due facce della stessa medaglia. La mia conclusione? Se vogliamo sconfiggere questo razzismo dobbiamo porre fine al multiculturalismo" scrive M.C. Allam.
E lo scrive sul giornale di proprietà del presidente del consiglio, non va dimenticato.
Costumi sostenibili
Sostenibilitalia segue da tempo il trend eco nei costumi da bagno, che continua a consolidarsi. Lo dimostra la Fashion Week Swim 2012 di Miami, dove è stata allestita una sezione Haute Natured riservata alle firme impegnate nella moda mare sostenibile. Tema non semplice, perché i costumi hanno esigenze tecniche precise, come quella di essere aderenti. Quindi quasi impossibilie rinunciare all'elasticità, ovvero ai materiali plastici come lo spandex, o Lycra.
Eco Swim, collezione disegnata da Jenni Saylor, utilizza nylon, poliestere e cotone riciclati. E per l'imbottitura delle coppe dei reggiseni una schiuma di olio vegetale, biodegradabile.
Linda Loudermilk, già consacrata tra gli stilisti emergenti, ha presentato il primo bikini interamente biodegradabile. Non si dissolve dopo un bagno o due, ma se seppellito o gettato in discarica non lascia tracce dopo 180 giorni.
Eco Swim, collezione disegnata da Jenni Saylor, utilizza nylon, poliestere e cotone riciclati. E per l'imbottitura delle coppe dei reggiseni una schiuma di olio vegetale, biodegradabile.
Linda Loudermilk, già consacrata tra gli stilisti emergenti, ha presentato il primo bikini interamente biodegradabile. Non si dissolve dopo un bagno o due, ma se seppellito o gettato in discarica non lascia tracce dopo 180 giorni.
sabato 23 luglio 2011
Wedding Day in New York
Domani entra in vigore nello stato di New York la legge che permette di sposarsi alle coppie gay, approvata un mese fa.
La massima concentrazione di matrimoni sarà ovviamente a NYC che aspettava con una certa apprensione la scadenza, con il timore che le coppie desiderose di convocare a nozze nel primo giorno fossero troppe per le strutture municipali.
In un primo momento le richieste sono state 2661, così era stata annunciata una lotteria, che avrebbe permesso solo a un determinato numero di coppie di sposarsi domani, mentre altre avrebbero dovuto aspettare. Alla fine le domande di matrimonio finalizzate sono state 823 e l'amministrazione ha annunciato di potere celebrare tutte le nozze. L'unico inconveniente sarà per alcune coppie di Manhattan, dove l'affollamento è maggiore, che se non preferiranno rimandare saranno costrette a sposarsi negli altri boroughs, come Queens o Brooklyn.
Uno dei matrimoni più attesi è quello tra John Alexander Feinblatt (60) e Jonathan Bradley Mintz (47), due dei più autorevoli collaboratori del sindaco Mike Bloomberg (69). Il quale domani celebrerà personalmente le nozze. Bloomberg è sindaco di New York dal 2002, ma in questi nove anni ha voluto officiare solo due matrimoni: quello di sua figlia e quello del suo predecessore Rudolph Giuliani.
"John e Jonathan sono due dei più brillanti e laboriosi elementi dell'amministrazione. Questo mi è sembrato il modo migliore per ringraziarli" ha detto il sindaco. Nella foto da sinistra Feinblatt, Bloomberg e Mintz con le due figlie adottate dalla coppia: Maeve (8) e Georgia (6).
Micheal Bloomberg, in termini di tecnica politica, è un conservatore.
La massima concentrazione di matrimoni sarà ovviamente a NYC che aspettava con una certa apprensione la scadenza, con il timore che le coppie desiderose di convocare a nozze nel primo giorno fossero troppe per le strutture municipali.
In un primo momento le richieste sono state 2661, così era stata annunciata una lotteria, che avrebbe permesso solo a un determinato numero di coppie di sposarsi domani, mentre altre avrebbero dovuto aspettare. Alla fine le domande di matrimonio finalizzate sono state 823 e l'amministrazione ha annunciato di potere celebrare tutte le nozze. L'unico inconveniente sarà per alcune coppie di Manhattan, dove l'affollamento è maggiore, che se non preferiranno rimandare saranno costrette a sposarsi negli altri boroughs, come Queens o Brooklyn.
Uno dei matrimoni più attesi è quello tra John Alexander Feinblatt (60) e Jonathan Bradley Mintz (47), due dei più autorevoli collaboratori del sindaco Mike Bloomberg (69). Il quale domani celebrerà personalmente le nozze. Bloomberg è sindaco di New York dal 2002, ma in questi nove anni ha voluto officiare solo due matrimoni: quello di sua figlia e quello del suo predecessore Rudolph Giuliani.
"John e Jonathan sono due dei più brillanti e laboriosi elementi dell'amministrazione. Questo mi è sembrato il modo migliore per ringraziarli" ha detto il sindaco. Nella foto da sinistra Feinblatt, Bloomberg e Mintz con le due figlie adottate dalla coppia: Maeve (8) e Georgia (6).
Micheal Bloomberg, in termini di tecnica politica, è un conservatore.
Amy Winehouse, 1983 - 2011
Un grande talento, una donna molto, troppo inquieta. Da oggi il primo mito del rock del terzo millennio.
Molto belli, al solito il coccodrillo e il pezzo di commento del New York Times, rispettivamente di Ben Sisario e Jon Pareles.
"Era una dolce, piccola creatura con questa voce così grande" scrive Tracy McVeigh sul Guardian. Interessanti anche i commenti degli artisti riportati da Rolling Stone e da Libération.
Molto belli, al solito il coccodrillo e il pezzo di commento del New York Times, rispettivamente di Ben Sisario e Jon Pareles.
"Era una dolce, piccola creatura con questa voce così grande" scrive Tracy McVeigh sul Guardian. Interessanti anche i commenti degli artisti riportati da Rolling Stone e da Libération.
Meno emissioni dalle navi
Il settore marittimo del trasporto merci sarà il primo a mettere in pratica misure globali per il contenimento delle emissioni di gas serra. La decisione è stata presa dalla International Maritime Organization (IMO), l'agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di trasporto marittimo. Il 90% del totale delle merci vengono trasportate lungo le vie d'acqua tramite circa 60.000 navi cargo.
L'accordo prevede che le nuove navi costruite dopo il 2013 dovranno ridurre le emissioni del 10%, quelle dopo il 2020 del 20% e dopo il 2024 del 30%. Ma i paesi in via di sviluppo, Cina in testa, hanno ottenuto una moratoria di sei anni. Quindi nel loro caso le restrizioni avranno inizio nel 2019.
Quanto incide il trasporto marittimo sulle emissioni globali? Secondo le stime dell'IMO ll 3%, ma un rapporto BP del 2007 indica 600-800 milioni di tonnellate di CO2 l'anno, ovvero circa il 5%. Senza interventi questa quota dovrebbe raddoppiare entro il 2050. Esiste anche un sito per calcorare le emissioni prodotte dalle navi, utilizzando come fattori il tonnellaggio, il carburante utilizzato e la percentuale di zolfo.
Infatti oltre al CO2 le navi producono anche notevoli emissioni nocive di anidride solforosa e di polveri sottili, da tempo nel mirino della Commissione Europea. Così Bruxelles ha proposto una riduzione dello zolfo nei olii combustibili pesanti utilizzati dalle navi, che entro il 2015 dovrebbe scendere dall'1.5% allo 0.1% in zone sensibili come il mar Baltico, il mare del Nord e il canale della Manica (nel diesel che troviamo alle pompe lo zolfo non supera lo 0,001%). Secondo la Commissione i costi di questa conversione, che oscillerebbero tra 3 e 11 miliardi di Euro, sarebbero comunque molto inferiori ai risparmi nella salute pubblica, stimati tra i 15 e i 34 miliardi.
L'accordo prevede che le nuove navi costruite dopo il 2013 dovranno ridurre le emissioni del 10%, quelle dopo il 2020 del 20% e dopo il 2024 del 30%. Ma i paesi in via di sviluppo, Cina in testa, hanno ottenuto una moratoria di sei anni. Quindi nel loro caso le restrizioni avranno inizio nel 2019.
Quanto incide il trasporto marittimo sulle emissioni globali? Secondo le stime dell'IMO ll 3%, ma un rapporto BP del 2007 indica 600-800 milioni di tonnellate di CO2 l'anno, ovvero circa il 5%. Senza interventi questa quota dovrebbe raddoppiare entro il 2050. Esiste anche un sito per calcorare le emissioni prodotte dalle navi, utilizzando come fattori il tonnellaggio, il carburante utilizzato e la percentuale di zolfo.
Infatti oltre al CO2 le navi producono anche notevoli emissioni nocive di anidride solforosa e di polveri sottili, da tempo nel mirino della Commissione Europea. Così Bruxelles ha proposto una riduzione dello zolfo nei olii combustibili pesanti utilizzati dalle navi, che entro il 2015 dovrebbe scendere dall'1.5% allo 0.1% in zone sensibili come il mar Baltico, il mare del Nord e il canale della Manica (nel diesel che troviamo alle pompe lo zolfo non supera lo 0,001%). Secondo la Commissione i costi di questa conversione, che oscillerebbero tra 3 e 11 miliardi di Euro, sarebbero comunque molto inferiori ai risparmi nella salute pubblica, stimati tra i 15 e i 34 miliardi.
giovedì 21 luglio 2011
Nucleare, i problemi francesi
EDF, che sta costruendo la centrale nucleare EPR di Flamanville in Francia, ha ammesso che i tempi di realizzazione sono in ritardo di due anni e che i costi non saranno inferiori ai 6 miliardi di Euro. Il cantiere è stato aperto nel 2007, ma la centrale non sarà ultimata prima del 2016.
L'impianto di Flamanville, nella cui realizzazione è coinvolta anche ENEL, doveva essere l'esempio delle centrali che il governo della destra voleva costruire in Italia. Il ministro invisibile dell'ambiente Prestigiacomo era anche andata in pellegrinaggio al cantiere di Flamanville (foto), dichiarandosi entusiasta.
Va ricordato come ENEA aveva stimato il costo dei reattori EPR in 4-4.5 milioni di Euro. Le nuove cifre comunicate oggi dai Francesi avrebbero modificato pesantemente lo scenario economico del nucleare in Italia, rendendo le centrali economicamente insostenibili. Anche i tempi ipotizzati dal governo italiano erano ridicoli: si parlava di una centrale ultimata nel 2020, quando al 2011 non erano neppure stati individuati i siti. Poi si sarebbero dovute avviare le procedure e la progettazione, almeno altri cinque anni. Visto che i Francesi dimostrano che ne servono almeno nove per costruirla, una centrale italiana sarebbe stata realizzata non prima del 2025, quando il nucleare sarà passato remoto, come la carta carbone e le TV a tubo catodico.
Grazie ancora a tutti quelli che hanno votato il referendum.
L'impianto di Flamanville, nella cui realizzazione è coinvolta anche ENEL, doveva essere l'esempio delle centrali che il governo della destra voleva costruire in Italia. Il ministro invisibile dell'ambiente Prestigiacomo era anche andata in pellegrinaggio al cantiere di Flamanville (foto), dichiarandosi entusiasta.
Va ricordato come ENEA aveva stimato il costo dei reattori EPR in 4-4.5 milioni di Euro. Le nuove cifre comunicate oggi dai Francesi avrebbero modificato pesantemente lo scenario economico del nucleare in Italia, rendendo le centrali economicamente insostenibili. Anche i tempi ipotizzati dal governo italiano erano ridicoli: si parlava di una centrale ultimata nel 2020, quando al 2011 non erano neppure stati individuati i siti. Poi si sarebbero dovute avviare le procedure e la progettazione, almeno altri cinque anni. Visto che i Francesi dimostrano che ne servono almeno nove per costruirla, una centrale italiana sarebbe stata realizzata non prima del 2025, quando il nucleare sarà passato remoto, come la carta carbone e le TV a tubo catodico.
Grazie ancora a tutti quelli che hanno votato il referendum.
mercoledì 20 luglio 2011
Il giorno di Presty
Quanto "alza", come si dice in gergo politico, il ministro invisibile dell'ambiente Stefania Prestigiacomo? Più o meno zero, come hanno dimostrato le votazioni oggi alla camera sul decreto rifiuti. Un emendamento proposto dall'IdV ha avuto il parere favorevole di Prestigiacomo, quindi del governo e della maggioranza. Nella successiva votazione l'emendamento è stato approvato, per via delle molte assenze in aula. Però tutto il governo ha votato contro e la stessa ministra invisibile si è astenuta. In pratica il suo parere favorevole non ha convinto nessuno della maggioranza, compresa lei stessa.
Le ragioni dei populisti
Questo grafico, realizzato da Matteo Pelegatti per Lavoce.info, mostra lo scostamento delle indennità dei parlamentari rispetto al PIL nazionale.
Quel puntino rosso in alto al centro, lontano da tutti, è l'Italia.
Quel puntino rosso in alto al centro, lontano da tutti, è l'Italia.
Spider Truman, che brutta questa Italia
Uno usa le magiche parole "casta" e privilegi", pubblica qualche vecchio documento già circolato per mano dei Radicali e l'Italia si mobilita. Prima su facebook, poi attraverso un un blog linkato su twitter arrivano centinaia di migliaia di contatti.
E tutti a chiedersi chi sia 'sto precario inviperito a cui i giornali dedicano grande spazio, forse anche perché d'estate si scrive in prevalenza di omicidi e frivolezze.
Ieri qualcuno lancia lo scoop: Spider Truman sarebbe Gianfranco Mascia del popolo viola e la prova sarebbe una intervista dello stesso Mascia su Il Fatto. Mascia non ci sta e su Facebook e Google+ scrive: "Qualcuno farnetica che dietro a SpiderTruman ci sia il sottoscritto. Smentisco nella maniera più assoluta". E lo ribadisce in un'altra intervista, stavolta a Wired.
I commenti crescono. I più interessanti secondo me sulla pagina facebook di Vittorio Zambardino (non so se è visibile a tutti).
Oggi arriva anche un video, subito on line sui siti dei giornali. Palesemente falso, parola di ST quello vero.
L'identità di Spider Truman non mi interessa. Resto colpito, come molti altri, dal fatto che in pochi giorni 350mila persone - 88 sono anche "amici" miei - mettono la faccia, per la gioia di Mark Zuckerberg, sulla pagina di un qualunque pisquano che riprende informazioni già note. E che la "grande" stampa, a cominciare dal Corriere, rilanci in prima pagina. Ha ragione Zambardino: tutti gli scrupoli e le cautele sulla vericidità dei leaks di Assange e con le sparate di ST nessuno verifica nulla. Che brutta questa Italia.
E tutti a chiedersi chi sia 'sto precario inviperito a cui i giornali dedicano grande spazio, forse anche perché d'estate si scrive in prevalenza di omicidi e frivolezze.
Ieri qualcuno lancia lo scoop: Spider Truman sarebbe Gianfranco Mascia del popolo viola e la prova sarebbe una intervista dello stesso Mascia su Il Fatto. Mascia non ci sta e su Facebook e Google+ scrive: "Qualcuno farnetica che dietro a SpiderTruman ci sia il sottoscritto. Smentisco nella maniera più assoluta". E lo ribadisce in un'altra intervista, stavolta a Wired.
I commenti crescono. I più interessanti secondo me sulla pagina facebook di Vittorio Zambardino (non so se è visibile a tutti).
Oggi arriva anche un video, subito on line sui siti dei giornali. Palesemente falso, parola di ST quello vero.
L'identità di Spider Truman non mi interessa. Resto colpito, come molti altri, dal fatto che in pochi giorni 350mila persone - 88 sono anche "amici" miei - mettono la faccia, per la gioia di Mark Zuckerberg, sulla pagina di un qualunque pisquano che riprende informazioni già note. E che la "grande" stampa, a cominciare dal Corriere, rilanci in prima pagina. Ha ragione Zambardino: tutti gli scrupoli e le cautele sulla vericidità dei leaks di Assange e con le sparate di ST nessuno verifica nulla. Che brutta questa Italia.
martedì 19 luglio 2011
Bistecche radioattive/3
Oggi il caso della carne contaminata dal fieno radioattivo arriva sulla grande stampa occidentale. Ne parlano il New York Times, il Guardian, la BBC e molte altre testate. Anche il Corriere ha appena pubblicato online un articolo.
Il motivo principale di questa attenzione è la decisione del ministro dell'agricoltura giapponese di effettuare controlli sulla radioattività del fieno in tutte le 47 prefetture del paese, dichiarando implicitamente il pericolo di diffusione a scala nazionale.
Molti lamentano la negligenza e l'incapacità del governo di affrontare la crisi, visto che i controlli vengono applicati ad oltre quattro mesi dal disastro di Fukushima e quando quasi mille mucche nutrite con il fieno radioattivo sono già arrivate sui banchi dei supermercati. La BBC ricorda anche come il morbo della mucca pazza abbia portato a controlli molto severi sulla filiera bovina, non applicati su altre carni. Con la conseguenza che maiali, polli e pesce potrebbero riservare altre brutte sorprese.
Il motivo principale di questa attenzione è la decisione del ministro dell'agricoltura giapponese di effettuare controlli sulla radioattività del fieno in tutte le 47 prefetture del paese, dichiarando implicitamente il pericolo di diffusione a scala nazionale.
Molti lamentano la negligenza e l'incapacità del governo di affrontare la crisi, visto che i controlli vengono applicati ad oltre quattro mesi dal disastro di Fukushima e quando quasi mille mucche nutrite con il fieno radioattivo sono già arrivate sui banchi dei supermercati. La BBC ricorda anche come il morbo della mucca pazza abbia portato a controlli molto severi sulla filiera bovina, non applicati su altre carni. Con la conseguenza che maiali, polli e pesce potrebbero riservare altre brutte sorprese.
Responsabilità di cosa?
Dieci anni dopo il Libro Verde della Commissione Europea, che fine ha fatto la Responsabilità Sociale d'Impresa, o Corporate Social Responsibility?
Se lo chiede Francesco Maggio in un bel pezzo su Il Post.
Se lo chiede Francesco Maggio in un bel pezzo su Il Post.
lunedì 18 luglio 2011
Bistecche radioattive/2
Oggi il Giappone festeggia la nazionale femminile di calcio, che ha vinto il campionato del mondo. Per qualche tempo passeranno in secondo piano le notizie sul diffondersi delle radiazioni sprigionate dall'incidente nucleare di Fukushima. Dopo la scoperta di carne radioattiva anche ad Asakawa (60 km dalla centrale) sono stati fatti test sul fieno con cui le mucche venivano nutrite. Si è scopetrta una concentrazione fino a 500.000 becquerel/kg nella zona di Koriyama, talmente alta da contaminare animali sani e non direttamente esposti alle radiazioni. Il fieno più radioattivo proviene dall'ultimo raccolto dei campi di riso, ma radioattività è stata riscontrata anche in riserve che risalgono all'autunno scorso, cioè prima dell'incidente. Campioni contaminati di fieno sono stati trovati anche nella zona di Sendai, quella compresa nell'uncino verde in alto nella mappa qui sopra, che indica la diffusione delle radiazioni.
Si cerca di rintracciare anche le vacche contaminate già mandate al macello e dopo il primo contingente ne sono state individuate altre 84. Con una media di 300 Kg l'una fanno 25 tonnellate di carne radioattiva immessa sul mercato. Ovvio che le preoccupazioni crescano.
Si cerca di rintracciare anche le vacche contaminate già mandate al macello e dopo il primo contingente ne sono state individuate altre 84. Con una media di 300 Kg l'una fanno 25 tonnellate di carne radioattiva immessa sul mercato. Ovvio che le preoccupazioni crescano.
domenica 17 luglio 2011
L'Europa, la Turchia e Cipro
Tra un anno, il 1 luglio 2012, Cipro avrà per la prima volta la presidenza di turno dell'Unione Europea. L'idea non piace affatto alla Turchia, che da 37 anni occupa la parte settentrionale dell'isola ed è l'unica nazione al mondo a non avere riconosciuto il governo di Cipro. La questione cipriota potrebbe diventare un problema serio, visto che il ministro degli esteri turco Ahmet Davutoğlu ha dichiarato che la Turchia non riconoscerà la presidenza europea di Cipro se prima non sarà raggiunto un accordo sulla riunificazione dell'isola.
La Turchia ha avviato i negoziati per l'ingresso in Europa nel 2005, ma ad oggi solo 13 dei 35 protocolli sono stati aperti, nessuno nell'ultimo anno. Otto protocolli sono bloccati dal veto turco all'attracco di navi cipriote, altri sono stati congelati dalla Francia e dalla stessa Cipro.
Nell'isola la realtà è molto più avanti della politica. La capitale cipriota Nicosia è una piccola Berlino, con una parte della città oltre confine nella zona turca e alcuni passaggi aperti per la popolazione. Lunedì scorso una esplosione ad un deposito di munizioni ha gravemente danneggiato la principale centrale energetica di Cipro. Così è arrivata alla parte turca la richiesta di potere importare energia, anche se formulata dal presidente della camera di commercio e non direttamente dal governo di Nicosia.
Martedì prossimo il premier turco Erdoğan sarà a Cipro nord per una visita di due giorni. Venerdì e sabato in Turchia c'era invece Hillary Clinton, che secondo la stampa turco-cipriota dovrebbe avere sollevato con Erdogan anche la questione della riunificazione dell'isola.
La Turchia ha avviato i negoziati per l'ingresso in Europa nel 2005, ma ad oggi solo 13 dei 35 protocolli sono stati aperti, nessuno nell'ultimo anno. Otto protocolli sono bloccati dal veto turco all'attracco di navi cipriote, altri sono stati congelati dalla Francia e dalla stessa Cipro.
Nell'isola la realtà è molto più avanti della politica. La capitale cipriota Nicosia è una piccola Berlino, con una parte della città oltre confine nella zona turca e alcuni passaggi aperti per la popolazione. Lunedì scorso una esplosione ad un deposito di munizioni ha gravemente danneggiato la principale centrale energetica di Cipro. Così è arrivata alla parte turca la richiesta di potere importare energia, anche se formulata dal presidente della camera di commercio e non direttamente dal governo di Nicosia.
Martedì prossimo il premier turco Erdoğan sarà a Cipro nord per una visita di due giorni. Venerdì e sabato in Turchia c'era invece Hillary Clinton, che secondo la stampa turco-cipriota dovrebbe avere sollevato con Erdogan anche la questione della riunificazione dell'isola.
sabato 16 luglio 2011
Multiuso
Ci volevano i caldi estivi e la tenacia di Libero per rispolverare la povera Patrizia D'Addario, escort barese spedita due anni fa da tale Tarantini a Palazzo Grazioli come gentile omaggio a Berlù. Allora i racconti e le prove (D'Addario registrava tutto) della notte nel "lettone di Putin" fecero sensazione, poi arrivarono Ruby e le mandrie di ragazze ad Arcore e D'Addario tornò nell'ombra, dimenticata.
Ma oggi ecco l'esclusiva di Libero: una intervista con D'Addario (42) che ritratta quasi tutto, compreso l'essere una escort. I soldi ricevuti per le notti a Roma non erano compensi ma "rimborsi di viaggio". Il direttore fa il coro e intitola il suo editoriale "Una storia oscura. Da riscrivere". Grande giornalismo.
La rivelazione di Patrizia? "Sono stata usata contro Berlusconi". A me sembrava che ad usarla fosse stato il premier, ma esistono anche utensili multiuso.
Ma oggi ecco l'esclusiva di Libero: una intervista con D'Addario (42) che ritratta quasi tutto, compreso l'essere una escort. I soldi ricevuti per le notti a Roma non erano compensi ma "rimborsi di viaggio". Il direttore fa il coro e intitola il suo editoriale "Una storia oscura. Da riscrivere". Grande giornalismo.
La rivelazione di Patrizia? "Sono stata usata contro Berlusconi". A me sembrava che ad usarla fosse stato il premier, ma esistono anche utensili multiuso.
venerdì 15 luglio 2011
Chicago, il sindaco ne licenzia 625
Rahm Emanuel era il capo di gabinetto di Barack Obama. Si è candidato a sindaco di Chicago ed ha vinto alla grande. Lo scorso 16 maggio si è insediato in carica e come tanti sindaci, anche da questa parte dell'oceano, ha trovato un bilancio pesantemente in rosso, con una previsione di 30 milioni di dollari di deficit per la seconda metà del 2011. La soluzione ad Emanuel è parsa obbligatoria: rivedere l'organizzazione del municipio. Così ha proposto ai sindacati una sorta di ultimatum: accettare una revisione dei contratti che permettesse un risparmio di 20 milioni di dollari o fronteggiare il licenziamento di 635 dipendenti. La scadenza prevista era la mezzanotte di ieri. "Licenziare non è necessario, ma se non ci sarà l'accordo sarò costretto a farlo, in nome di chi paga le tasse in questa città" aveva detto il sindaco. Jorge Ramirez, il coordinatore delle organizzazioni sindacali della città, si è definito "perplesso e contrariato" aggiungendo che "quando c'è un incendio non ci si butta la benzina".
Il sindaco Emanuel aveva proposto ai sindacati nove emendamenti ai contratti in essere, che sono stati resi pubblici oggi. Nessuna delle modifiche proposte riguarda la polizia municipale e i vigili del fuoco, che sono i due principali gruppi di dipendenti comunali.
Il Sindaco oggi ha spedito le lettere di licenziamento. A seconda dei contratti il preavviso è di 30 o 45 giorni.
Il sindaco Emanuel aveva proposto ai sindacati nove emendamenti ai contratti in essere, che sono stati resi pubblici oggi. Nessuna delle modifiche proposte riguarda la polizia municipale e i vigili del fuoco, che sono i due principali gruppi di dipendenti comunali.
Il Sindaco oggi ha spedito le lettere di licenziamento. A seconda dei contratti il preavviso è di 30 o 45 giorni.
giovedì 14 luglio 2011
Bistecche radioattive
Un controllo su alcuni bovini provienienti da una fattoria di Minami Soma, all'esterno della zona di evacuazione della centrale di Fukushima, ha indicato valori allarmanti. Sono stati registrati fino a 4320 becquerel/kg di cesio contro un limite ammesso di 500. Quasi nove volte più della tolleranza massima consensita.
Tracciare la carne non è semplice. Le mucche contaminate sono sei e una tonnellata e mezzo di carne è stata spedita ad almeno 11 prefetture. In otto di queste è stata venduta, per un totale di circa 440 Kg. La carne ancora invenduta è stata ovviamente ritirata.
La pregiata carne giapponese è anche esportata e la leggerezza con cui le autorità giapponesi stanno afrontando la questione del cibo contaminato non piace all'estero. Gli USA hanno già protestato formalmente. La carne radioattiva è stata individuata per un controllo casuale effetttuato in un mattatoio di Tokyo. Le autorità giapponesi minimizzano, insistendo sul fatto che un consumo occasionale della carne contaminata, malgrado i livelli alti di cesio, non rappresenta un serio pericolo per la salute.
Tracciare la carne non è semplice. Le mucche contaminate sono sei e una tonnellata e mezzo di carne è stata spedita ad almeno 11 prefetture. In otto di queste è stata venduta, per un totale di circa 440 Kg. La carne ancora invenduta è stata ovviamente ritirata.
La pregiata carne giapponese è anche esportata e la leggerezza con cui le autorità giapponesi stanno afrontando la questione del cibo contaminato non piace all'estero. Gli USA hanno già protestato formalmente. La carne radioattiva è stata individuata per un controllo casuale effetttuato in un mattatoio di Tokyo. Le autorità giapponesi minimizzano, insistendo sul fatto che un consumo occasionale della carne contaminata, malgrado i livelli alti di cesio, non rappresenta un serio pericolo per la salute.
mercoledì 13 luglio 2011
Per non dimenticare
"Mi sento di dire che al momento gli impianti
nucleari hanno tenuto, hanno 'retto botta'. Si sono messi
automaticamente in sicurezza e l'unico problema a un impianto si è
verificato per mancanza di energia elettrica. Vedremo nei prossimi
giorni, ma sono fiducioso.
Chi trae spunto da questa tragedia per fare polemica sul nucleare è uno sciacallo, visto che ci troviamo di fronte a uno dei più grandi terremoti nella storia del mondo. Questo la dice lunga sul livello di certi politici". C. Testa, 11 marzo 2011
Chi trae spunto da questa tragedia per fare polemica sul nucleare è uno sciacallo, visto che ci troviamo di fronte a uno dei più grandi terremoti nella storia del mondo. Questo la dice lunga sul livello di certi politici". C. Testa, 11 marzo 2011
lunedì 11 luglio 2011
domenica 10 luglio 2011
Dieci anni prima di cominciare
L'incidente nucleare di Fukushima è da dieci a venti volte peggiore di quello di Three Mile Island. Lo sostiene Koji Okamoto, un esperto di decommisioning nucleare intervistato oggi dall'emittente giapponese NHK. Secondo Okamoto la presunta fusione del nocciolo di tre dei quattro reattori non permetterà di inziare i lavori di bonifica del sito prima di dieci anni.
venerdì 8 luglio 2011
Oltre il rigassificatore
Il Consiglio Regionale delle Marche ha dato il via libera a un progetto di rigassificatore a mare proposto da API nell'ambito della propria raffineria petrolifera di Falconara Marittima, nei pressi di Ancona. Non insisto nel merito tecnico della questione, che può essere esplorato nel dettaglio utilizzando le risorse della rete. Mi soffermo invece sulla prassi politica di questa decisione, che merita attenzione.
Un ordine del giorno del consiglio provinciale di Ancona del 10 maggio e una mozione del consiglio regionale delle Marche del 17 maggio avevano ribadito il NO al rigassificatore. Tutti i comuni dell'area si sono espressi contro con l'eccezione di Falconara Marittima, che casualmente è governato dal centrodestra. Il governo regionale invece ha insistito per il SI e al presidente Spacca (foto) va riconosciuto di averci messo la faccia. Forse anche troppo. L'ultima settimana ha visto inserzioni a pagina intera sui quotidiani locali, interviste e comunicati su ogni testata, email inviate ai decisori politici, post torrenziali su facebook e sui blog.Tra i favorevoli, assieme al presidente e alla giunta regionale, ci sono i sindacati. Secondo la logica, piuttosto discutibile, che l'occupazione va garantita ad ogni costo, anche in un impianto obsoleto, improduttivo e inquinante come la raffineria di Falconara. Una struttura sostanzialmente senza futuro, la cui sopravvivenza artificiale è barattata da API con la costruzione del rigassificatore. E tra i favorevoli c'è anche Confindustria, a siglare una sorta di patto consociativo.
Il metodo applicato si chiama sindrome DAD: Decidi-Annuncia-Difendi. Ed è il contrario del buon governo. Il buon governo accetta il confronto, discute e argomenta. Lo fa con gli enti locali e con i portatori di interessi, con i cittadini e anche con i comitati. Invece la regione Marche ha scelto annunci e proclami, comunicati stampa e inserzioni a pagamento per giustificare le proprie scelte, senza contraddittorio.
Sulla reale necessità di un rigassificatore nel medio Adriatico, sulla sua sicurezza e sostenibilità ambientale si discuterà ancora a lungo. Resta l'amarezza per un processo decisionale verticistico, che ha ignorato il parere degli enti locali e la volontà della gente. Tutti gli sforzi del presidente Spacca e della giunta non sono stati dedicati all'ascoltare, ma al convincere. Notevole il concetto, ripetuto spesso, che il rigassificatore "non peggiora" la situazione di Falconara e di un territorio stressatissimo e degradato.
Quali saranno gli effetti di questa scelta politica? API sarà molto soddisfatta, ovvio. Oggi ha ringraziato con una pagina a colori su tutti i quotidiani locali. E ripresenterà in autunno il progetto di una megacentrale turbogas che appesantirebbe ulteriormente il carico di crisi dell'area. I sindacati hanno incassato promesse di posti di lavoro mantenuti. Ma che senso ha garantire lavoro in aziende in perdita e ambientalmente insostenibili? Sarebbe più lungimirante progettare una riconversione della raffineria, come del resto era previsto in un vecchio protocollo di intesa stilato tra API e regione Marche e largamente disatteso.
La raffineria, localizzata direttamente sul mare, è accanto a una grande caserma abbandonata e poco lontana da un imponente stabilimento Montedison dismesso, anche questo sul mare. Le tre strutture occupano un'area molto vasta che sarebbe la sede ideale di un grande progetto innovativo di sviluppo a scala almeno regionale, in grado di portare molta più ricchezza e occupazione della agonizzante raffineria, oltre a ripristinare il benessere dell'ambiente. Sarebbe il modo migliore di investire nel futuro delle Marche, non nella conservazione di un passato non sostenibile.
Ma la scelta è stata un altra. Una grande occasione perduta di riconversione e riqualificazione. Falconara Marittima, Ancona, Senigallia e tutto il territorio dovranno tenersi la raffineria per almeno altri dieci anni. Con in più il rigassificatore, che del resto non peggiora la situazione. Per un'area classificata ad "elevato rischio di crisi ambientale" un futuro non peggiore è una bella prospettiva.
Un ordine del giorno del consiglio provinciale di Ancona del 10 maggio e una mozione del consiglio regionale delle Marche del 17 maggio avevano ribadito il NO al rigassificatore. Tutti i comuni dell'area si sono espressi contro con l'eccezione di Falconara Marittima, che casualmente è governato dal centrodestra. Il governo regionale invece ha insistito per il SI e al presidente Spacca (foto) va riconosciuto di averci messo la faccia. Forse anche troppo. L'ultima settimana ha visto inserzioni a pagina intera sui quotidiani locali, interviste e comunicati su ogni testata, email inviate ai decisori politici, post torrenziali su facebook e sui blog.Tra i favorevoli, assieme al presidente e alla giunta regionale, ci sono i sindacati. Secondo la logica, piuttosto discutibile, che l'occupazione va garantita ad ogni costo, anche in un impianto obsoleto, improduttivo e inquinante come la raffineria di Falconara. Una struttura sostanzialmente senza futuro, la cui sopravvivenza artificiale è barattata da API con la costruzione del rigassificatore. E tra i favorevoli c'è anche Confindustria, a siglare una sorta di patto consociativo.
Il metodo applicato si chiama sindrome DAD: Decidi-Annuncia-Difendi. Ed è il contrario del buon governo. Il buon governo accetta il confronto, discute e argomenta. Lo fa con gli enti locali e con i portatori di interessi, con i cittadini e anche con i comitati. Invece la regione Marche ha scelto annunci e proclami, comunicati stampa e inserzioni a pagamento per giustificare le proprie scelte, senza contraddittorio.
Sulla reale necessità di un rigassificatore nel medio Adriatico, sulla sua sicurezza e sostenibilità ambientale si discuterà ancora a lungo. Resta l'amarezza per un processo decisionale verticistico, che ha ignorato il parere degli enti locali e la volontà della gente. Tutti gli sforzi del presidente Spacca e della giunta non sono stati dedicati all'ascoltare, ma al convincere. Notevole il concetto, ripetuto spesso, che il rigassificatore "non peggiora" la situazione di Falconara e di un territorio stressatissimo e degradato.
Quali saranno gli effetti di questa scelta politica? API sarà molto soddisfatta, ovvio. Oggi ha ringraziato con una pagina a colori su tutti i quotidiani locali. E ripresenterà in autunno il progetto di una megacentrale turbogas che appesantirebbe ulteriormente il carico di crisi dell'area. I sindacati hanno incassato promesse di posti di lavoro mantenuti. Ma che senso ha garantire lavoro in aziende in perdita e ambientalmente insostenibili? Sarebbe più lungimirante progettare una riconversione della raffineria, come del resto era previsto in un vecchio protocollo di intesa stilato tra API e regione Marche e largamente disatteso.
La raffineria, localizzata direttamente sul mare, è accanto a una grande caserma abbandonata e poco lontana da un imponente stabilimento Montedison dismesso, anche questo sul mare. Le tre strutture occupano un'area molto vasta che sarebbe la sede ideale di un grande progetto innovativo di sviluppo a scala almeno regionale, in grado di portare molta più ricchezza e occupazione della agonizzante raffineria, oltre a ripristinare il benessere dell'ambiente. Sarebbe il modo migliore di investire nel futuro delle Marche, non nella conservazione di un passato non sostenibile.
Ma la scelta è stata un altra. Una grande occasione perduta di riconversione e riqualificazione. Falconara Marittima, Ancona, Senigallia e tutto il territorio dovranno tenersi la raffineria per almeno altri dieci anni. Con in più il rigassificatore, che del resto non peggiora la situazione. Per un'area classificata ad "elevato rischio di crisi ambientale" un futuro non peggiore è una bella prospettiva.
Anche i vecchi sognano
Berlusconi: nel 2013 il presidente del consiglio sarà Angelino Alfano e al Quirinale andrà Gianni Letta. Daniela Santanché sara presidente della Commissione Europea, Ignazio Larussa comandante in capo della NATO e Roberto Calderoli segretario generale delle Nazioni Unite. Poi si è svegliato tutto sudato.
giovedì 7 luglio 2011
Ultimo fango a Parigi
"Noi siamo al governo e resteremo fino
alla fine della legislatura. Non consegneremo l'Italia a Bersani e Di Pietro nonostante i giornali, il fango e i
fantomatici salotti dei poteri forti" ha detto oggi Berlù.
"Su di me è stato gettato tanto fango" ha dichiarato il dentista mio conterraneo Pirani, intercettato in conversazioni perlomeno imbarazzanti e fino a ieri agli arresti per le scommesse truccate del calcio.
Sono solo due casi di oggi. La "macchina del fango" è diventata un mantra. E non è fango di parte, ma bipartisan, se ne lamentava anche Saviano. Non c'è bisogno di un provvedimento giudiziario, basta essere sotto pressione o sentirsi poco gratificato: è solo una questione di fango. E dire che la stagione è anche siccitosa.
"Su di me è stato gettato tanto fango" ha dichiarato il dentista mio conterraneo Pirani, intercettato in conversazioni perlomeno imbarazzanti e fino a ieri agli arresti per le scommesse truccate del calcio.
Sono solo due casi di oggi. La "macchina del fango" è diventata un mantra. E non è fango di parte, ma bipartisan, se ne lamentava anche Saviano. Non c'è bisogno di un provvedimento giudiziario, basta essere sotto pressione o sentirsi poco gratificato: è solo una questione di fango. E dire che la stagione è anche siccitosa.
Scene prima di un matrimonio
Povero Renato Brunetta. Questi sono i giorni di vigilia delle sue nozze, che lo vedranno domenica prossima scambiarsi le fedi con Tommasa Giovannoni Ottaviani detta Titti. Dovrebbero essere giornate di piacevole attesa, in cui ci si prepara ad un passo importante con serenità e il necessario distacco.
Le cose non stanno andando così. Si è cominciato con i referendum, bollati da Brunetta come "quattro imbrogli" ma approvati dalla maggioranza degli Italiani. Poi è arrivato l'Espresso, che ha pubblicato la lista di nozze di Renato e Titti. E Brunetta che, come già in passato, confonde i suoi fatti privati con la funzione pubblica e risponde al settimanale con una nota sul sito del ministero. Francamente imbarazzante.
Ieri la notizia che i precari, oggetto in passato delle ripetute attenzioni del ministro, avrebbero intenzione di disturbare le nozze, in programma nella "splendida cornice" (si dice sempre così) di Ravello, nella costiera.
Oggi l'ultima mazzata: il fuorionda diffuso da Repubblica della conferenza stampa di ieri del governo, in cui il capoclasse Tremonti, Sacconi e persino i funzionari ministeriali deridono Brunetta. 3monti gli dà del cretino, Sacconi "neanche lo segue". L'immagine è devastante.
Non sappiamo se Tremonti e Sacconi saranno a Ravello domenica. Sembra invece certa la presenza di Berlù, che arriverà in elicottero. La stampa locale offre tutti i dettagli della cerimonia, che si svolgerà a Villa Rufolo perché il municipio è in ristrutturazione. Non celebrerà il sindaco di Ravello Paolo Vuilleumier ma l'ex sindaco Secondo Amalfitano, consigliere di Brunetta al ministero e presidente del Formez. Conosciamo anche l'agenzia che ha curato l'evento e sappiamo che la Mondadori di Marina Berlusconi con il settimanale Chi si è assicurata l'esclusiva. Il pranzo nuziale è previsto al ristorante dell'Hotel Caruso, sempre a Ravello, e la torta sarà opera del maestro pasticciere Sal De Riso.
Sarà una bellissima festa, questo è certo. Preceduta però da settimane di passione, brutte figure e delusioni. Dispiace poco per Brunetta, che quasi sempre se le va a cercare. Molto di più per la discreta e defilata signora Giovannoni Ottaviani, la cui sola colpa è di avere scelto un uomo che non fa quasi mai la cosa giusta ed è, al contrario di lei, costantemente sopra le righe.
Le cose non stanno andando così. Si è cominciato con i referendum, bollati da Brunetta come "quattro imbrogli" ma approvati dalla maggioranza degli Italiani. Poi è arrivato l'Espresso, che ha pubblicato la lista di nozze di Renato e Titti. E Brunetta che, come già in passato, confonde i suoi fatti privati con la funzione pubblica e risponde al settimanale con una nota sul sito del ministero. Francamente imbarazzante.
Ieri la notizia che i precari, oggetto in passato delle ripetute attenzioni del ministro, avrebbero intenzione di disturbare le nozze, in programma nella "splendida cornice" (si dice sempre così) di Ravello, nella costiera.
Oggi l'ultima mazzata: il fuorionda diffuso da Repubblica della conferenza stampa di ieri del governo, in cui il capoclasse Tremonti, Sacconi e persino i funzionari ministeriali deridono Brunetta. 3monti gli dà del cretino, Sacconi "neanche lo segue". L'immagine è devastante.
Non sappiamo se Tremonti e Sacconi saranno a Ravello domenica. Sembra invece certa la presenza di Berlù, che arriverà in elicottero. La stampa locale offre tutti i dettagli della cerimonia, che si svolgerà a Villa Rufolo perché il municipio è in ristrutturazione. Non celebrerà il sindaco di Ravello Paolo Vuilleumier ma l'ex sindaco Secondo Amalfitano, consigliere di Brunetta al ministero e presidente del Formez. Conosciamo anche l'agenzia che ha curato l'evento e sappiamo che la Mondadori di Marina Berlusconi con il settimanale Chi si è assicurata l'esclusiva. Il pranzo nuziale è previsto al ristorante dell'Hotel Caruso, sempre a Ravello, e la torta sarà opera del maestro pasticciere Sal De Riso.
Sarà una bellissima festa, questo è certo. Preceduta però da settimane di passione, brutte figure e delusioni. Dispiace poco per Brunetta, che quasi sempre se le va a cercare. Molto di più per la discreta e defilata signora Giovannoni Ottaviani, la cui sola colpa è di avere scelto un uomo che non fa quasi mai la cosa giusta ed è, al contrario di lei, costantemente sopra le righe.
Siamo fritti, disse il pollo
Ieri negli Stati Uniti si è celebrata la giornata nazionale del pollo fritto, piatto non particolarmente diffuso dalle nostre parti ma super popolare negli USA ancora prima dei fasti del colonnello Sanders.
Per celebrare degnamente la ricorrenza il Los Angeles Times ha pubblicato cinque ricette sul tema. Ad istruirci su cosa bere con il venerato pollo fritto invece ci pensa il Chicago Tribune.
Per celebrare degnamente la ricorrenza il Los Angeles Times ha pubblicato cinque ricette sul tema. Ad istruirci su cosa bere con il venerato pollo fritto invece ci pensa il Chicago Tribune.
mercoledì 6 luglio 2011
Ricicliamo quei piatti di plastica
Lo ha scritto oggi greenreport e l'ha rilanciato Eco dalle città: presto potremo finalmente riciclare anche i piatti e i bicchieri di plastica, finora esclusi dalla raccolta differenziata perché non catalogati come "imballaggi". In effetti tecnicamente si parla di "stoviglie monouso", il che vuol dire che i produttori non sono sottoposti al versamento del contributo al Corepla per il riciclaggio. La questione tecnica - anzi, economica - è piuttosto complessa e incomprensibile ai più. Per capire meglio le cose rimando agli articoli linkati sopra. Cercando di semplificare diciamo che oggi vengono riciclate solo le plastiche i cui produttori versano un contributo, e per ora si tratta solo di imballaggi e non di oggetti d'uso. Speriamo che le cose cambino davvero.
martedì 5 luglio 2011
Il governo a sua insaputa
Con disinvoltura il governo cancella i due comma dell'art. 35 che riguardavano il taglio agli incentivi per le energie rinnovabili, che nel testo finale della manovra finanziaria spariscono. Come non detto.
La cosa fa piacere, ovvio. Ma dimostra ancora una volta l'incapacità e la sciatteria di questo governo, dove ministri si vedono pagare casa "a loro insaputa" e altri ministri scoprono che provvedimenti che li riguardano direttamente sono stati presi "a loro insaputa".
Non c'è una strategia, non c'è un filo logico e neppure una scaletta da seguire. Ognuno fa come gli pare, sembra la vecchia parodia di Corrado Guzzanti della Casa delle Libertà. Così gli articoli di legge compaiono e spariscono, in un gioco perverso e surreale che distrugge la credibilità politica del paese, impedisce la programmazione degli investimenti privati, ridicolizza i nostri governanti.
Lo stesso vale per la norma paludata che rimanda i risarcimenti dei processi civili. "Non ne so niente" dice il ministro degli esteri. "Non l'ho scritta io" dice l'esangue onorevole avvocato di Berlù. La Lega esprime "profondo malumore" e il ministro capoclasse Tremonti annulla la conferenza stampa in cui avrebbe dovuto presentare la manovra "causa maltempo".
Che vergogna, che tristezza. Stanno rendendo questo paese ridicolo e impresentabile.
La cosa fa piacere, ovvio. Ma dimostra ancora una volta l'incapacità e la sciatteria di questo governo, dove ministri si vedono pagare casa "a loro insaputa" e altri ministri scoprono che provvedimenti che li riguardano direttamente sono stati presi "a loro insaputa".
Non c'è una strategia, non c'è un filo logico e neppure una scaletta da seguire. Ognuno fa come gli pare, sembra la vecchia parodia di Corrado Guzzanti della Casa delle Libertà. Così gli articoli di legge compaiono e spariscono, in un gioco perverso e surreale che distrugge la credibilità politica del paese, impedisce la programmazione degli investimenti privati, ridicolizza i nostri governanti.
Lo stesso vale per la norma paludata che rimanda i risarcimenti dei processi civili. "Non ne so niente" dice il ministro degli esteri. "Non l'ho scritta io" dice l'esangue onorevole avvocato di Berlù. La Lega esprime "profondo malumore" e il ministro capoclasse Tremonti annulla la conferenza stampa in cui avrebbe dovuto presentare la manovra "causa maltempo".
Che vergogna, che tristezza. Stanno rendendo questo paese ridicolo e impresentabile.
Occhio ai cartelli in spiaggia
La Commissione Europea ha adottato formalmente una segnaletica per certificare la balneabilità delle acque, invitando gli stati membri ad esibirli in tutte le spiagge. Due segnali di divieto indicano rispettivamente la raccomandazione e il divieto assoluto di balneazione. Quattro cartelli blu avvertono sulla qualita delle acque: eccellente, buona, sufficiente e scarsa.
Il 92.1% delle coste europee supera i minimi di legge, con il record del 100% a Cipro. Secondo il rapporto ufficiale della Commissione i dati italiani sono molto peggiori e non superano l'84%, ma i campioni che non superano i parametri sono solo l'1.2%. Il resto sono punti di prelievo, sul totale di 5492 censiti, in cui le analisi non sono state effettuate o sono insufficienti.
Il 92.1% delle coste europee supera i minimi di legge, con il record del 100% a Cipro. Secondo il rapporto ufficiale della Commissione i dati italiani sono molto peggiori e non superano l'84%, ma i campioni che non superano i parametri sono solo l'1.2%. Il resto sono punti di prelievo, sul totale di 5492 censiti, in cui le analisi non sono state effettuate o sono insufficienti.
lunedì 4 luglio 2011
Ci spiegate per favore?
Il testo della manovra che il governo ha sottoposto all'approvazione del Presidente della Repubblica non lascia dubbi, e all'art. 35 comma 10 chiarisce che gli incentivi in bolletta saranno ridotti del 30% (cfr. il documento a pag. 96).
Eppure il ministro invisibile dell'ambiente pubblica sulla homepage del ministero questa dichiarazione: “Non mi risulta che nel testo della “manovra” inviato al Quirinale sia stato reintrodotta la norma che prevede il taglio del 30% di incentivi e agevolazioni relative alle forniture di energia elettrica”.
Da parte sua il ministro allo sviluppo economico Romani fa altrettanto, lanciando un comunicato nella home page del suo dicastero: "Nel testo definitivo della manovra finanziaria inviato al Quirinale non c’è nessun taglio degli incentivi per le energie rinnovabili”. Così il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, in merito ad alcune notizie circolate in queste ore sugli organi di stampa.
Domani a mezzogiorno è in programma una conferenza stampa di illustrazione della manovra. Ci sarà ovviamente il capoclasse Tremonti, ma anche Calderoli (che aveva proposto i tagli alle rinnovabili) e Romani (che ha appena smentito. Forse sapremo.
Eppure il ministro invisibile dell'ambiente pubblica sulla homepage del ministero questa dichiarazione: “Non mi risulta che nel testo della “manovra” inviato al Quirinale sia stato reintrodotta la norma che prevede il taglio del 30% di incentivi e agevolazioni relative alle forniture di energia elettrica”.
Da parte sua il ministro allo sviluppo economico Romani fa altrettanto, lanciando un comunicato nella home page del suo dicastero: "Nel testo definitivo della manovra finanziaria inviato al Quirinale non c’è nessun taglio degli incentivi per le energie rinnovabili”. Così il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, in merito ad alcune notizie circolate in queste ore sugli organi di stampa.
Domani a mezzogiorno è in programma una conferenza stampa di illustrazione della manovra. Ci sarà ovviamente il capoclasse Tremonti, ma anche Calderoli (che aveva proposto i tagli alle rinnovabili) e Romani (che ha appena smentito. Forse sapremo.
Il governo uccide le rinnovabili
Nel testo della manovra finanziaria che il governo ha inviato al Quirinale ricompaiono i tagli agli incentivi per le energie rinnovabili. L'art. 35 recita: "Allo scopo di ridurre il costo finale dell'energia per i consumatori e
le imprese a decorrere dal primo gennaio 2012
tutti gli incentivi, i benefici e le altre agevolazioni, comunque
gravanti sulle componenti tariffarie relative alle forniture di energia
elettrica e gas naturale, previste da norme di legge o da regolamenti
sono ridotti del 30 per cento rispetto a quelli applicabili alla data
del 31 dicembre 2010". Ancora una volta il governo e la destra dimostrano l'ottusità, la mancanza di prospettive e di pianificazione, l'incapacità di cogliere le opportunità di sviluppo. E ancora una volta le associazioni di categoria, più che gli ecologisti, insorgeranno per le norme che penalizzano l'unico settore in crescita dell'economia italiana e mondiale.
La richiesta dei tagli, formulata in consiglio dei ministri dall'ineffabile Calderoli, era stata in un primo momento respinta. La ministra invisibile dell'ambiente in merito all'ipotesi di una reintroduzione aveva dichiarato: “Non vedo come ciò possa accadere. Il Consiglio dei Ministri, dopo ampio e approfondito dibattito, ha approvato la manovra senza quella norma. Non comprendo come si possa ipotizzare una sua reintroduzione”.
Complimenti a Prestigiacomo, come sempre decisiva.
La richiesta dei tagli, formulata in consiglio dei ministri dall'ineffabile Calderoli, era stata in un primo momento respinta. La ministra invisibile dell'ambiente in merito all'ipotesi di una reintroduzione aveva dichiarato: “Non vedo come ciò possa accadere. Il Consiglio dei Ministri, dopo ampio e approfondito dibattito, ha approvato la manovra senza quella norma. Non comprendo come si possa ipotizzare una sua reintroduzione”.
Complimenti a Prestigiacomo, come sempre decisiva.
No alla censura Agcom sul web
La questione è molto seria e occorre mobilitarsi tutti. Lo ha fatto persino Bersani. Firmate gli appelli di sitononraggiungibile.it e la petizione di Avaaz. Aderite a La notte della Rete.
In attesa del raccolto
Il Wall Street Journal intervista Toshiso Kozako (foto), il consigliere speciale del primo ministro giapponese Naoto Kan che si dimise lo scorso 30 aprile quando il governo di Tokyo decise di elevare la tolleranza alle radiazioni per gli alunni delle scuole.
Secondo il professor Kosako, che dalle dimissioni non aveva rilasciato dichiarazioni pubbliche, i processi decisionali del governo giapponese sono "opachi" e "più che una società democratica il Giappone sembra sempre di più un paese in via di sviluppo".
Sul tema della contaminazione radioattiva Kosako mostra preoccupazione per le conseguenze degli scarichi a mare dell'acqua radioattiva di Fukushima e del suo ingresso nella catena alimentare attraverso le alghe e i prodotti ittici. E mette in guardia per il prossimo autunno e il raccolto di riso, che è il fondamento dell'alimentazione dei Giapponesi. "Parte del riso raccolto sarà certamente contaminato dalle radiazioni, anche se non sono in grado di dire a che livello".
Secondo il professor Kosako, che dalle dimissioni non aveva rilasciato dichiarazioni pubbliche, i processi decisionali del governo giapponese sono "opachi" e "più che una società democratica il Giappone sembra sempre di più un paese in via di sviluppo".
Sul tema della contaminazione radioattiva Kosako mostra preoccupazione per le conseguenze degli scarichi a mare dell'acqua radioattiva di Fukushima e del suo ingresso nella catena alimentare attraverso le alghe e i prodotti ittici. E mette in guardia per il prossimo autunno e il raccolto di riso, che è il fondamento dell'alimentazione dei Giapponesi. "Parte del riso raccolto sarà certamente contaminato dalle radiazioni, anche se non sono in grado di dire a che livello".
sabato 2 luglio 2011
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